La buona intelligenza artificiale

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E’ quella applicata nel campo della medicina, ad esempio. Ma non mancano i rischi potenziali

C’era una volta un maiale, una scimmia ed Elon Musk…. Sembra l’inizio di una cyberfavola o il titolo di una puntata di Black Mirror, invece è quanto recentemente  maturato dal genio di Mr Tesla.

Ad agosto 2020 durante una conferenza stampa  di Neuralink, azienda di neurotecnologie fondata  da Musk nel 2016  con sede a San Francisco che si occupa   di sviluppare interfacce neurali impiantabili (più “semplicemente” dispositivi che  permettono al nostro cervello di  dialogare  con i computer), il CEO di  Space X ha rivelato di aver impiantato un microchip di 8 mm nel cervello di un maiale.

Nella dimostrazione  che inevitabilmente  ha fatto il giro del mondo, si vede come Gertrude, questo il nome dell’animale,  cammina su un tapis roulant, con il muso in una mangiatoia appeso davanti a lei, mentre il chip ritrasmette i suoi segnali neurologici.

Risale a pochi giorni fa, invece, l’ultimo esperimento fantascientifico  in cui i ricercatori di Neuralink hanno deciso di impiantare il dispositivo  neurale (chiamato N1 Link)  su una deliziosa ed incurante scimmietta appagata da un frullato alla banana.

Il video caricato su Youtube, intitolato Monkey MindPong, con ben 5,1 Milioni di visualizzazioni, mostra come  Pager, il macaco di 9 anni, giochi al videogame Pong usando solo il pensiero per muovere le barre, atte a simulare sullo schermo le racchette da ping-pong.

“Una scimmia sta letteralmente giocando a un videogioco telepaticamente usando un chip cerebrale!!” ha twittato entusiasta Musk , che da tempo sostiene che unire le menti alle macchine è vitale se le persone vogliono evitare di essere superate dall’intelligenza artificiale.

Sia per Gertrude che per Pager l’obiettivo dell’azienda statunitense (i cui dispositivi sono attualmente in fase di test)  è costruire un sistema che sia sicuro ed efficace, wireless e completamente impiantabile, in cui gli elettrodi siano nel tempo progressivamente aumentati per permettere una maggiore robustezza e un maggiore flusso di informazioni.

Desiderio ancora più alto è quello di impiegare questa nuova tecnologia per risolvere alcuni complicati problemi di salute come tornare a camminare, ripristinare la vista o recuperare l’uso della parola.

APPLICAZIONE NEL CAMPO DELLA MEDICINA

Grazie all’Intelligenza Artificiale abbiamo la possibilità di affrontare i problemi sociali da una prospettiva diversa. Anche se vi possono essere delle perplessità su un utilizzo improprio dell’Intelligenza Artificiale, non si devono trascurare le innumerevoli modalità in cui l’Intelligenza Artificiale può essere utilizzata con notevoli vantaggi come può avvenire nel campo della medicina.

Qui riportiamo alcuni autorevoli esempi.

  1. Screening tumorale

L’Intelligenza Artificiale, con il supporto degli algoritmi deep-learning (algoritmi ispirati alla struttura e alla funzione del cervello, chiamate reti neurali artificiali), viene da tempo utilizzata in ambito sanitario. Nello specifico, le potenzialità di imaging dell’Intelligenza Artificiale sono abbastanza promettenti per l’identificazione e lo screening dei tumori, fra i quali il tumore al seno. L’Intelligenza Artificiale è utilizzata anche per prevedere lo sviluppo di malattie attraverso una rete sanitaria. Presso l’ospedale di Mount Sinai (a New York), attraverso l’implementazione di un algoritmo di Intelligenza Artificiale, basato sul deep-learning, è stato possibile prevenire, con una precisione del 94%, l’insorgenza di malattie, quali tumori del fegato, del retto e della prostata. Grazie alla ricerca sui tumori, ai test clinici e allo sviluppo dei farmaci, si è venuta a costituire una considerevole base di dati che permettono all’Intelligenza Artificiale di orientare meglio le decisioni da prendere in ambito sanitario.

  1. Disabilità

Un altro ambito in cui viene utilizzata l’Intelligenza Artificiale si riferisce all’ausilio fornito alle persone con disabilità. La Huawei ha utilizzato l’Intelligenza Artificiale e la Realtà Aumentata per creare StorySign, un’applicazione gratuita per cellulari che aiuta bambini non udenti a imparare a leggere traducendo il testo nel linguaggio dei segni. La compagnia ha anche creato Track.Ai, un dispositivo di facile utilizzo e conveniente, che può identificare dei disturbi della vista nei bambini e permettere quindi un trattamento precoce, anticipando l’insorgenza della cecità. Facing Emotions, un’altra applicazione di Intelligenza Artificiale creata da Huawei, traduce le emozioni in suoni semplici e brevi. L’applicazione valuta l’emozione osservata sulla faccia di una persona e quindi aiuta il non vedente a “vedere” quell’emozione attraverso dei suoni.

L’applicazione utilizza la retrocamera del telefono cellulare per valutare il naso, la bocca, le sopracciglia e gli occhi; quindi l’Intelligenza Artificiale analizza l’espressione su questi lineamenti facciali e l’emozione che da essa ne deriva.

  1. Vautazione immagini Mediche

L’Intelligenza Artificiale è, anche, molto utilizzata per migliorare i sistemi sanitari.La Siemens Healthineers, con sede in Germania, è un’importante compagnia di tecnologie mediche che integra l’Intelligenza Artificiale nelle proprie tecnologie innovative. Una di queste tecnologie è la AI – Rad Companion.4, un assistente radiologo che supporta le attività di lettura e di misurazione di routine delle immagini mediche. L’Intelligenza Artificiale migliora i processi di analisi delle immagini mediche per alleggerire i carichi di lavoro di radiologi, in caso di eccesso di impegno. Un altro strumento innovativo è il AI – Pathway Companion5. Questo strumento integra, per ogni singolo paziente, approfondimenti di patologia, di imaging, di laboratorio e di genetica, per fornire lo stato di salute generale e suggerire quindi i passi successivi sulla base dei dati acquisiti.

INTELLIGENZA ARTIFICALE ED ETICA

Gli innumerevoli risvolti positivi dell’intelligenza artificiale lasciano, purtroppo, spazio ad una serie di rischi potenziali cui  l’implementazione di tale disciplina espone. Solo per fare alcuni esempi: meccanismi decisionali opachi, discriminazioni basate sul genere o di altro tipo, intrusioni nelle nostre vite private o utilizzi per scopi criminali.

E’ quindi evidente che  lo sviluppo dell’A.I. porrà sempre di più questioni etiche relative al nostro rapporto con le macchine.

 “Le intelligenze artificiali del futuro” riporta il Post in un vecchio articolo “saranno costruite in modo da raggiungere uno specifico obiettivo e potrà darsi che nel portare a termine il loro compito si trovino davanti a una scelta, anche piccola: per avere la sicurezza che non commettano errori, i loro programmatori dovranno prendere in considerazioni tutte le possibili implicazioni di una data scelta in un dato contesto e così prevedere possibili casi in cui le macchine potrebbero comportarsi in modo sbagliato dal punto di vista etico”

Sulla base di queste considerazioni si rivela essenziale collocare l’intelligenza artificiale in una dimensione etica, che non possa prescindere dal rispetto dei diritti fondamentali delle persone, mirando a rafforzare le loro capacità e non anche a sostituirsi agli stessi.

 

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