SBK. Jerez de la Frontera: Sykes Campione del Mondo e doppietta Laverty

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Laverty vince Gara 1 e Gara 2 a Jerez de la Frontera nell’ultima manche della stagione, ma è Tom Sykes a festeggiare, è lui il nuovo campione del mondo SuperBike 2013.

Il pilota britannico, 28 anni, è il quarto inglese nella storia a prendersi il titolo iridato delle moto derivate di serie. “Una stagione stupenda” dichiarerà a fine corsa il numero 66 e lo è anche per la Kawasaki che non vinceva il mondiale dal 1993 quanto si impose Scott Russel. Si avvertiva l’ansia e la pressione sul volto di Sykes ad inizio gara, che sentiva inevitabilmente tutti gli occhi puntati addosso, la paura di sbagliare e perdere un mondiale ormai davvero vicino, ma bastava un quarto posto in Gara 1 per aggiudicarsi il titolo. Non aiutavano però le condizioni della pista, più umida e fredda rispetto alle prove, a causa della pioggia durante la notte.

Dopo il warm up scatta bene Laverty seguito da Sykes e Melandri che recupera qualche posizione al via. Sembra a posto il pilota italiano sulla sua BMW (nonostante un infortunio casalingo subito alla caviglia destra) che vorrebbe finire con una vittoria la sua ultima gara con la moto della casa tedesca che lascerà la SuperBike il prossimo anno. Ecco allora il 33 della BMW mettere le sue ruote davanti a quelle di Sykes e puntare dritto su Laverty. I primi due spingono forte e da subito prendono un cospicuo vantaggio sugli inseguitori Sykes e più distaccato Guintoli.  Mentre Sykes sornione attende soltanto la fine della corsa per realizzare un sogno, davanti inizia la bagarre con Marco Melandri che agguanta Laverty e lo supera riuscendo a mettere un po’ di distacco che lascia pensare alla fine dei giochi. Giochi che si riaprono sorprendentemente alla penultima curva dell’ultimo giro,  quando Laverty si fa di nuovo pericolosamente sotto alla BMW dell’italiano, per poi superarla con un sorpasso spettacolare all’esterno, cosicché l’Irlandese si trovi davanti sul rettilineo del traguardo e vada a vincere la corsa. Difficile da digerire lo smacco per Melandri, il quale passerà il prossimo anno proprio sulla Aprilia di Laverty che ieri lo ha regolato con un sorpasso che a Jerez de la Frontera non si vedeva da anni.

Ma le luci della ribalta sono tutte per il nuovo campione del mondo Tom Sykes, commosso durante il giro d’onore al termine di Gara 1, arrivato nel paddock senza casco, abbraccia tutti e sente di aver fatto qualcosa di storico per se stesso e la Kawasaki. La fine del mondiale in Gara 1 non può che accendere la suspense per Gara 2, dove si aspettava un Sykes fresco di titolo iridato, libero da pressioni e pronto a spingere al massimo la sua Kawasaki. Nonostante il forfait di Melandri (non partecipa a Gara 2 per la caviglia dolorante), anche la seconda manche è spettacolare, si abbassano infatti i tempi della Kawasaki numero 66 che conduce gran parte della gara davanti a Eugene Laverty. Il pilota Aprilia si mostra però irresistibile a Jerez e fa doppietta proprio davanti al nuovo campione del mondo.

Futuro incerto per Laverty, che dopo il mancato rinnovo con l’Aprilia dovrà decidere se rimanere in SuperBike o cedere alle sirene provenienti dalla MotoGP. Terzo sul podio di Jerez per Gara 2 è Sylvain Guintoli, mondiale deludente per il pilota francese che puntava alla vittoria del titolo. Quarto al traguardo, un ottimo Tony Elias dal quale l’Aprilia e tutta la SuperBike 2014 si aspettano un campionato da vero protagonista.

 di Andrea Lorenzini

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