Qui Virtus Roma. Parte male l’Acea: ko contro Derthona

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virtus romaNon inizia bene l’avventura in A2 della Virtus Roma, battuta tra le mura amiche da Derthona in una gara che non entrerà nella storia della pallacanestro per spettacolo e grandi giocate. La squadra piemontese ha avuto il semplice merito di commettere meno errori di una fallosissima Roma, alla quale, tuttavia, non si può rimproverare nulla sul piano dell’impegno. Coach Saibene avrà parecchio da lavorare con un roster che, nonostante abbia lottato fino all’ultimo possesso, ha evidenziato lacune tecniche piuttosto eclatanti.

Lo starting-five che dà il via al nuovo campionato virtussino in A2 è composto da Meini-Voskuil-Casagrande-Olasewere-Callahan. Dopo aver subìto la prima tripla dall’angolo, Roma infila un parziale di 10-2, innescato da due tiri dall’arco dell’ispirato Voskuil. Derthona risponde da par suo con i sette punti nel quarto di Reati e con l’esperienza dell’ex Luca Garri, autore di un paio di extra-pass notevoli. Gli ospiti chiudono il primo quarto avanti di due punti (19-21), ma non riescono a divincolarsi dalla Virtus, sempre pronta a rispondere punto su punto. Voskuil continua il suo festival di triple: lo statunitense naturalizzato danese ne realizza altre tre nel secondo quarto, sia in uscita dai blocchi che dal palleggio: proprio grazie all’ottima percentuale dall’arco, Roma maschera i problemi in area pitturata e rimane attaccata alla partita (31-33 a fine primo tempo).

Il terzo quarto (10-10) è la sagra della palla persa: entrambe le squadre ne combinano di tutti colori, tra infrazioni di passi, passaggi mal calibrati e letture totalmente errate.  Olasewere, campione d’Africa  quest’estate con la canotta della nazionale nigeriana, accende il non numerosissimo pubblico del PalaTiziano con un paio di recuperi e contropiedi di eccellente fattura. È l’unico a dare la scossa, perché Callahan non entra mai veramente in partita, Casagrande è un fantasma e Voskuil, dopo un primo tempo da favola, viene costantemente braccato dalla difesa di Tortona. Nonostante tutto, Roma si affaccia all’ultimo quarto sotto solo di due punti, con la rimonta ancora a portata di mano (41-43).

L’ultimo periodo comincia come peggio non si potrebbe, con una cinque punti in fila di Garri e una tripla alla sirena pescata dal cilindro di Brooks che vale il massimo vantaggio ospite (43-51). Il quarto fallo di Callahan permette a coach Saibene di reinserire Olasewere il quale, con un canestro da tre in faccia a Garri e una difesa più contropiede in campo aperto, riporta la Virtus a -3 a meno di quattro minuti dalla sirena finale: alla fine il nigeriano sarà il miglior realizzatore giallorosso con 17 punti. Maresca ha nelle mani due enormi opportunità per il -1, ma in entrambi i casi è troppo tenero al ferro e non riesce a concretizzare. Spissu, con una tripla a giochi rotti dopo un beffardo ribalzo in attacco lungo, chiude sostanzialmente i giochi. Maresca risponde con un bel gioco da tre punti, ma oramai è troppo tardi: sconfitta casalinga e prima delusione stagionale. E domenica prossima si va sul proibitivo campo di Ferentino dell’ex assistente Virtus Federico Fucà.

La Statistica: rapporto assist/palle perse Virtus: 6/23; Derthona 14/17. Solo 7 liberi tentati dalla Virtus.

di Marco Milan

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