Governo: Decreto IMU, perplessità e coperture mancanti

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di Francesco Galati

“Disposizioni urgenti in materia di Imu, di altra fiscalità immobiliare, di sostegno alle politiche abitative e di finanza locale, nonché di CIG e di trattamenti pensionistici”, questo il nome del decreto legge 31-08-2013 n. 102 attuativo delle misure di cui abbiamo sentito parlare in quest’ultimo mese.

Il decreto composto di 16 articoli non è esente da alcune perplessità: in primis nella stesura finale è venuta a mancare la deducibilità al 50% ai fini Ires e Irpef per gli immobili strumentali di imprese e il ripristino parziale dell’imponibile Irpef derivante da terreni dominicali e case sfitti.

Alcuni dei ripensamenti dell’ultimo minuto (tra cui quelli poco sopra elencati), derivano dal rinvio di alcune impopolari misure pensate dal governo Monti prima e da quello Letta poi. I nodi su cui il governo sta lavorando riguardano fondamentalmente le coperture necessarie a continuare il rinvio (e la sperabile cancellazione) dell’aumento dell’aliquota IVA (dagli attuali 21 punti a 23 punti percentuali) e dalla copertura per la Cassa Integrazione Guadagni (per 500 milioni di euro).
La decisione di non permettere la deducibilità IMU per le imprese ha comportato diversi dissapori tra le parti, Brunetta il più contrariato nel Pdl.

Invece, sul fronte coperture si è deciso di agire ponendo una clausola per la quale il ministero dell’Economia ha rilasciato un comunicato: <<Qualora da tale monitoraggio (sul gettito IVA) emerga un andamento che non consenta il raggiungimento degli obiettivi di maggior gettito indicati alle medesime lettere, il ministro dell’Economia e delle Finanze, con proprio decreto, da emanare entro il mese di novembre 2013, stabilisce l’aumento della misura degli acconti ai fini dell’Ires e dell’Irap, e l’aumento delle accise>>.

Agevolazioni previste anche per membri delle Forze Armate costretti a risiedere in abitazioni diverse da quella di proprietà per ragioni di servizio, l’agevolazione riguarda la possibilità di beneficiare del trattamento fiscale di prima casa, senza però rispettare l’obbligo di residenza e abituale dimora.

Il presidente di Confedilizia Corrado Sforza Fogliani si è inoltre detto molto soddisfatto della attenzione prestata da Brunetta sul comunicato della società per la quale è stato sospeso il provvedimento del pagamento IMU sulle case e sugli immobili sfitti non per volontà delle società, anche se questo ha portato ad una cancellazione in toto del provvedimento IMU sulle seconde case sfitte.

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