Formula 1, Arabia Saudita: Hamilton vince al cardiopalma, Verstappen raggiunto in classifica. Ultima gara decisiva

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Dopo oltre 45 anni il campionato di Formula 1 si deciderà all’ultima gara e con i due contendenti che partiranno appaiati in classifica. Verstappen ed Hamilton, infatti, arriveranno negli Emirati Arabi la prossima settimana con 369.5 punti ciascuno e dunque chi dei due precederà l’altro in pista avrà conquistato il titolo.

TESTA A TESTA: ma la gara dell’Arabia Saudita è stata un caos e un vortice di emozioni e colpi di scena. Hamilton scattava dalla pole position ed è partito benissimo, aiutato pure da Bottas che, una volta tanto, ha azzeccato la partenza tenendo a bada Verstappen e spianando la strada alla vittoria del compagno di squadra. Poi l’inizio della follia: due bandiere rosse per incidenti (a Mick Schumacher prima e a Perez e Mazepin poi) che avvantaggiano Verstappen che però sbaglia la prima ripartenza, non la seconda in cui si infila accanto ad Hamilton prendendosi la prima posizione. L’inglese non ci sta, supera il rivale, c’è il contatto, Verstappen restituisce la posizione ma viene comunque penalizzato di 5 secondi e a quel punto molla il colpo. Vince Hamilton davanti all’olandese e ad Abu Dhabi fra una settimana si deciderà tutto con Verstappen teoricamente avanti di un punto per aver conquistato il maggior numero di successi durante l’anno.

DIREZIONE GARA: e se Hamilton e Verstappen sono stati fenomenali, altrettanto non si può dire per Michael Masi, direttore di gara della Federazione, che prima ha suggerito alla Red Bull di rinunciare alla prima posizione per non aprire un’investigazione su Verstappen, il tutto dopo aver inspiegabilmente esposto la bandiera rossa e l’interruzione della gara con le barriere danneggiate per l’incidente di Schumacher ormai riparate, poi ha pasticciato nell’applicazione del regolamento facendo infuriare sia la Mercedes che la Red Bull. Va detto che, per un titolo mondiale conteso fra due fuoriclasse, ci sarebbe voluto e ci vorrebbe una direzione gara con maggior linearità, basti pensare alla farsa di Spa in cui dopo quasi un pomeriggio intero di dubbi e perplessità si scelse di non scegliere. Fuoriclasse in pista, assai meno dietro le scrivanie.

GLI ALTRI: difficile commentare il resto di un gran premio catalizzato solamente dai primi due, ma certo come non rimarcare il duello finale per il terzo gradino del podio, conquistato da Bottas al fotofinish su Ocon, o la gran rimonta di Ricciardo (da undicesimo a quinto), oppure la splendida nona posizione di Antonio Giovinazzi, ormai pronto a lasciare la Formula 1 per passare in Formula E, fino al solito Gasly, sesto e sempre più continuo nel rendimento. Chiusi, o quasi, infine, i duelli nella classifica costruttori: il ko di Perez spalanca le porte alla vittoria della Mercedes, mentre il settimo ed ottavo posto di Leclerc e Sainz mette la Ferrari nella condizione di non rischiare più nulla per il terzo posto finale della classifica a squadre.

RESOCONTO: 1. Hamilton (Mercedes); 2. Verstappen (Red Bull); 3. Bottas (Mercedes); 4. Ocon (Alpine); 5. Ricciardo (McLaren); 6. Gasly (Alpha Tauri); 7. Leclerc (Ferrari); 8. Sainz (Ferrari); 9. Giovinazzi (Alfa Romeo); 10. Norris (McLaren).

CLASSIFICA: 1. Verstappen 369.5; 2. Hamilton 369.5; 3. Bottas 218.

di Marco Milan

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