Legge di Stabilità: a forte rischio gli incentivi per l’offerta di contenuti digitali
di Tiziano Aceti
La possibilità di vedere erogate agevolazioni per i contenuti digitali al pari di quelli della carta stampata, a quanto sembra, sarà una questione ancora di difficile realizzazione.
Questo sembrerebbe emergere dopo che l’esecutivo ha depositato il maxi-emendamento in Commissione Bilancio, in riferimento alla Legge di Stabilità. Come riportato dalla cronaca di questi giorni, l’esecutivo dopo aver posto la questione di fiducia, ha ottenuto l’approvazione sul maxi-emendamento sostitutivo delle Legge di Stabilità. Così ora la palla passa alla Camera dei Deputati che dovrà approvare il testo in questione così come licenziato dal Senato. Nel suddetto emendamento è contenuto, tra le altre cose, anche il pacchetto della FIEG che sposta di fatto gli incentivi destinati all’offerta on line verso la carta stampata.
Facciamo ora un passo indietro. Alcuni si ricorderanno che attraverso l’Agenda digitale si era previsto di sostenere tramite incentivi stabiliti come credito d’imposta, l’offerta online di opere dell’ingegno così come previsto dal decreto Crescita 2.0, il tutto fondato sul presupposto che il web è inutile senza contenuti. Infatti si legge, nel Decreto-legge 179/12 come convertito dalla legge n. 221 17 dicembre 2012, all’articolo 11-bis (Credito d’imposta per promuovere l’offerta on line di opere dell’ingegno) che: “Al fine di migliorare l’offerta legale di opere dell’ingegno mediante le reti di comunicazione elettronica, è riconosciuto un credito d’imposta del 25 per cento dei costi sostenuti, nel rispetto dei limiti della regola de minimis, di cui al regolamento (CE) n. 1998/ 2006 della Commissione, del 15 dicembre 2006, alle imprese che sviluppano nel territorio italiano piattaforme telematiche per la distribuzione, la vendita e il noleggio di opere dell’ingegno digitali”. Come detto, almeno per il momento, questa previsione di incentivi sembrerebbe non trovare attuazione.
All’interno dell’ emendamento è previsto un supporto alla carta stampata, “per assicurare il completamento del processo di modernizzazione del sistema di distribuzione e vendita della stampa quotidiana e periodica e sostenere i costi derivanti dall’adeguamento tecnologico dei rivenditori e dei distributori”. Sembra così delinearsi un aiuto verso l’adattamento della stampa sul versante tecnologico a svantaggio dell’offerta di contenuti on line.
Dunque prossimamente la legge sarà discussa e votata alla Camera. Nel caso di modifiche al testo, la legge, dovrebbe tornare al Senato per una riapprovazione. Ma nonostante il passaggio di Forza Italia all’opposizione il governo dovrebbe avere i numeri per l’approvazione della legge. Questo dunque sembra per ora sancire la fine per gli incentivi all’offerta dei contenuti on line, facendo emergere come si salvaguardi un settore della comunicazione a discapito di un altro.