MotoGP Austin: Ancora Marquez, Rossi va giù, Dovi che ièlla!
Ancora un appuntamento per la MotoGP stavolta sul cocente tracciato di Austin, Texas, per l’Americas Grand Prix, ancora una volta per il quarto anno di fila a farla da padrone – o forse sarebbe più corretto dire da cannibale – Marc Marquez, a dimostrare che il talento sicuramente non gli manca.
Del resto quando il primo classificato inanella prestazioni simili c’è solo da lottare per i posti dietro, missione compiuta per Jorge Lorenzo, che ha chiuso al secondo posto con una prestazione convincente ma decisamente al di sotto dell’alieno su Honda HRC, ma del resto quando capitano week-end simili il secondo posto è una benedizione.
Sul gradino più basso del podio troviamo invece Iannone sulla sua Ducati, dopo la penalizzazione di tre posti alla griglia di partenza, dovuta alla sciagurata manovra adoperata sul compagno di squadra nel precedente Grand-Prix, Iannone riesce ad approfittare delle contingenze e ad ottenere una buona terza posizione, punti importanti e un po’ di fiducia ritrovata con una guida meno esuberante e più matura, quella che serve per fare punti quando viene a mancare un po’ di fiducia nei propri mezzi.
Fortunato come un cane in chiesa invece il compagno di squadra Andrea Dovizioso, il Dovi aveva regalato un’altra prestazione di buon livello assicurandosi, almeno in teoria il terzo posto, ma madame sfortuna ha deciso che anche questo terzo GP non andava bene e così, Dani Pedrosa scivola in curva e va a centrare dritto dritto il Dovi, che ancora una volta cade e per fortuna non si fa male, tanti rimorsi in questo primo spezzone di motomondiale ma purtroppo c’è poco da fare, forse una visita a Lourdes potrebbe aiutarlo?
Premio fair-play a Pedrosa, che appena scivolato accorre e si scusa più volte con il ducatista, lo spagnolo è tremendamente sotto tono ma i campioni, certe volte, non sono solamente quelli che cannibalizzano i punti.
Capitolo a parte per Valentino Rossi, il feeling con le Michelin è ancora lontano, ma la partenza brucia frizione non può essere accollata al treno di gomme, Valentino gira nelle prime due tornate a ritmo ridotto per tentare di riparare al danno causato alla frizione, ma un errore in curva lo manda ad assaggiare l’erba (non troppo verde) del circuito Texano, la dichiarazione a fine gara sulle gomme punitive è certamente legittima e non isolata, fatto sta che questa gara buttata alle ortiche può inficiare e non poco sulla corsa al decimo motomondiale.
Una menzione speciale va a Maverick Vinales, il giovane pilota spagnolo, in forza alla scuderia Suzuki, ottiene un ottimo quarto posto (miglior piazzamento in classe regina) dopo una lotta ai ferri corti con Aleix Espargaro, l’altro pilota Suzuki che risorge dalle ceneri di gare incolore con una buona prestazione, ma qui il talento spagnolo sta per sbocciare, è solo questione di tempo prima di vederlo a lottare per un gradino sul podio.
Sosta fino al 24 aprile, prima dell’appuntamento sul circuito spagnolo di Jerez de la frontiera, tanto talento iberico non vede l’ora di mettersi in mostra, sarà forse la volta buona per il sopracitato Vinales?