Appia Day, lezioni di storia itineranti sull’Appia Antica

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Le mille facce della Regina Viarum raccontate da narratori d’eccezione in programma per l’Appia Day domenica 8 maggio

Riceviamo e pubblichiamo 

L’Appia Antica è un’antologia millenaria di storia. Domenica 8 maggio, per la grande festa dell’Appia Day, alcuni narratori eccezionali – storici, archeologi, giornalisti, naturalisti, docenti universitari, economisti – racconteranno  nel corso di lezioni itineranti  “un pezzo” della Regina Viarum, un aspetto particolare della consolare più suggestiva e famosa del mondo. Carlo Infante, Andrea Satta, Walter Tocci, Mario Tozzi, Sandro Polci, Paolo Gandolfi, Daniele Archibugi, Marco Patucchi, Roberto Carvelli, Silvia Orlandi, Alessio De Cristofaro, Rachele Dubbini, Francesco Rutelli, Umberto Pessolano e Rita Paris ci guideranno tra i monumenti, le iscrizioni, le rovine e il paesaggio dell’Appia restituendoci parte delle storie che vi sono custodite, evocando curiosità, ricordi e fatti che hanno segnato la storia di Roma e dell’Italia.

Sull’Appia hanno camminato gli antichi Romani, poi papi, re e imperatori, e tutti volevano entrare a Roma da quella via, riecheggiando le parate degli antichi trionfi. Proprio sull’Appia San Pietro, in fuga da Roma e dalle persecuzioni di Nerone, ebbe la visione di Gesù, che lo spinse a tornare sui suoi passi. E proprio lì i Goti inflissero un colpo mortale all’Urbe, tagliando gli acquedotti: l’impero non c’era già più ma l’Appia era rimasta. Poi sono arrivate le nobili famiglie romane a costruire le loro fortezze medievali e a saccheggiarne i monumenti, per abbellire le loro dimore. Monumenti “costruiti per l’eternità” di cui Goethe rimase stupefatto nel 1786 e che anche il grande scultore Canova studiò poi per molto tempo lungo la via. Sull’Appia è passato correndo a piedi nudi Abebe Bikila per andare a vincere la maratona delle Olimpiadi di Roma del 1960. Ci sono passati divi del cinema e grandi registi come Federico Fellini e Pier Paolo Pasolini.

L’iniziativa è curata da Legambiente in collaborazione con VeloLove, Marmorata169, Urban Experience, Terre Italia Onlus. Ogni racconto durerà circa 30-45 minuti. Il primo appuntamento è all’alba, alle 5.56, poi si va avanti narrazione dopo narrazione fin quasi al tramonto sempre con partenza dal Mausoleo di Cecilia Metella o dall’ex Cartiera Latina.

IL PROGRAMMA

La giornata comincia con una conversazione all’alba sulla resilienza urbana con Carlo Infante, changemaker e presidente di Urban Experience. Walkabout significa “cammina in giro” e si riferisce al viaggio rituale che gli australiani aborigeni intraprendono attraversando a piedi le distese dell’outback, le aree interne più remote che si estendono in quelle semi-desertiche del bush. Urban Experience gioca con questa definizione associandola a “talkabout” (parlare di), rilanciando così le esplorazioni urbane che coniugano cose semplici come passeggiate e conversazioni con l’uso dei media radio e web. Doppio appuntamento: alle ore 6:00 al Mausoleo di Casal Rotondo (IV miglio) e alle ore 8:00 al Mausoleo di Cecilia Metella.

Mario Tozzi è geologo, divulgatore scientifico, giornalista e saggista, dal 2013 è commissario del Parco regionale dell’Appia Antica. Racconterà, in un grand tour su due ruote, la natura salvata dall’urbanizzazione e gestita con cura dal Parco regionale, con la sua funzione di corridoio biologico della Capitale, ma anche i secoli di storia testimoniati dai grandiosi resti dell’età dell’Impero accanto a torri, castelli e chiese medioevali e ai casali agricoli del secolo scorso. Si traverserà la valle fluviale della Caffarella solcata dal sacro fiume Almone, con le sue cavità naturali e i resti del Pago Tripio di Erode Attico; al di là dell’Appia Nuova seguendo l’Acquedotto Felice si raggiungerà la Torre del Fiscale e poi l’area dei 7 Acquedotti testimonianza della grandiosità dell’impero romano. Dalla Regina Viarum si tornerà verso il centro della città fino all’area archeologica di Capo di Bove. Appuntamento alle ore 9:30 all’ex Cartiera Latina; arrivo a Capo di Bove.

Con Roberto Carvelli, scrittore e giornalista, attraverseremo l’Appia di carta, quella degli scrittori che l’hanno percorsa e raccontata nel corso della storia. Viaggi fortunosi, avventurosi, sempre e comunque nella bellezza del paesaggio che la strada attraversa. Carvelli ha scritto diverse guide narrative su Roma e dalla più nota “Perdersi a Roma” (Iacobelli) ha fondato un sito di successo dedicato alla cultura di Roma. Appuntamento alle ore 10:00, Mausoleo di Cecilia Metella.

Quella con Silvia Orlandi sarà una passeggiata tra pietre e parole, alla scoperta delle iscrizioni latine lungo la via Appia. Ogni iscrizione, infatti, racconta una storia. A volte quella di un personaggio illustre, la cui vita è legata alla “grande storia”, altre volte quella di persone umili, che hanno lasciato traccia di sé solo nel momento della loro sepoltura. Tutte ci svelano qualche aspetto interessante del mondo romano, tutte meritano di essere raccontate. Orlandi insegna Epigrafia Latina alla Sapienza Università di Roma, e da circa 20 anni si occupa dello studio e della valorizzazione del patrimonio epigrafico romano. Appuntamento alle ore 10:30, Mausoleo di Cecilia Metella.

Conosceremo storie di donne e uomini illustri dall’Appia con Alessio De Cristofaro, dottore in Ricerca di Archeologia Classica e Fortuna dell’Antico, che ha diretto numerosi scavi a Roma e nel Lazio e pubblicato contributi scientifici di archeologia romana, etrusco-italica e di storia dell’archeologia. Attraverso una passeggiata tra il Mausoleo di Cecilia Metella, la villa di Massenzio e la valle della Caffarella, racconterà le vicende di alcuni personaggi che hanno segnato la storia di Roma antica. Dall’impegno politico dei Metelli, alla vita del ricchissimo Erode Attico e della moglie Annia Regillla, alla storia dell’imperatore Massenzio, fino alle vicende di una anonima fanciulla morta prima del matrimonio e sepolta lungo l’Appia, la passeggiata offrirà l’occasione per un contatto più vivo ed immediato con le memorie storiche e monumentali del Parco. Appuntamento domenica 8 maggio, ore 10:30, Mausoleo di Cecilia Metella

“Non trovare la strada in una città non significa molto. Ma smarrirsi in una città come ci si smarrisce in un bosco richiede tutta una preparazione. Bisogna allora che i nomi delle vie parlino a colui che si è smarrito la lingua dei rami secchi che si spezzano, e le stradine nel cuore della città rispecchino per lui le ore del giorno, nettamente come un vallone di montagna”. Da queste parole di Walter Benjamin prende le mosse il cammino guidato da Sandro Polci, architetto, curatore di un collana sulla città eterna e direttore Festival Europeo Via Francigena. Una passeggiata dedicata al pensiero e al lavoro di Antonio Cederna e Italo Insolera. Appuntamento alle ore 11:00, Mausoleo di Cecilia Metella.

Presso la valle dell’Almone si svolgono, nell’immaginario antico, alcuni dei miti più importanti per l’avvenire di Roma. Ai confini della città antica si muovono re, ninfe e divinità di cui Rachele Dubbini, archeologa del mondo classico, ci svelerà avventure, gesta e segreti nel corso di una passeggiata che sulla suggestione dei resti archeologici intende ricostruire un paesaggio fantastico ora completamente perduto. Ricercatrice a Roma Tre e alla Sapienza, Dubbini ha da poco pubblicato per Edipuglia il volume Il paesaggio della via Appia ai confini dell’Urbs. La valle dell’Almone in età antica. Appuntamento alle ore 11:00, Mausoleo di Cecilia Metella.

Le immagini in bianco e nero della Maratona di Roma, con la progressione finale sulle pietre dell’Appia antica e l’arrivo a braccia alzate sotto l’Arco di Costantino hanno immortalato per sempre la vittoria di Abebe Bikila alla maratona delle Olimpiadi di Roma del 1960. Bikila bisserà l’oro olimpico quattro anni dopo ai Giochi di Tokyo, questa volta calzando le scarpe da runner, e proseguirà una carriera sportiva straordinaria, ma la sua gloria resterà per sempre legata alla maratona che ci racconterà Marco Patucchi, giornalista di Repubblica e autore di “Maratoneti” e “Popoli in corsa”. Una gara da raccontare come un romanzo, con personaggi, episodi e colpi di scena sorprendenti. La luce delle torce ad illuminare l’antica via, un uomo che corre a piedi nudi veloce e leggero come il vento. Il 10 settembre 1960 l’etiope Abebe Bikila ha scritto una pagina leggendaria dell’atletica, anticipando l’irresistibile marea degli atleti africani che a partire da quell’impresa dominano incontrastati il podismo mondiale. Appuntamento alle ore 11:00, Mausoleo di Cecilia Metella.

Andrea Satta, per un po’ di gente è il cantante della band i Têtes de Bois o uno scrittore di novelle, ma per molti bambini, le loro mamme e i loro papà è un pediatra di base, un po’ atipico, innamorato dello spazio verde, del tempo perso, del gioco, della costruzione del gioco, della campagna in città e delle mille storie che un luogo come Roma nasconde. Ascoltandolo nella passeggiata attraverso il Parco dell’Appia Antica, scoprirete del suo lavoro con le biciclette, del Palco a Pedali, di Alfonsina Strada, del gregario Marcello Osler e della sua fuga di 200 chilometri in solitudine. Vi presenterà il suo nuovo volume di novelle tutte dedicate alla bicicletta: “Officina Millegiri” (Sinnos Editrice). Subito dopo la presentazione, si proseguirà con la passeggiata. Appuntamento alle ore 11:00, Appia Antica Caffè (Via Appia Antica 175).

E se trasferissimo pezzi di Appia Antica a Chengdu e Las Vegas, a Tokyo e a Brisbane? Tra il paradosso e la provocazione, Daniele Archibugi, dirigente del CNR e Professor of Innovation, Governance and Public Policy all’Università di Londra, Birkbeck College, propone di “vendere l’Appia Antica a pezzi, al migliore offerente”. “Perché i soli romani dovrebbero godere di un bene che appartiene all’intera umanità? Per i romani può bastare solo un miglio (che potrebbe diventare molto ben tenuto grazie ai soldi associati alla vendita). Il resto cediamolo a cinesi e americani, giapponesi e australiani, che saprebbero come valorizzare molto meglio di noi”. Archibugi ha più volte proposto soluzioni così innovative da rimanere inascoltate… Di questa ci racconta il come e il perché, percorrendo il selciato di cui immagina la vendita. Appuntamento alle ore 12:00, Mausoleo di Cecilia Metella.

Walter Tocci – che al lavoro parlamentare ha affiancato un’attività di studio, pubblicando libri e saggi su Roma e sulla scienza passeggiando sull’Appia Antica – riflette sulla figura di Antonio Cederna a vent’anni dalla sua scomparsa. Quanto ci manca? E perché ci manca? Il ricordo, la stima e l’affetto prendono il sopravvento su ogni altro tentativo di afferrare il vuoto che ha lasciato. Eppure, con il passare del tempo la sua figura cresce per il rilievo storico e per la feconda inattualità. Ci manca tanto in quanto nessuno è riuscito a sostituirlo. Ci manca perché è ancora più necessario. La mancanza allora riguarda noi, abitanti del nostro tempo: non si può rinunciare a immaginare la città diversa dall’attuale. Appuntamento alle ore 17:30, Mausoleo di Cecilia Metella.

Davanti a Cecilia Metella si possono raccontare molte cose attraverso i secoli, si può raccontare tanta storia, dalla lava, all’Appia Romana, l’Appia Cristiana, quella Medievale, fino ad arrivare a oggi. Rita Paris, direttore della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma, ci racconterà l’Appia Antica attraverso la storia. Appuntamento alle ore 11:00, Mausoleo di Cecilia Metella.

Francesco Rutelli, l’ex sindaco di Roma, che istituì le domeniche a piedi nel Parco dell’Appia, promosse i restauri, la nascita del Parco della Caffarella e la ricomposizione del tracciato (sfregiato dal GRA) nel Duemila, presenta la grande prospettiva della valorizzazione unitaria dell’intero percorso della “Regina Viarum” da Roma a Brindisi. Da Appio Claudio al Canina; dal Parco dell’Appia alla Francigena del Sud: il futuro del più importante itinerario storico – culturale e paesaggistico d’Italia. Appuntamento alle ore 11:00, Mausoleo di Cecilia Metella.

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