Basket. La Virtus Roma continua la marcia: sbancato il Pianella
Ci ha preso gusto la Virtus Roma a sbancare il Pianella: dopo le due vittorie della passata stagione nei quarti di finale dei playoff, la squadra di Dalmonte si conferma bestia nera di Cantù anche quest’anno, tornando a vincere in trasferta dopo due mesi e mezzo (70- 73 contro Capo d’Orlando il 26 ottobre scorso) su un campo storicamente ostico ma recentemente amico, e raggiungendo i canturini a quota 12 in classifica. Ancora imbattuta in questo inizio di 2015 (tre sue tre tra campionato ed Eurocup), Roma ora è a soli due punti dall’ottavo posto.
Eppure il primo quarto di gioco non prometteva nulla di buono: Cantù trova la via del canestro ad ogni singolo possesso, domina a rimbalzo (12-6 a fine primo quarto, con sei rimbalzi offensivi) e arriva nelle vicinanze del ferro con disarmante facilità. Shermadini e Buva combinano velocemente dieci punti, portando i brianzoli avanti di otto lunghezze (20-12). La Virtus riesce a limitare i danni di un disastroso primo quarto difensivo con un’ottima esecuzione in attacco, guidata da un ispirato Kyle Gibson e da un attivo MelvinEjim, i quali realizzano 14 dei 22 punti romani nel primo periodo (24-22). Una svolta tattica cambia l’inerzia della gara: Roma si piazza con la zona match-up, con principi di 2-3 all’inizio, per poi accoppiarsi a uomo. Cantù entra nel pallone, prende anche buoni tiri aperti dall’arco ma è molto fallosa e chiude il quarto con un 1/10 da tre, mettendo a segno la miseria di sei punti. Dalla difesa Roma prende ritmo anche in attacco, affidandosi ai suoi due giocatori con più punti nelle mani, Gibson e Jones. Correndo in contropiede, i ragazzi di Dalmonte evitano di far schierare la difesa canturina e, con un fantastico “due più uno” di Sandri, salgono sul +9 (28-37). Una vigorosa schiacciata di Ejim (9 punti nel primo tempo) chiude il primo tempo sul 30-39.
Il terzo quarto è di proprietà di Stefano Gentile: il figlio del grande Nando inanella 15 punti dei suoi 17 totali nel solo terzo periodo, mostrando tutto il suo ampio bagaglio tecnico. Il parziale di 15-6 per gli uomini di coach Sacripanti costringe Dalmonte al time-out immediato (45-45). Un long-two da posizione angolata di Gibson consente il riallungo romano (45-51) che tuttavia non si concretizza, perché Cantù piazza un 9-0 a cavallo tra terzo e ultimo periodo, con canestro da tre del sorpasso di Buva (54-51). A togliere le castagne dal fuoco ci pensa Daniele Sandri, con una tripla pesantissima su ribaltamento di Stipcevic (54-54): il milanese classe ’90 si è meritato sul campo un minutaggio ben sopra le medie stagionali (23 minuti, solitamente poco meno di sei minuti) e la presenza in quintetto nella fase cruciale della gara. Come nelle ultime due gare contro Bologna e Volgograd, a fare la differenza nel finale è la precisione da tre punti: la Virtus infila quattro triple di seguito, le prime due con Stipcevic, le seguenti con Bobby Jones e, anche grazie al lavoro sporco sotto canestro di Sandri e Morgan (fino a quel momento inconcludente), stende nei minuti finali una Cantù con poche idee offensive, e quelle poche parecchio confuse. Un successo che dà una luce del tutto nuova alla classifica della Virtus e che dà grande fiducia per un girone di ritorno da interpretare con un ruolo da protagonista.
La Statistica: per la prima volta, in campionato, la Virtus ha vinto due partite consecutive (Bologna, Cantù).
Prossimi appuntamenti: domani a Saragozza in Eurocup, tra due settimane a Caserta in campionato (pausa settimana prossima per le FinalEight di Coppa Italia).
(di Emanuele Granelli)