Roma e Lazio in una lunga estate romana, tra deferimenti e contestazioni

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Ad Auronzo di Cadore, ritiro Lazio, ancora si festeggia, a Riscone di Brunico, ritiro Roma, si contesta. Due situazioni agli antipodi, ben diverse per via dell’esito della sfida del 26 maggio, due realtà ben distinte che però hanno avuto quasi in contemporanea due scossoni. Due “colpi” di natura diversa che rendono particolari i due ritiri. Il calcio romano si trova cosi, a neanche due mesi dalla finale di Coppa Italia, in mezzo a “spy story” e a deferimenti.

La Roma vive una situazione delicata come poche volte nella sua storia. L’apice di questo difficile periodo si è toccato con la famosa telefonata del 9 luglio. Due dirigenti della Roma ascoltati parlare di mercato, l’audio ha fatto il giro del web destabilizzando non poco il delicato umore della piazza. La Roma stessa si è coperta minacciando azioni legali contro chiunque avesse utilizzato la suddetta intercettazione (che poi intercettazione vera e proprio non è stata). L’accaduto è stato comunque curioso ma cancellato nei giorni seguenti dalla prima conferenza a Riscone e dalle continue contestazioni. Tanto è bastato comunque per dare il via a congetture sul futuro dei “gioielli” di casa Roma. Tanto è stato detto intorno a questo dialogo, senza però contare che non c’è bisogno di nessuna “spy story” per intuire che gente come De Rossi, Marcos e Osvaldo può anche essere ceduta. Il primo ha vissuto il suo anno più brutto a Roma, viene da una grande Confederations Cup e ha avuto tutte le estati voci di mercato che lo riguardavano. Il secondo ha gli occhi del Psg e del Barcellona (non proprio due squadre qualsiasi) addosso da tempo, senza contare l’enorme plusvalenza che la Roma farebbe con la sua cessione. Osvaldo, per quanto visto, detto e fatto in 2 anni di Roma sembra un miracolo anche il solo suo essere in ritiro e non già in altre squadre. Una telefonata, tante pagine scritte per ribadire comunque concetti abbastanza classici nel mondo del calcio. Come a dire: tanto rumore per nulla.

Dall’altra parte del Tevere invece sul campo ci sono meno problemi, i rinforzi stanno arrivando e la Coppa Italia fa difficilmente perdere il sorriso ai tifosi. Il problema arriva dalla Procura. Nella settimana appena trascorsa, infatti, è arrivato il deferimento per Stefano Mauri. Nell’ambito delle partite contro Genoa e Lecce la Lazio, come le altre due squadre, rischia invece per la responsabilità oggettiva. Oltre a Mauri sono accusati d’illecito sportivo Mario Cassano, Carlo Gervasoni, Alessandro Zamperini, Massimiliano Benassi, Stefano Ferrario e Antonio Rosati. Il capitano biancoceleste rischia che Palazzi chieda dai 4 o 5 anni di squalifica, per lui l’accusa è doppio illecito, violazione dell’articolo 1 comma 1 e articolo 6 comma 1. La squadra di Lotito invece rischierebbe qualche punto di penalizzazione. Il processo prenderà presumibilmente il via l’ultima settimana di luglio.

Problemi diversi tra le due capitoline ma che contribuiscono a rendere più calda quella che già è una calda estate romana.

di Cristiano Checchi

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