Discoteca: no grazie!

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Secondo una recente inchiesta del Guardian i social network stanno cambiando i gusti dei giovani europei ed il modo di gestire il tempo libero

Addio ai balli scatenati sotto le luci psichedeliche della discoteca!? In Europa le discoteche sembrano essere sempre meno attraenti per i giovani. È quanto emerge da una recente inchiesta del Guardian che, dopo alcuni dati diffusi dall’Ufficio Nazionale di Statistica inglese (Office for National Statistics – ONS) sul tema, ha voluto approfondire la questione parlando direttamente con i diretti interessati.

La testata inglese ha infatti proposto un questionario di 8 domande ai cosiddetti “millennials”, la generazione che va dai 18 ai 35 anni, per capire se le tendenze rivelate dall’ONS corrispondono ai loro vissuti.

I risultati sembrano dimostrare che in un futuro non troppo lontano, molto probabilmente, assisteremo ad una trasformazione imponente in cui le più grandi discoteche europee da essere piste piene di giovani ed instancabili “ballerini” si trasformeranno in luoghi in via d’estinzione.

L’inchiesta. Da tempo in Europa si riscontra un calo di redditività dei locali notturni destinati all’intrattenimento danzante. Discoteche e club chiudono sempre più frequentemente ed, in molti paesi, i biglietti d’ingresso per questi locali non rientrano più tra i beni e servizi di largo consumo nelle stime degli osservatorii dei prezzi.

In questa direzione, sebbene ci sia da tener presente che questo mercato in alcune nazioni è stato danneggiato anche dalle leggi che impediscono di fumare all’interno dei locali o dall’emissione di licenze che rendono più conveniente l’apertura di un pub o di un bar piuttosto che un club o locale dover far ballare, sia le statistiche che le domande fatte dal Guardian ai millennials confermano che l’aspetto economico influisce sempre più sulle “abitudini discotecare”.

L’assoluta novità però è che, a quanto pare, uno dei fattori principali del calo di interesse dei giovani verso le discoteche è l’uso massiccio dei social network.

Se è vero infatti che costo del biglietto d’ingresso, dei cocktail e dell’eventuale taxi per tornare a casa non sono più spese sostenibili per tutti – i millennials rappresentano una generazione che si trova a gestire difficoltà finanziare molto più grandi rispetto a quelle affrontate dai loro genitori – è l’uso dei social network ad aver modificato le gerarchie dei gusti e dei bisogni di questa generazione.

Che i giovani preferiscano socializzare attraverso i siti di social media (Facebook, Snapchat ecc) piuttosto che incontrarsi faccia a faccia è ormai noto, ma le modalità di relazione tra i ragazzi, sia che si tratti di conoscere persone nuove che di rimanere in contatto con i propri amici, hanno portato i millennials a sentirsi molto più “al sicuro” a casa che in un locale notturno.

Questi giovani – come emerso da alcune risposte – non solo arrivano a fine settimana “troppo stanchi per andare a ballare” poiché costretti a fare più lavori contemporaneamente, ma ormai classificano la discoteca come un posto poco sicuro, sia per le ragazze, che per i ragazzi – dove è possibile fare incontri spiacevoli.

Per alcuni, le discoteche diventano addirittura fonte d’ansia. Ai rapporti fugaci che si possono creare nei club si preferisce perciò – secondo più della metà delle risposte – chiacchierare su Skype.  Una virata imponente nella fruizione del tempo libero, ma forse è ancora troppo presto per sapere se davvero segnerà la fine di un’era.

(di Annalisa Spinelli)

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