Basket. Situazione difficile per Roma, Siena vola sul 3-0

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dall’inviato al PalaEur Emanuele Granelli 

Dopo tre anni di “esilio” a viale Tiziano, era lecito aspettarsi qualcosa in più dalla Virtus Roma nel suo ritorno a casa, al PalaLottomatica, davanti a più di seimila persone. La squadra di Dalmonte invece è durata poco meno di 25 minuti, per poi crollare sotto la pioggia di triple di Siena, più forte, più organizzata, più ampia di rosa, più squadra.

Eppure incoraggiante è stato l’approccio di Roma alla gara, con Hosley, che doveva farsi perdonare il pessimo rendimento delle prime due partite, a segnare 6 punti in un battibaleno. Con il rientro di Goss e D’Ercole in quintetto, la Virtus ritrova i suoi equilibri difensivi e rotazioni in più nei ruoli degli esterni. Jones, con un canestro “inventato” alla sirena, firma l’improvviso 12-5 in meno di 5 minuti. Ma è un fuoco di paglia: la Virtus comincia a faticare in attacco appena entrano in campo Mayo e Baron e nei successivi 5 minuti del quarto segna solamente 2 punti. Siena rientra grazie a tre triple e chiude il primo quarto avanti di due (14-16). Nel secondo quarto le difese continuano ad avere la meglio sugli attacchi: Siena sbaglia 11 dei 17 tiri presi nel quarto, Roma non ha alcun contributo dalla panchina (solamente 2 punti della “bench” dei 27 realizzati nel primo tempo). La Virtus, all’intervallo lungo, è sotto di uno (27-28), ma con un Hosley completamente diverso nel “body language”, un Mbakwe dominante nell’area pitturata e una difesa capace di tenere sotto i 30 punti una macchina da canestri come Siena.

Sembra essere la serata giusta per la Virtus, che parte fortissimo nel terzo quarto, segnando consecutivamente nei primi quattro possessi offensivi. La Mens Sana è brava a mantenersi a contatto con un paio di triple di Ress, sempre presente nei momenti di difficoltà senese. Mbakwe, (13esima doppia doppia consecutiva per il nigeriano, con 19 punti, 18 rimbalzi e 35 di valutazione) in assenza di Hunter, fa il bello e il cattivo tempo sotto canestro e con una rabbiosa schiacciata sigla il 39-36. Rammentate bene questo score, perché è da qui che inizia il totale black-out in casa Virtus.

Siena, negli ultimi cinque minuti del quarto, piazza un terrificante parziale di 21-2 che spezza le gambe dei virtussini e in due la partita. Protagonista assoluto dell’allungo toscano è Matt Janning, il quale, con tre tiri dai 6,75 (anche piuttosto contestati) e un long-two, apre inesorabilmente la forbice tra le due squadre (41-57). Dall’altra parte Hosley torna quello che delle due gare a Siena e Baron, invitato a penetrare, fa fatica persino a prendersi un tiro. Nell’ultimo periodo, gli uomini di Dalmonte tentano lo sforzo finale, realizzando 8 punti di fila grazie a Mayo e all’immarcescibile Goss, sempre l’ultimo a mollare.

Ma le rimonte, si sa, devono partire dalla difesa e la Virtus non ha i mezzi per arrestare il perfetto meccanismo senese: Nelson, Haynes e Green, con 7 punti nel finale, chiudono definitivamente partita e (presumibilmente) serie. Venerdì sera, sempre al PalaEur, Siena ha il primo match ball a disposizione per raggiungere l’ottava finale scudetto consecutiva. Roma proverà ad allungare la serie, ma verosimilmente venerdì sarà una serata all’insegna dei ringraziamenti alla squadra (si tratta di una stagione comunque al di sopra delle aspettative iniziali) e dei saluti di alcuni giocatori- chiave come Mbakwe e Goss, prossimi all’addio. La Statistica: Roma ha perso tutti i sei confronti stagionali contro la bestia nera Siena (due in regular-season, una nei quarti di Coppa Italia, tre nei playoff).

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