Formula 1, GP India: Sebastian Vettel campione del mondo. Sua anche la gara
Tutto come da copione, tutto come previsto: Sebastian Vettel conquista in India il suo quarto titolo mondiale, solidifica il suo posto nell’Olimpo della Formula 1 raggiungendo Alain Prost con 4 mondiali e mettendo nel mirino i 5 di Fangio e i 7 del suo idolo e compatriota Michael Schumacher. Vettel vince il titolo piloti, la Red Bull fa suo quello costruttori nonostante il ko di Webber.
Vettel vince aritmeticamente il titolo mondiale ma, come consuetudine, cannibalizza l’intero fine settimana di gara portandosi a casa anche la pole position e la vittoria della corsa precedendo l’altro tedesco Rosberg e uno straordinario Grosjean, partito diciassettesimo e giunto terzo grazie all’ottima strategia della Lotus che fa fermare il pilota francese solo una volta consentendogli di agguantare un podio insperato alla vigilia. Scatta bene Vettel, seguito dalle due Mercedes e da Massa, bravo a dribblare Webber e a portarsi in un solo giro alle spalle della Red Bull numero 1. Intanto Webber e Alonso si toccano, la lattina, come al solito, è infrangibile, mentre la Ferrari esce dall’impatto con l’alettone mezzo sfasciato e lo spagnolo deve tornare ai box rientrando in pista in fondo al gruppo. Dopo due giri si ferma Vettel, richiamato al cambio gomme, che torna in mezzo al traffico, ma, con buona pace di chi ne mette in dubbio talento, grinta e freddezza, inanella una serie di sorpassi che lo portano ad attaccarsi al compagno di squadra che nel frattempo aveva preso il comando della corsa. Pit stop per Webber ed ecco che Vettel acciuffa la prima posizione e non la lascia sino al traguardo quando può impazzire di gioia e festeggiare vittoria (sesta consecutiva, decima stagionale, 36.ma in carriera) e campionato. Le vere protagoniste diventano così le Lotus che tentano l’azzardo di arrivare sino in fondo senza più fermarsi; un azzardo che paga per Grosjean, meno per Raikkonen: il francese, infatti, finisce terzo dopo aver superato proprio il compagno di squadra al termine di un duello poco amichevole e dopo aver tenuto dietro la rincorsa di Massa (quarto alla fine) negli ultimi due giri; il finlandese, secondo per una buona parte di gara, cede di schianto verso la fine, o meglio, a cedere sono le sue gomme che lo fanno sfilare sino alla settima posizione, mantenuta anche perchè ad una manciata di chilometri dal traguardo, la Lotus lo richiama per una sosta tanto breve quanto provvidenziale. Bravi comunque a provarci. In tutto ciò è sparito Mark Webber, pronto a fare almeno doppietta alle spalle del suo compagno campione del mondo, e bloccato invece da un problema al cambio che lo costringe ad un misero ritiro. Buona la gara di Perez, quinto con la McLaren, anonima quella di Hamilton, sesto. Nel gran premio di casa tornano a far punti le Force India con Di Resta ottavo davanti al compagno di squadra Sutil. Un punticino per Ricciardo che piazza la sua Toro Rosso davanti alla Ferrari di Alonso, undicesimo con il casco celebrativo per il suo inutile record di punti in Formula 1 ed incapace di rimontare posizioni nonostante un discreto passo gara. Uno zero in classifica che non compromette il secondo posto dello spagnolo nel mondiale piloti, ma sancisce il sorpasso della Mercedes sulla Ferrari in quello costruttori (tedeschi ora avanti di 4 punti).
Coi titoli mondiali già assegnati, gli ultimi tre gran premi serviranno a disegnare la classifica dal secondo posto in poi. Si parte domenica prossima negli Emirati Arabi: ancora una settimana e sarà di nuovo Formula 1.
di Marco Milan