Serie A. Quinta giornata: top e flop

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La quinta giornata di Serie A è andata in cascina. Il pirotecnico 3 a 3 tra Milan e Roma e ha confermato il primato del Milan, che però ha fallito il tentativo di allungo. Buona prestazione della Roma che si conferma imbattuta sul campo, sconfitta sul campo del Verona soltanto da “magagne” burocratiche. Vittoria di prepotenza anche dell’Inter sul campo del Genoa, continua invece a balbettare la nuova Juventus di Andrea Pirlo. Continua anche la corsa della Lazio dopo lo stop con la Samp, con la bella vittoria contro il Bologna, che conferma gli enormi passi avanti visti in Champions League. Continua, invece, il momento no dell’Atalanta in campionato, che non contro la sorprendente Sampdoria di Ranieri incappa nella seconda sconfitta di fila in campionato. Al Napoli il doppio derby di Campania tra Benevento e Napoli, oltre che tra i fratelli Insigne, entrambi a segno.
Ma veniamo ai Top e Flop protagonisti di questa giornata.

Top
I Fratelli Insigne
È una Serie A che regala incroci famigliari quella di quest’anno. Oltre ai fratelli Inzaghi sulle panchine di Benvento e Lazio, in campo ci sono anche i fratelli Insigne, che nell’ultimo turno hanno regalato alla Serie A un avvenimento che non succedeva da più di 70 anni. Due fratelli rivali in campo, per di più in un derby, entrambi a segno. Il primo gol in Serie A di Roberto è da libro cuore: realizzato contro il fratello e contro la squadra del cuore che lo aveva cresciuto e lanciato nel calcio che conta. La risposta di Lorenzo non si è fatta attendere: prima un gol annullato e poi la magia, con il sinistro, sotto l’incrocio dei pali. Alla fine la gioia della vittoria è andata al Napoli, ma questa partita difficilmente verrà dimentica da Lorenzo e Roberto.

Samp a forza 3!
Dopo un inizio complicato continua a splendere la stella blucerchiata della Doria. La sconfitta in rimonta con il Benevento aveva fatto infuriare Claudio Ranieri, che da grande condottiero ha fatto gruppo e riunito una Samp capace di mettere in riga una dopo l’altra Fiorentina, Lazio e Atalanta. Il marchio di fabbrica? Sempre lui Fabio Quagliarella, giunto già a 4 reti in campionato. Viatico migliore per il derby della lanterna del 1 novembre la Samp non poteva trovarlo.

Ibra & Lukaku & Dzeko
Tutti, di nuovo, a segno. Un trittico di giganti che si caricano costantemente il peso della propria squadra sulle spalle. A Lukaku il merito di sbloccare la partita a Genova, impresa tutt’altro che facile vista la buona prestazione della squadra di Maran. Per il belga 5 gol in campionato, 41esimo con la maglia dell’Inter in un anno e spiccioli. Su Ibra è quasi inutile sprecare altro fiato, ancora una doppietta, sesto gol in sole tre presenze causa Covid, ennesima prestazione da leader con un Milan che con lui può sognare qualcosa che fino a qualche mese fa era impensabile. Discorso simile per Edin Dzeko, per la terza volta negli ultimi 4 mercati dato per certo partente, ma poi pronto a caricarsi la Roma sulle spalle con tanto di fascia di capitano. Gol numero 3 in campionato, numero 109 con la maglia della Roma, ed esultanza in occasione del pareggio di Kumbulla chiaro sintomo di uno che è dentro al 100%.

Flop

Juventus
Fa strano leggere dei 9 volte Campioni d’Italia in carica tra i flop, certo è che dopo il fallimento della rivoluzione sarriana (fallita sul piano teorico, perché comunque sul campo il tecnico ha centrato lo scudetto), quella di Andrea Pirlo sembra sicuramente più complicata. Una vittoria sul campo, al debutto sulla Samp, una a tavolino contro il Napoli, poi 3 pareggi che hanno lasciato tanti dubbi: l’ultimo in casa contro un sempre ottimo Verona. Se è vero che la fortuna non ha aiutato i bianconeri, tra pali e gol annullati per centimetri, altrettanto vero è che la squadra deve ancora dimostrare di aver assimilato il dettami del nuovo tecnico. Dalla sua la Juve ha il tempo, siamo solo alla quinta, e il parco giocatori.

Atalanta
Così come la Juve, complicato pensare all’Atalanta come un flop, ma la banda di Gasperini in campionato sta incontrando le prime difficoltà dopo un finale di scorsa stagione e un inizio di questa a 100km/h. 4 gol al Torino, 4 alla Lazio e 5 al Cagliari. Poi il calo, culminato con la sconfitta contro la Samp, dopo la sconfitta patita a Napoli. In mezzo l’ottimo inizio in Champions (sembra di vivere al contrario l’inizio della scorsa stagione). Il peso del doppio impegno e una consapevolezza diversa rispetto allo scorso anno probabilmente ha creato qualche difficoltà a una squadra che rimane comunque tra le favorite per i posti che contano.

Giacomelli
Rovinare una grande partita con due decisioni folli nel giro di 5 minuti? Missione difficile, ma Piero Giacomelli ci è riuscito. Sul 2 a 1 per il Milan concede un rigore alla Roma per fallo di Pedro su Bennacer. Qualche minuto dopo concede rigore al Milan per un calcio all’aria di Mancini, che non colpisce nulla. Calhanoglu cade da solo, Giacomelli fischia il rigore che Ibra trasforma. Alla fine nessuno si lamenta più del dovuto: un orrore arbitrale per uno, un punto per uno e sotto con il prossimo impegno.

di Cristiano Checchi

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