Ospedale di Medici Senza Frontiere colpito in Yemen

0 0
Read Time2 Minute, 21 Second

Il 10 gennaio 2016 un ospedale di Medici Senza Frontiere è stato attaccato nel nord dello Yemen, vicino al confine dell’Arabia Saudita. Qui il conflitto è particolarmente acceso, dato che la popolazione è stata ripetutamente bombardata in dieci mesi di guerra. Non si tratta del primo bombardamento per l’ospedale, che era stato attaccato prima del supporto di MSF. Questa volta non è chiaro chi sia stato a colpire l’ospedale, nel distretto Razeh, a Shiara. Testimoni hanno affermato che nel momento dell’attacco sono stati avvistati degli aeroplani. Al momento si contano tre morti e una decina di feriti, una lista che potrebbe aumentare man mano che si scava sotto le macerie.

La direttrice dell’ospedale, Raquel Ayora ha dichiarato che tutte le parti coinvolte nel conflitto, Arabia Saudita compresa, sono regolarmente informate delle posizioni GPS di ospedali e di postazioni mediche. Nonostante questo, si tratta del terzo attacco subito da una struttura di MSF begli ultimi tre mesi.  “Siamo in un dialogo costante con tutte le parti per assicurarci che capiscano la severità delle conseguenze umanitarie del conflitto e il bisogno di rispettare l’approvvigionamento di servizi medici”, afferma Ayora, “Non è possibili che chiunque avesse la capacità di portare avanti un attacco aereo o di lanciare un missile, non sapesse che l’ospedale di Shira era una struttura medica funzionante, che forniva servizi importanti ed era supportata da MSF.”.

Gli altri attacchi risalgono a ottobre e a dicembre. Sta diventando sempre più difficile per MSF assicurare il rispetto delle strutture mediche da parte dei gruppi armati.  La situazione umanitaria in Yemen è molto difficile: non solo gli ospedali in tutto il paese rischiano di chiudere per mancanza di equipaggiamento essenziale, ma secondo le Nazioni Unite, a dicembre le riserve alimentari si stavano consumando rapidamente e più di metà della popolazione rischia la fame.

MSF chiede la cessazione di questi attacchi a strutture mediche: “Condanniamo pesantemente questo incidente che conferma un preoccupante disegno di attacchi a strutture mediche essenziali e esprimiamo il nostro più forte sdegno dato che lasciano una popolazione già fragile senza assistenza medica per settimane” ha affermato Ayora” Ancora una volta sono i civili a subire l’impatto maggiore di questa guerra”.
L’organizzazione ha anche chiesto ai responsabili dell’attacco di investigare sulle circostanze dell’incidente.

Investigazioni che difficilmente avverranno: già dopo l’attacco di ottobre, all’ospedale di Saada, la coalizione aveva negato il proprio coinvolgimento. Una difesa difficile da prendere sul serio, dato che Hassan Boucenine di MSF, aveva dichiarato ad Al Jazeera che gli attacchi erano deliberati, dato che l’organizzazione aveva appena fornito alla coalizione le coordinate dell’ospedale.

Medici Senza Frontiere continuerà come possibile il suo lavoro in Yemen, come fa da marzo 2015, cercando di fornire non solo servizi di emergenza, ma anche servizi sanitari basilari.

(di Francesca Parlati)

Happy
Happy
0 %
Sad
Sad
0 %
Excited
Excited
0 %
Sleppy
Sleppy
0 %
Angry
Angry
0 %
Surprise
Surprise
0 %

Average Rating

5 Star
0%
4 Star
0%
3 Star
0%
2 Star
0%
1 Star
0%

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *