Quel “Clasico” con poco Messi e poco Ronaldo, praticamente un inedito nella storia

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C’era una volta il Clasico di Messi e Ronaldo. Potrebbe essere titolata così la copertina del 258esimo scontro tra Barcellona e Real Madrid, una partita che continua a valere tanto anche oltre il mero risultato sportivo. Dietro c’è la nota rivalità politica, stili di vita differenti che sul campo di gioco trovano la loro esatta collocazione: il collettivo al comando nel mondo blaugrana, il pragmatismo al potere nel mondo blancos. Splendidi interpreti di questa filosofia, che da anni accompagna la sfida più sentita in terra spagnola, sono proprio loro: Messi e Ronaldo. Diciassette (di cui undici in campionato a meno uno dal record di Cesar Rodriguez) sono i gol nella super sfida per l’argentino; dieci invece le marcature del portoghese che però ne ha giocati di meno del “nemico”, essendo sbarcato in Liga solo nel 2009.

La memoria storica però ci racconta di partite in cui raramente almeno uno dei due non è stato protagonista. Prendendo a esame quelle sfide che i due massimi esperti del calcio dell’ultimo decennio hanno giocato contro esce un quadro opposto da quello andato in scena sabato sera al Camp Nou.

I precedenti Messi vs Rolando – Nel loro primo Clasico, il 29 dicembre del 2009, i due si sono solo studiati, protagonisti senza timbrare il cartellino, il gol partita è stato, infatti, di Zlatan Ibrahimovic. Ma Leo è protagonista già nel ritorno segnando la prima delle due reti con cui il Barca ammutolisce il Santiago Bernabeu. La sfida s’intensifica, la rivalità tra i due è palpabile con il pallone d’oro, oltre che la Liga e la Champions, a fare da ulteriore terreno di scontro. Prima dell’atteso gol in Real Barca di Cr7 c’è però la serata della manita. Nell’andata del campionato 2010-2011, Messi non segna ma inventa assist e fa espellere i troppo irruenti madrileni. Era la prima di Mourinho e al ritorno al Bernabeu i due, di rigore, decidono la sfida: 1 – 1 e felici a metà. La notte di Ronaldo finalmente arriva il 20 aprile del 2011, al Mestalla di Valencia nella finale di Coppa del Re. Il portoghese nel supplementare svetta di testa e vendica l’umiliante sconfitta patita in campionato. La vendetta della pulce però arriva nella semifinale di Champions dell’anno dopo: il Bernabeu assiste impotente alla doppietta del pallone d’oro, il secondo gol è addirittura una serpentina partita a centrocampo. Messi appare inarrestabile e sotto gli occhi di Cristiano ecco arrivare anche il gol del momentaneo 2 – 1 nella finale d’andata della Supercoppa spagnola 2011, mentre nel ritorno sono protagonisti insieme. Segnano entrambi, Ronaldo sigla il gol del pareggio, poi però solo Messi. Il gol della pulce liberato da un tacco di Piquè vuole proprio Ronaldo come ultimo marcatore dell’argentino, la foto retro porta di Casillas vede Messi realizzare e con Ronaldo finito in ginocchio nell’estremo tentativo di fermare il 10 del Barca, nel supplementare è ancora Messi ad abbagliare e a dare il titolo a Guardiola. Ronaldo va a segno anche nel ritorno della Coppa del Re del 2011-2012 ma è un gol inutile ai fini della qualificazione. La soddisfazione massima per il portoghese arriva però nella sfida di ritorno dello stesso campionato. I blancos sono andati, infatti, a ipotecare il titolo in casa del Barcellona con la rete della vittoria proprio di Ronaldo che poi, come se fosse cosa normale andare a vincere a Barcellona, ha esultato con la tranquillità di uno che dice “non ho fatto nulla di particolare”. Poi la storia recente, quella della passata stagione, con sempre Ronaldo a gioire. Nella Supercoppa d’apertura segnano entrambi: un gol per uno nel 3-2 per il Barca dell’andata e uno per uno del 2-1 del ritorno per la festa Real. Il campionato poi si tingerà di blaugrana con 100 punti e più 15 sul Real secondo, ma il Clasico resterà cosa di Cr7: 2 a 2 all’andata con doppietta di entrambi, Messi segna anche al ritorno ma il Real porta a casa la sfida. Ronaldo apre anche le marcature nella vittoria sempre al Camp Nou nel ritorno vittorioso della semifinale di Coppa del Re.

E il futuro? – Il resto è storia di sabato sera e non ci parla di Messi e Ronaldo. È l’unico Clasico in cui entrambi giocano sotto tono, con pochi spunti e con poche cose da ricordare. Messi è al ritorno dall’infortunio, Ronaldo non gira, sbaglia un gol non da lui, anche se serve l’assist a Rodriguez al minuto 91 per il gol del 2-1. E a chiudere la prestazione anche un tunnel ricevuto da Dani Alves. Poco, troppo poco per uno come lui. Quello che più incuriosisce è come però i due alieni sono stati rimpiazzati. Era il primo Clasico di Neymar e il brasiliano ha illuminato tutti: gol e assist per Sanchez. Per non parlare poi di come lo stesso ex Udinese ha fatto venir giù il Camp Nou: pallonetto di rara bellezza ai danni di Diego Lopez. Insomma che sia finita l’egemonia di Messi&Ronaldo in Barcellona – Real Madrid? È forse troppo presto per dirlo: la pulce argentina resta il giocatore più forte del mondo, Ronaldo quello che più si avvicina a quella qualifica. Fatto sta che  il Clasico della nuova era, quella del post Guardiola e Mourinho, lì ha visti stranamente uniti nella normalità. L’ardua sentenza sul futuro della sfida nella sfida ce la darà il ritorno, in scena a Madrid il 22 marzo 2014.

di Cristiano Checchi 

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