Playoff Nba. La chiusura del primo turno, stanotte cominciano le semifinali

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Playoff1di Emanuele Granelli 

Si conclude quello che è stato definito “the best playoff first round ever”, il miglior primo turno di playoff di sempre. Ben cinque serie decise alla settima partita e otto partite finite all’overtime. Questo il quadro delle semifinali di Conference (partono stanotte): ad Est Indiana Pacers-Washington Wizards e Miami Heat-Brooklyn Nets; ad Ovest San Antonio Spurs-Portland Trail Blazers e Oklahoma City Thunder-Los Angeles Clippers.

INDIANA PACERS – ATLANTA HAWKS (4-3)

Alla fine Indiana l’ha scampata. Dopo essere stata per tre volte in svantaggio (0-1, 1-2, 2-3) nella serie contro Atlanta, i Pacers sono tornati quelli di un tempo proprio nella decisiva gara 7. Intensità difensiva impressionante, Hibbert ritrovato e il solito Paul George inarrestabile in attacco: questi i fattori-chiave per il 92-80 finale che ha spalancato le porte verso le semifinali della Eastern Conference contro Washington. I Pacers hanno eseguito alla perfezione il piano-partita di Vogel, facendo più densità nella zona pitturata e concedendo tanti tiri dalla lunga distanza agli Hawks: scelta rivelatasi vincente, data la percentuale da tre finale di Atlanta (25%, 11-44). Nella metà campo offensiva, Indiana ha trovato in Paul George il suo go-to-guy: quando l’attacco si è inceppato, la palla veniva consegnata al numero 24 gialloblù che puntualmente ha risolto i problemi con canestri da ogni posizione. Ma la notizia più importante per coach Vogel è il recupero di Roy Hibbert, tornato ai livelli dominanti della scorsa stagione. 13 punti in attacco, 4 stoppate e una presenza in area che non si era mai notata nelle prime sei gare. Con l’ostacolo Hawks superato e con un Hibbert in più, Indiana ha nuovamente le carte in regola per poter incrinare il dominio degli Heat. Ora la semifinale contro i Wizards, con gara 1 in programma stanotte ad Indianapolis. La Statistica: Paul George è il primo giocatore nella storia dei Pacers ad aver segnato 30 punti in una gara 7.

TORONTO RAPTORS – BROOKLYN NETS (3-4)

Una serie che si è decisa all’ultimo possesso di una gara 7 fa capire quanto si sia giocata sul filo dell’equilibrio la sfida tra Raptors e Nets. La stoppata all’ultimo secondo di Paul Pierce sul runner di Lowry ha consegnato vittoria e serie ai Nets, che ora dovranno vedersela contro i campioni in carica dei Miami Heat nelle semifinali di Conference (gara 1 domani notte in Florida). La “bella” è stata condotta per tre quarti dalla squadra di Kidd che ha trovato in Marcus Thornton un protagonista inatteso: l’ex Sacramento ha realizzato, con solo 8 tiri dal campo, 17 punti, gli stessi che aveva messo insieme nelle prime 6 partite. Nell’ultimo periodo, i Nets si sono affidati a Joe Johnson (26 punti, 13 nel quarto quarto) e, nonostante i canestri di Lowry e De Rozan, hanno mantenuto un punto di vantaggio a 8″ dalla fine, palla in mano. Il recupero di Ross ha rimesso tutto in discussione e ha concesso l’ultima opportunità ai Raptors. Pierce, in una serata negativa al tiro, ha trovato comunque il modo di rendersi protagonista con la “block” su Lowry. I Nets così sono gli unici ad aver vinto gara 7 in trasferta in questo primo turno, riscattando la sconfitta della scorsa stagione sempre in gara 7 contro i Bulls. La Statistica: in stagione regolare, i Nets hanno battuto quattro volte su quattro Miami.

SAN ANTONIO SPURS – DALLAS MAVERICKS (4-3) 

Come Indiana, San Antonio torna ad essere se stessa nella partita più importante, la gara 7 contro Dallas. Travolgenti i nero-argento in attacco, trascinati da un sontuoso Tony Parker: il francese, lasciato in panchina nel finale di gara 3 (quella decisa dal buzzer-beater di Carter), si è caricato la squadra sulle spalle, realizzando 32 punti, 4 assist e guidando la squadra in una prestazione collettiva scintillante. Il playmaker transalpino è riuscito a coinvolgere tutti, da Green a Leonard fino a Diaw, e il 56,5% di squadra dal campo è stata una logica conseguenza. Dallas non ha opposto resistenza e dopo due quarti la tanto attesa gara 7 era già decisa. Deludente Monta Ellis (12 punti, 3-11 dal campo) l’uomo che, nelle tre vittorie dei Mavs, ha sempre fatto la differenza. Gli Spurs ora affronteranno i Portland Trail Blazers nelle semifinali della Western Conference. Sarà un’occasione da non perdere per Marco Belinelli per riprendersi il minutaggio che aveva in stagione regolare e che ha perso, per problemi di accoppiamenti difensivi, nella serie texana. Domani notte i duelli Duncan- Aldridge e Parker- Lillard andranno in scena per il primo atto a San Antonio. La Statistica: gli Spurs hanno segnato 68 punti nei primi due quarti. In una gara 7 dei playoff non venivano segnati così tanti punti nel primo tempo dal 1971 (Bullets ne fecero 74 ai 76ers).

OKLAHOMA CITY THUNDER – MEMPHIS GRIZZLIES (4-3)

Dopo la sconfitta in gara 5, l’inserto sportivo del quotidiano “The Oklahoman” ha aperto in prima pagina col titolo “Mr. Unreliable” (il Signor Inaffidabile), riferito a Kevin Durant, autore di un errore dalla lunetta nei secondi finali. KD35 ha risposto alle critiche da par suo, sul campo, dominando gare 6 e 7. Così OKC ha chiuso a suo favore una serie in cui non si è mai demoralizzata, anche dopo aver perso tre partite all’overtime. Oltre a Durant (33 punti in gara 7), anche Westbrook, il grande assente nella scorsa stagione, ha fatto a pezzi la difesa dei Grizzlies, con una pazzesca tripla doppia da 27 punti, 16 assist e 10 rimbalzi. Decisiva nelle due gare finali la scelta di coach Brooks di schierare nel quintetto titolare Caron Butler, giocatore con molti più punti nelle mani rispetto a Sefolosha, difensore puro. A Memphis, priva di Randolph per squalifica, non è bastata la prova magistrale di Marc Gasol e una prestazione offensiva generale da 109 punti (difficilmente Memphis supera la tripla cifra). Stanotte i Thunder affronteranno in casa i Los Angeles Clippers nel primo atto di una semifinale che si prospetta davvero spettacolare. La Statistica: Russell Westbrook e Rajon Rondo sono gli unici giocatori nella storia della Nba ad aver realizzato due triple doppie in carriera in gara 7 dei playoff.

LOS ANGELES CLIPPERS- GOLDEN STATE WARRIORS (4-3)

Il caso Sterling non distrae i Clippers, che vincono gara 7 contro i Warriors e si qualificano per le semifinali di Conference, dove incontreranno i Thunder di Durant (stanotte gara 1). La squadra di Doc Rivers, al contrario di gara 6, ha fatto valere la sua immensa superiorità fisica sotto canestro, con Blake Griffin e DeAndre Jordan che hanno messo insieme la bellezza di 39 punti e 23 rimbalzi. “È stata una settimana durissima, sette giorni che sono durati due mesi. Alla fine ce l’abbiamo fatta, sono fiero dei miei giocatori” ha detto Rivers che, a fine partita, si è lasciato andare ad un’esultanza meno istituzionale del solito. I Warriors, invece, non sono riusciti a ripetere il passaggio del primo turno raggiunto l’anno scorso e ora dovranno domandarsi se sarà opportuno o meno continuare sotto la guida di Marc Jackson. La squadra verrà costruita sui rinnovi di contratto di Curry e Thompson, ma per il resto potrebbe essere un’estate di grandi movimenti in quel di Oakland. La Statistica: i Clippers avanzano per la terza volta (2006, 2012, 2014) alle semifinali di Conference da quando la franchigia si è spostata da San Diego a Los Angeles (1984).

HOUSTON ROCKETS – PORTLAND TRAIL BLAZERS (2-4)

Finisce nel modo più hollywoodiano possibile la serie tra Houston e Portland, vinta dai Blazers 4-2 grazie ad un sensazionale canestro alla sirena di Damian Lillard in gara 6. Parsons porta i suoi sopra di due a nove decimi dalla fine, con i Rockets ad un passo dal riportare la sfida al Toyota Center per la “bella”. Invece gli uomini di McHale, nel possesso più importante della stagione, mostrano tutti i loro evidenti limiti di organizzazione e di concentrazione difensiva. Innanzitutto Jones copre la linea di passaggio diretta ad Aldridge, ma è una direttrice inutile dato che i Rockets devono assolutamente evitare di concedere triple. Parsons si perde subito Lillard in uscita dai blocchi e Harden, invece di cambiare, rimane su Matthews. Batum, addetto alla rimessa laterale, appare quasi incredulo nel vedere Lillard così solo di fronte a lui: per il rookie of the Year della scorsa stagione è un gioco da ragazzi infilare la tripla che decide partita e serie. Un tiro da autentico leader per Lillard, alla sua prima apparizione in post-season. La Statistica: i Blazers non superavano il primo turno dei playoff dal 2000.

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