Tennis. Coppa Davis, l’Italia con Seppi non ferma Raonic e il Canada passa in semi

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di Cristiano Checchi

Vancouver – È finita come si temeva dopo il doppio. Si temeva e così poi è stato che non vincere il doppio avrebbe spostato tremendamente l’ago della bilancia in favore dei canadesi. Perdere le due sfide contro Raonic era pensabile e messo in conto, come altrettanto messo in conto era che sia Seppi che Fognini avrebbero battuto Pospisil (sostituto di Grancic). L’altoatesino l’ha fatto nel primo incontro, il ligure non ne ha avuto occasione. Sul doppio ci si giocava la qualificazione e l’infortunio di Bolelli ha finito con il pesare molto, nulla da togliere comunque all’impegno e alla partita fatta da Bracciali in coppia con Fognini. Persa la sfida contro Nester e Pospisil, Seppi ieri notte (ora italiana) doveva per forza battere Raonic per poi giocarsi il tutto per tutto con Fognini contro Pospisil, e li sì che saremmo stati noi con più di un piede in semifinale.

Ma il sogno azzurro (comunque mai cullato così a lungo dal 1998) si è fermato ai quarti per colpa del servizio di Raonic e di sua qualche buona accelerazione (neanche troppe). È questo lo snodo della sconfitta di Seppi, quel canovaccio di gioco dal quale il numero uno d’Italia ha provato a tirarsi fuori senza riuscirsi sempre. Persi i primi due set senza neanche far faticare il gigante nordamericano, doppio 6-4 con break subito sempre nei primissimi game del set, Seppi ha cominciato a dare filo da torcere all’avversario nel terzo set. A dire il vero sarebbe ingeneroso liquidare così i primi due set dell’azzurro, che proprio nel finale di secondo set, grazie a due doppi falli regalati da Raonic, ha avuto al palla break del possibile 5-5. D’altronde bisogna comunque mettersi nei panni di Seppi ieri e di Fognini prima, giocare sapendo che con giocatori del genere perdere il servizio anche una sola volta vorrebbe dire buttare via tutto il set non è di certo la cosa più semplice. Giocatori come Raonic al servizio non perdonano quasi mai. Quel quasi Seppi lo ha fatto diventare realtà solo nel terzo set quando nel secondo gioco ha finalmente tolto il servizio all’avversario, tanto (e non è poco) è bastato per chiudere poi il terzo parziale 6-3. Le occasioni arrivano, poche ma arrivano, anche nel quarto set. La più ghiotta, quella che forse avrebbe cambiato la storia della partita e della Davis italiana, capita su una palla break che avrebbe mandato Seppi avanti 2-1. È una palla break che Raonic difende con la seconda di servizio. Seppi attacca entra subito di rovescio e per pochissimi centimetri non è un vincente. Il rammarico sul volto di Seppi è un’anticipazione di quello che sarebbe successo dopo. L’azzurro continua a tenere, senza neanche troppa fatica, i turni di servizio fino al 6-5, l’obiettivo di arrivare almeno al tie break sfuma sotto le risposte di Raonic. Finisce così 6-4 6-4 3-6 7-5 il sogno di riprenderci l’insalatiera.  Finisce con il rammarico, ma comunque a testa alta per un risultato che al tennis italiano maschile mancava da troppi troppoi anni, un risultato cha da quindi fiducia per riprendere il prossimo anno la corsa a quello splendido sogno chiamato Coppa Davis.

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