Sanremo 2017: vince Gabbani, boom di ascolti
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Il Sanremo targato Conti-De Filippi è stato il festival dei record. Trionfano Gabbani fra i big e Lele tra le nuove proposte. E mentre i vincitori festeggiano, in Rai già si pensa all’edizione 2018 e al successore del conduttore toscano
Il Festival delle larghe intese. Così è stato definito il Sanremo condotto da Carlo Conti e Maria De Filippi. Un’edizione che fatto registrare ascolti da record e incassi pubblicitari stratosferici, che niente hanno da invidiare a quelli del super-bowl americano. E il tutto senza farfalline in posti improbabili, senza gattini annaffiati o altre bestie strane, a esclusione di uno scimmione nero apparso più volte sul palco. Mai come quest’anno, la manifestazione canora più famosa d’Italia ha suscitato la curiosità e l’interesse di milioni italiani, dodici solo l’ultima sera, che sono rimasti letteralmente incollati al televisore. Perché se è vero che sono molti coloro che snobbano la kermesse, Sanremo continua a riscuotere un enorme successo e a rappresentare uno degli appuntamenti più amati dagli italiani, nonché uno degli argomenti di discussione preferiti in tutto lo stivale.
Altro che politica! Altro che sport! Il Festival, alla faccia di chi ne recita puntualmente il “de profundis”, piace ancora moltissimo. Sarà per le canzoni, sarà per i fiori della riviera o forse per le polemiche, che immancabili animano tutti gli anni il prima, il durante e il dopo gara. Tutti cantano Sanremo, recitava il claim pubblicitario di questa edizione, ma forse sarebbe meglio dire che tutti parlano del Festival. E noi certo non possiamo e non vogliamo sottrarci a questa buona prassi. Iniziamo da loro, Carlo e Maria, Maria e Carlo, i due anfitrioni della manifestazione. Forse non saranno stati la coppia più bella del mondo, però i due presentatori hanno funzionato. Lei, Maria, algida come sempre, professionale e imperturbabile, ma con quel velo di emozione e riverenza che si deve al festival. Lui, Carlo, presentatore da show del sabato sera, ormai navigato e smaliziato, ha saputo trascinare alla vittoria il suo terzo Sanremo.
Poi ci sono state le canzoni, le vere protagoniste, il lascito del Festival, quelle che poi dovranno camminare con le proprie gambe, facendosi largo nella programmazione delle radio e possibilmente scalando le classifiche di vendite e download. Ha vinto “Occidentali’s Karma” cantata da Francesco Gabbani, già vincitore lo scorso anno fra le nuove proposte con “Amen”. Fra i giovani ha vinto Lele con “Ora mai”. Senza girarci troppo intorno, senza spendere fiumi di parole inutili, Gabbani ha avuto la meglio perché la sua non era la classica canzone da Sanremo, perché lui, le prime sere sembrava pronto per andare in pizzeria con gli amici piuttosto che sul palco del festival. Ha trionfato perché ha portato in scena lo scimmione di cui sopra, che ballava con lui sulle note di una canzone orecchiabile e divertente, dal ritmo assolutamente coinvolgente.
Ovviamente , non sono mancate le polemiche. Tanti i grandi nomi della canzone italiana esclusi dalla finale, primo fra tutti Al Bano, che non ha nascosto la profonda delusione per questo risultato. A chi dice che sono state punite le vecchie glorie della musica nostrana, basta rispondere con il secondo posto di Fiorella Mannoia o con l’applauditissima esibizione di Paola Turci. Del resto alcuni big come Ron, lo stesso Al Bano, ma anche alcuni giovani come Alessio Bernabei, hanno scontato un’interpretazione non proprio impeccabile, dovuta a problemi di varia natura. Per essere onesti, questi la voce l’avevano proprio lasciata a casa.
Molto discussi anche gli ospiti che hanno animato il palco dell’Ariston durante le cinque serate. Meravigliosi i cantanti che hanno regalato al pubblico delle vere perle artistiche. Dalla straordinaria voce di Giorgia, che ha ripercorso con un medley le sue partecipazioni a Sanremo, all’omaggio di Tiziano Ferro a Luigi Tenco, di cui quest’anno ricorre il cinquantenario dalla tragica scomparsa, avvenuta proprio durante il Festival del 1967. Senza dimenticare Zucchero, che ha “duettato” niente meno che con Luciano Pavarotti sulle note di “Miserere”, e le star internazionali Ricky Martin e Mika che hanno letteralmente fatto scatenare il pubblico in sala. Tanti anche i momenti di riflessione, come quello dedicato alla piaga del bullismo o quello per ricordare le vittime del terremoto in Centro Italia e di Rigopiano.
Comunque tutto è bene quello che finisce bene. La Rai ha fatto il botto, Conti verrà ricordato come il presentatore di maggior successo degli ultimi quindici anni, la corazzata De Filippi è riuscita a conquistare anche Rai 1 e a limonare con Robbie Williams. Pure la voce di Mina è tornata all’Ariston sebbene solo per un piccolo annuncio pubblicitario, che è stato passato più volte di tutte le canzoni in gara messe insieme. E adesso? Ora che il sessantasettesimo Festival di Sanremo è finito non ci resta che digerire le canzoni. Per i patiti del gossip è già partito il toto-nomi sul conduttore dell’edizione 2018. Per tutti gli altri, gli inconsolabili, quelli per cui la fine del Festival è cosa peggiore della morte del gatto, il consiglio è quello di elaborare il lutto, magari proprio con un amen.
(di Christopher Rovetti)
