Maturità 2013. I ragazzi scelgono il cervello

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di Emiliana De Santis

Sarà che le tracce li hanno un po’ spiazzati, sarà che scienza e tecnologia stanno pian piano entrando a far parte della vita quotidiana, i maturandi di quest’anno si sono cimentati per lo più con il saggio breve “La ricerca scommette sul cervello”, scelto per la prima prova da oltre un ragazzo su 5, in particolare nei licei scientifici e negli istituti tecnici. Monta la polemica sulla difficoltà dei temi proposti e su una scuola che, secondo buona parte dei genitori, non ha adeguatamente preparato i ragazzi ad affrontare la sfida.

Questi i temi proposti:

  • Analisi del testo – Prefazione del libro “L’infinito viaggiare” di Claudio Magris,
  • Saggio in ambito artistico letterario – L’individuo e la società di massa, con testi di Pasolini, Canetti, Bodei e Montale
  • Saggio in ambito scientifico – La ricerca scommette sul cervello, con articoli di giornale, un testo di Boncinelli e uno di Fabio De Seo
  • Saggio in ambito socio-economico – Stato, mercato e democrazia, con testi di Zingales, Krugman, Pirani e Rajan
  • Saggio in ambito storico-politico – Omicidi politici, con testi di Villari, Procacci, Salvadori e informazioni dai giornali
  • Tema di argomento storico – Le vicende politiche nel XX secolo di almeno due paesi appartenenti ai BRICS
  • Tema di ordine generale – La cooperazione e la creatività nella vita, partendo da un breve estratto di un testo di Fritjof Capra

Flop per i BRICS e per l’infinito viaggiare di Claudio Magris, sconosciuto ai più. Il programma di storia e quello di letteratura non superano quasi mai il giro di boa della seconda guerra mondiale. I ragazzi hanno quindi preferito evitare di inoltrarsi in un testo che, nelle intenzioni di chi queste tracce le ha proposte, voleva essere di stimolo agli studenti ed anche ai docenti, invitati a una revisione dei programmi che tenga conto – fermi restando i capisaldi classici e moderni – anche della contemporaneità. Stesso discorso per gli omicidi politici, proposto nell’anno in cui ricorre il ventesimo anniversario della strage di Capaci. “L’individuo e la società di massa”, svolto dal 20,3% dei candidati e “Stato, mercato e democrazia”, scelta dal 16,3% hanno invece raccolto più consenso poiché, a detta degli stessi studenti: “Non ce lo aspettavamo ma si è trattato di una sfida rispetto ad alcuni punti centrali del dibattito sociale e dell’opinione pubblica”.

Svolta anche la seconda prova: d’obbligo matematica nei licei scientifici e la versione di latino per gli studenti del classico, alle prese con i virtuosismi letterari del critico Quintiliano. Per quanto riguarda invece il cosiddetto quizzone, sono molti gli studenti a dichiarare di saper già materie e domande, segno tangibile di un accordo tra alunni e docenti entrambi ansiosi di evitare ulteriori brutte figure. Eppure, dando uno sguardo all’anno scolastico 2011 – 2012 sembra proprio che gli studenti, almeno, non abbiano molto di cui preoccuparsi. Il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca ha di fatti calcolato che quasi il 95 percento degli iscritti all’ultimo anno di scuola secondaria ha avuto lo scorso anno accesso all’esame mentre, di questi, ben 9 su 10 si sono diplomati con successo. Tendenza inversa per i voti: i 100 e i 100 con lode si son fatti sempre più rari, attestandosi a poco più dello 0.6 percento e quasi esclusivamente nei licei mentre è notevolmente cresciuta la fascia di voto compresa tra il 61 e il 70 e tra il 71 e l’80.

Diversamente è andata nelle scuole del circondario di Fivizzano, paese della Lunigiana nei pressi di Massa Carrara, colpito venerdì alle 12.33 da un terremoto di 5.2 gradi della scala Richter. Lì la seconda prova è stata sospesa nel pieno del suo svolgimento e riprenderà la prossima settimana secondo le procedure ministeriali.

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