“Musica, lo stile melting pot nella terra di confine”

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di Eloisa De Felice

Moravia-Slesia – Repubblica Ceca – Gli immensi grigi complessi industriali, sembrano contagiare gli occhi della gente. Sguardi estremamente severi, sempre, sia per gli uomini sia per le donne. Il rigido acciaio la lavorazione principale che fa eco al rigido clima. Regione evidentemente dura dove vivere. Ma terra che sa anche riservare grandi sorprese.

Proprio come tutte quelle di confine. Solo in questa regione esiste il Slezské Nářečí, ovvero un dialetto locale strettissimo, mix e fusione di tre lingue. In pochissimi chilometri, infanti, si stringono la mano tre Nazioni: Repubblica Ceca, Slovacchia e Polonia. Ma l’integrazione e il multiculturalismo qui sono tangibili, non solo dal punto di vista linguistico. Matrimoni misti sono all’ordine del giorno, come anche scambi continui di cultura e tradizioni. E ciò non solo con i confinanti.

La vera chiave di volta sembra la musica, per grandi orizzonti, soprattutto mentali, oltre che momenti di vera socializzazione. Come?

FESTIVAL “Dolní Lomná” . Nel ristorante, dopo qualche bicchiere di birra, puoi trovare gente che improvvisa canti locali, a cappella. Nel parco, un gruppo folkloristico, strimpella, con violini e chitarre. Tutto ciò rigorosamente in Slezské Nářečí. Canti allegri e vivaci che smorzano un po’ non solo il clima, ma anche gli austeri volti.

C’è chi indossa gli abiti della tradizione: con gilet, sul nero, per gli uomini e gonne lunghe, sul blu, per le donne e, poi, ovviamente, le pelli di pecora, che diventano caldi giubboni. Aria di festa, ma nessuno balla. Per questo occorre aspettare il concerto rock. Dalla caduta del socialismo ad oggi, infatti, la gente qui impazzisce letteralmente e completamente per questo genere che parla inglese. Spirito progressista e americanità nell’aria. Pochi minuti per comprendere, a pieno, la potenza dirompente del multiculturalismo in stile melting pot. E nessuno si stupisce se si salta, grida, ride e ci si scatena un po’. Attraverso la cultura rock, tutto sembra concesso, anche agli austeri e inflessibili cechi.

CONCERTO “Tomáš Kočko”. Questo gruppo recupera alcuni canti tradizionali cechi, ma li rielabora in chiave moderna e rock. Qualcosa di veramente molto interessante non solo dal punto di vista musicale.

Dimostrano e ampliano, con le note, un punto che oggi come oggi appare nodale: dire, contemporaneamente, sì al passato e soprattutto alla difficile storia di questa regione, ma anche avanti tutta con il futuro. La musica si rivela così uno spazio aperto di confronto e convergenza storica e generazionale. Un modo per dire: noi non abbiamo paura di capire chi eravamo per camminare, con sguardo aperto, verso il futuro. Una specie di cura rock and roll, rivista e corretta in chiave ceca. La presenza scenica del super-capelluto cantante e la bravura di tutto il gruppo, con cambi continui di strumenti e ritmi, innesta nel pubblico il vero spirito dello yes, we can obamiano.

CONCERTO “Desmod”. Ma é con la performance di questo gruppo che il mix tra Nazioni confinanti, oltre che tra vecchio e nuovo, diventa veramente evidente. Rock Band, slovacca, che con le sue canzoni e i suoi ritmi attraversa il confine e catalizza i cuori. Nessun problema a cantare per i cugini cechi. Perché ci dovrebbe essere? In fin dei conti, non é che una linea sulla cartina faccia la vera differenza.

Fino a qualche anno fa, infanti, Repubblica Ceca e Slovacchia erano una cosa sola e se nel cuore degli adulti nulla è assolutamente cambiato, in quello dei giovani sono proprio momenti come questi che consentono di abbattere stupide e inutili barriere geografiche. Evidentemente, la sala non può che essere gremita. Non solo giovani. Tutti, dal primo all’ultimo, cantano e si agitano sulla loro sedia. Spettacolo anche di luci. Anche loro a tempo di rock.

Fantastico show sia delle percussioni, sia dei violini, come anche dei chitarristi. Tutti insieme contagiano con quella potenza travolgente che solo il rock sa infondere. E cosí anche la severissima regione della Moravia-Slesia é completamente convertita ai valori più puri, quelli che solo la musica sa regalare.

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