IoStudio. Nuova carta per nuovi orizzonti
di Emiliana De Santis
“Se potessi avere, mille lire al mese, senza esagerare, sarei certo di trovar tutta la felicità! [..]” Cantava così Gilberto Mazzi. Era il 1939. A quasi 75 anni di distanza, con mille lire non potrebbe comprare più nulla, salvo scambiarle come pezzo raro al mercatino di Porta Portese. I ragazzi infatti, e con loro i genitori, si stanno adeguando alle nuove frontiere della moneta e della spesa e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (Miur), non ha voluto esser da meno.
IoStudio, la carta già in dotazione agli studenti delle scuole superiori, si rinnova e diventa una prepagata. Da settembre potranno utilizzarla anche 2milioni di universitari sia per accedere alle numerose agevolazioni previste da apposite convenzioni – cinema, teatro, concerti, biglietti aerei e ferroviari oltre a un cospicuo pacchetto di beni e servizi – e volte a premiare la partecipazione attiva alla vita scolastica e civile, sia per effettuare acquisti online. Non solo quindi un mezzo per favorire il risparmio sui prodotti culturali e didattici, ora anche uno strumento per educare le famiglie ai nuovi mezzi di pagamento telematici e ai problemi di sicurezza con essi connessi. Il partner dell’iniziativa è Poste Italiane, scelto sulla base di una gara pubblica, che nella persona del suo amministratore delegato, Massimo Sarmi, fa sapere: “Ci rivolgiamo agli studenti per consegnare loro uno strumento sicuro e innovativo da usare per depositare i risparmi, le borse di studio scolastiche, le paghette ricevute dai genitori e acquistare in totale sicurezza prodotti culturali o didattici”. La fine di un mito? No, la paghetta resta, ma finisce in rete insieme a una lunga serie di importanti passi della formazione, dall’iscrizione ai test, passando per gli e-book e le lavagne telematiche.
Nella nuova versione corredata di foto, la carta permetterà di fare shopping online direttamente usufruendo degli sconti previsti dalle convenzioni. D’altro verso i genitori avranno totale tracciabilità degli acquisti da cui sono state escluse categorie merceologiche a rischio come i giochi online e le armi. Saranno infatti loro a decidere quali e quanti soldi versare e se attivare i servizi finanziari della carta, potendo essi stessi verificare ed al contempo responsabilizzare le spese dei figli. Partner dell’iniziativa ì, oltre Poste Italiane, sono il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, quello per i Beni e le Attività Culturali, la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, l’Unione Province d’Italia, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, la Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO e l’Associazione Generale Italiana dello Spettacolo. “I tanti attori messi insieme – ha spiegato il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo – permettono di completare una rosa di agevolazioni che, oltre ad andare incontro ai nostri ragazzi, può rappresentare una boccata d’ossigeno per le famiglie italiane, in un momento di particolare difficoltà economiche come quello attuale.” Presto sarà inoltre possibile associare una Sim alla carta, così che dal cellulare sia possibile verificare il saldo, le ultime movimentazioni, le ricariche e il pagamento dei bollettini.
E c’è anche il lato benefico. I proventi derivanti dall’utilizzo delle funzioni di pagamento da parte degli studenti, saranno destinati al Fondo per il Diritto allo studio, sulla base di un accordo tra Miur e Poste Italiane. Spesa intelligente dunque, che servirà a sostenere economicamente progetti nazionali per un migliore e maggiore accesso allo studio.