Da un’idea di L’Ultimo Uomo: perché non fare l’All Stare Game della Serie A?

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Molto spesso ormai in un mondo così connesso e social, i fruitori di un servizio riescono ad indirizzare lo stesso con feedback e suggerimenti. Proprio questa settimana dal sito Ultimo Uomo è arrivata una proposta fittizia per la Lega calcio, che ha suscitato la nostra curiosità e su cui abbiamo piacere di esprimerci.

Foto_Serie-AA seguito dell’All Star Game dell’NBA infatti, la redazione di Ultimo Uomo ha suggerito di traslare un maxi evento del genere anche con la Serie A. Analizziamolo punto per punto:

Logistica – Ci sentiamo di approvare la decisione di disputare il primo All Star Game del calcio italiano a San Siro, la scala del calcio infatti è lo stadio più iconico del nostro paese e sicuramente una prima manifestazione del genere lì avrebbe un certo fascino. Concordi anche nel fare in modo che ogni edizione venga disputata in stadi diversi, l’evento deve essere itinerante ed il successo di questa modalità è una certezza se prendiamo ad esempio proprio il capo stipite degli All Star Game, ovvero quello NBA che di anno in anno si sposta in tutti gli stati americani. Dalla redazione di Ultimo Uomo sono suggerite poi due date per la partita delle stelle, durante le feste natalizie o in questo periodo, ci sentiamo di appoggiare maggiormente la prima idea, sarebbero giorni di sport desiderati dai tifosi di calcio italiani, che solitamente nel periodo natalizio in astinenza dei loro beniamini, si sintonizzano sulle pay tv per il boxing day inglese. Carina anche l’idea di fare uno show musicale durante l’intervallo, andrebbe però scelto bene l’esibizione artistica, ricordiamo bene cosa accadde in una finale di Coppa Italia anticipata dallo spettacolo del coreano PSY.

Le squadre – Poco senso avrebbe disputare una partita Est contro Ovest come accade in NBA, storicamente la divisione italiana è sicuramente quella Nord, Sud. Così le squadre dovrebbero rappresentare proprio queste fazioni. Ovviamente in un calcio italiano sempre più povero di grandi piazze del meridione (Bari, Lecce, Catania) dovrebbe essere utilizzata, come suggerito nell’articolo da cui prendiamo spunto, la linea gotica, l’Emilia Romagna sarebbe l’ultima regione del Nord, e dalla Toscana alle Marche partirebbe il Centro Sud. Effettivamente un’ipotetica asse Firenze-Roma-Napoli, seppur a livello di vittorie non andrebbe minimamente a concorrere con le tre grandi del nord (9 scudetti contro 67) sarebbe oggi più equilibrato di quanto l’albo d’oro possa far pensare per colpa delle crisi delle milanesi, per esempio la scorsa stagione le tre squadre che hanno fatto più punti del nord Italia, Juventus, Genoa e Sampdoria hanno totalizzato 202 punti, Roma, Lazio e Fiorentina 203. Prendendo spunto dalla pallacanestro sarebbe giusto che i titolari fossero scelti con votazione popolare, aperta possibilmente a tutto il mondo e non solamente ai fans italiani, l’All Star Game della serie A potrebbe infatti aumentare di molto l’appeal del nostro campionato all’estero. Per quanto riguarda gli allenatori Ultimo Uomo propone una rosa tra cui scegliere, a noi sembra più giusto rubare anche in questo caso dalla NBA, con i tecnici delle squadre meglio piazzate nel turno antecedente alla partita delle stelle scelti come selezionatori, per una partita dove ovviamente il ruolo del tecnico sarebbe solo di facciata. Per coinvolgere non solo l’allenatore della squadra che apre un ciclo di vittorie si potrebbe fare una deroga sempre mutuata dal basket a stelle e strisce, secondo cui un allenatore non può essere selezionato per due volte di seguito e nel caso in cui la squadra abbia il miglior record si prenderebbe in considerazione il secondo miglior tecnico per macro regione (nord o sud). Per i giocatori a comporre le panchine invece sempre dall’NBA la soluzione migliore sarebbe quella di far votare gli allenatori per i giocatori, con ovviamente il limite di non scegliere componenti della propria squadra, un’altra proposta interessante potrebbe essere quella di coinvolgere in questo suffragio anche i capitani delle 20 di serie A ed i direttori dei tre quotidiani sportivi più importanti d’Italia (Gazzetta dello Sport, Corriere dello Sport e Tutto Sport). A livello di marketing ovviamente un evento del genere creerebbe tanto interesse tra gli sponsor ed allora sarebbe interessante vedere aziende enormi contendersi la possibilità di inserire il loro nome sulle maglie delle due squadre.

La partita del Venerdì – Nella NBA l’All Star Weekend inizia con la partita del giovedì tra i rookies (atleti al primo anno di militanza nella lega) ed i sophmores (secondo anno), difficilmente sarebbe riproponibile un match del genere in Serie A, ma un’idea interessante che ci teniamo a suggerire e a cui non viene fatta menzione nell’articolo di Ultimo Uomo, potrebbe essere quella di creare una selezione under 23 di giocatori con un  numero considerevole di partite in Serie A (italiani e stranieri), contro una selezione dei migliori prospetti del campionato primavera.

Lo spettacolo del Sabato – Infine in NBA spesso il piatto forte è rappresentato dai giochi del sabato (come gara delle schiacciate o del tiro da tre), vediamo come potrebbero essere riproposi: lo skills challenge è un percorso di tecnica e velocità in cui si sfidano in un tabellone tennistico i migliori playmaker della lega, nulla di improponibile anche nel calcio, un percorso magari da proporre con i giocatori più veloci piuttosto che con quelli più tecnici a duellare per vedere chi riesce a superare l’ostacolo nel minor tempo possibile. Shhoting Star Competition, la NBA l’ha eliminato dal suo palinsesto, prevedeva un percorso di 5 punti da dove una squadra con tre componenti tentava il tiro a canestro, le 5 posizioni aumentavano la difficoltà allontanandosi di tiro in tiro dal canestro fino all’ultimo tentativo che era da centrocampo. Inoltre le squadre erano composte da un giocatore NBA, una giocatrice della WNBA ed una leggenda del basket tutti legati alla stessa città, Ultimo Uomo suggerirebbe di comporre le squadre con un giocatore del presente una leggenda del passato ed un giocatore da un campionato estero, la nostra idea invece è che anche in Italia debba essere premiato il calcio femminile e quindi proporremmo squadre formate da un giocatore, una giocatrice ed una leggenda legata ad una singola città. I punti dove tirare potrebbero essere a partire dal limite dell’area di rigore fino ad arrivare al cerchio di centrocampo, magari con delle barriere piazzate per rendere ancora più difficile il tutto. Gara del tiro da tre, la redazione di ultimo uomo propone di trasformarla in una gara per prendere la traversa, ma a nostro avviso sembrerebbe un esibizione molto simile a quella spiegata in precedenza, più divertente potrebbe essere invece coinvolgere i portieri e trasformarla in una gara del miglior estremo difensore, magari con i cannoni che in allenamento sparano i palloni a tirare alla massima velocità per una ventina di volte. Infine la gara delle schiacciate, in questo caso la vediamo proprio come i ragazzi di Ultimo Uomo, i giocatori più tecnici a creare trick prima di concludere l’azione con una rovesciata, personalmente interessante potrebbe essere anche per rendere la sfida più difficile sostituire la porta con una porta da calcio a 5, infatti per un esibizione del genere sarebbe impossibile pretendere l’impegno di un portiere.

L‘All Star Game del calcio italiano, forse mai verrà fatto, però è stato divertente leggere l’articolo di alcuni colleghi, probabilmente amanti come noi di calcio e pallacanestro ed immaginare come rendere meno amare quelle due settimane senza calcio durante le feste di Natale.

di Flavio Sarrocco 

 

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