Intercettazione Vendola, più del politico perde l’uomo. E anche Sel ne esce a pezzi

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di Pierfrancesco Demilito

Con la pubblicazione sul sito de Il Fatto Quotidiano dell’audio della chiacchierata telefonica tra il Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, e il tuttofare della famiglia Riva, Girolamo Archinà, si può considerare chiusa l’esperienza politica di Sinistra Ecologia e Libertà. Il partito di Vendola non ha mai sfondato in realtà, ma ora che il suo leader, forse l’unico volto noto del partito, è finito al centro di una bufera di questa portata, le possibilità che Sel possa durare nel tempo si riducono drasticamente.

La compagine politica fondata da Vendola troppo spesso in passato è apparsa come una banderuola pronta a cambiare direzione in funzione del vento: nel corso degli anni non è riuscita a consolidare la propria identità, né ha contribuito a creare una rinnovata classe dirigente, ma ha semplicemente rincorso opportunità.

L’alleanza siglata con il Pd in occasione delle Politiche del 2013, ad esempio, è durata molto meno di quanto previsto. Il partito di Vendola in quelle elezioni raccolse alla Camera solo il 3,2% delle preferenze, mentre al Senato non raggiunse nemmeno il 3%. Senza l’apparentamento con il Pd, probabilmente Vendola non avrebbe portato a Roma nessun parlamentare. Ma la gratitudine non è di questo mondo, perlomeno non di quello della politica. E così Nichi, fiutando odore di bruciato, ha preferito mantenere la carica di Presidente della Regione Puglia, voltando le spalle a Bersani già in occasione dell’elezione del Presidente della Repubblica.

Qualche mese prima, Vendola era candidato alle primarie del centrosinistra. Sfidava Bersani, Renzi, Tabacci e Puppato, ma durante quella campagna il vero rivale di Vendola fu Renzi. Il leader di Sel riservò pesanti bordate al sindaco di Firenze. Di lui disse frasi come “incarna l’inciucio sublime”, “è un giovanotto con una crisi di nervi”, “il suo problema non è l’età quanto le posizioni politiche”, “prende i voti di Santanché e Lele Mora”.

Ma da quelle primarie del 2012 ad oggi di acqua sotto i ponti ne è passata tanta e il clima intorno a Renzi è decisamente cambiato. Tanti dirigenti del Pd, che in passato storcevano il naso al solo sentire pronunciare il nome del sindaco di Firenze, ormai ne tessono le lodi. E il clima è cambiato anche in Sinistra Ecologia e Libertà, al punto che Gennaro Migliore, capogruppo Sel alla Camera, commentando la Leopolda 2013, a cui ha partecipato insieme ad una pattuglia del suo partito, ha sorprendentemente dichiarato: “L’energia della Leopolda mi ricorda il social Forum che si fece anni fa proprio nello stesso luogo”. Addio a Santanché e a Lele Mora.

E così, proprio mentre Renzi riusciva a ispirare nei dirigenti di Sel nuove speranze e confusi ricordi, arriva questa intercettazione. A dire il vero la pubblicazione del Fatto non rispetta fino in fondo la deontologia: l’audio è tagliato e montato a piacimento, il titolo è decisamente sensazionalistico e gioca un po’ troppo sulla vicenda delle risate del Governatore. Questo, però, è un altro discorso. La sostanza resta e anche questa volta, purtroppo, la sostanza non è politica. Ad uscire distrutto da quella telefonata non è il Vendola politico ma il Nichi uomo. A sconfortare tanti, anche tra gli elettori di Sel, sono i modi usati dal Governatore durante quella chiacchierata, l’accondiscendenza riservata ad Archinà. Durante la sua vita politica, Vendola ha più volte usato a suo vantaggio il suo spiccato lato umano, la sua sensibilità da sempre affiancata ad un forte spirito combattivo. Ecco, dopo quella telefonata questo personaggio non esiste più e se non esiste più Vendola, non esiste più neanche Sel.

Tramonta così l’ennesima speranza di quella sinistra movimentista alla continua ricerca di una forza partitica che riesca a tramutarsi anche in forte rappresentanza parlamentare. Dopo il fallimento della Rifondazione Comunista di Bertinotti, è ora il turno di Vendola e di Sinistra Ecologia e Libertà.

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2 thoughts on “Intercettazione Vendola, più del politico perde l’uomo. E anche Sel ne esce a pezzi

  1. Che vuoi farci, Niki Vendola è un poeta
    e i poeti sono, sai, brutte creature:
    si professano negati alla moneta
    ma se parlano dan certe fregature…

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