Grillo cede al fascino della tv e al suo grande pubblico

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di Pierfrancesco Demilito

Non è passato molto tempo da quando Beppe Grillo, rispondendo alla domanda di un giornalista, anzi non rispondendo, disse “con voi non parlo, perché il media me lo scelgo io”. Non è passato tanto tempo neanche da quando, dopo la sua partecipazione a Ballarò, attaccò duramente Federica Salsi, consigliera comunale di Bologna allora militante del Movimento 5 Stelle.

E qualche giorno fa, dalla bocca dello stesso leader dei grillini, è arrivata la sua riabilitazione. Riabilitata la Salsi? Macché, lei, poverina, fu lanciata dallo stesso Grillo in un tritacarne 2.0 e non per quello che disse nella trasmissione condotta da Floris, ma solo ed esclusivamente per aver accettato l’invito, per essersi presentata ad un programma televisivo.

E allora, vi starete domandando, chi ha riabilitato il comico ligure? Semplice: la televisione. Quella tv che per Grillo era morta, inutile, serva, faziosa, superata dalla rete.

Che qualcosa stava per cambiare lo avevamo capito già la scorsa settimana, quando Grillo è apparso in una rapida intervista concessa a SkyTg24 sul camper che lo accompagna nel suo tour in giro per l’Italia. Poi è arrivato il vero e proprio annuncio. Durante il comizio/show di Ravenna, Grillo ha annunciato che non ha alternative, dovrà andare in tv. “L’ultima settimana lo devo fare”, ha detto. E sul tema è tornato anche da Cesena: “Non ho ancora deciso dove. Sceglieremo (NdR, plurale maiestatis o decideranno con delle votazioni in rete?) una radio e un programma tv. Mi stanno corteggiando tutti. Sono spazi dovuti. Daremo un colpo di grazia che non ve lo immaginate neanche”. E così, dopo averla osteggiata, ridicolizzata, criticata e bandita, Grillo ha deciso che per sferrare il colpo di grazia ha bisogno di lei, della tv e del suo grande pubblico.

Chissà se adesso i grillini che attaccarono violentemente e indegnamente la Salsi per una sua apparizione televisiva faranno lo stesso con il loro leader o se il Movimento 5 Stelle si confermerà un movimento fortemente personalistico, pronto ad accettare senza tante storie le indicazioni del leader e i suoi cambiamenti d’umore.

Oggi a sbattere la porta in faccia a Grillo dovrebbe essere la tv stessa. Sia chiaro, il Movimento 5 Stelle ha diritto a spazi elettorali all’interno delle tribune televisive (spazio che, però, dovrebbe essere usato dai candidati e Grillo non lo è), ma i programmi di approfondimento politico, che in questi anni hanno cercato interviste e partecipazioni ricevendo in cambio insulti e dinieghi, dovrebbero rifiutarsi di avere in studio Grillo, perché va bene che il “mezzo te lo scegli tu”, ma non è detto che tu possa decidere anche quando usarlo e quando no.

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One thought on “Grillo cede al fascino della tv e al suo grande pubblico

  1. Quello che il signor Demilito purtroppo non prende in considerazione è che per la tanto vituperata Par Condicio al Movimento spetta una quota di rappresentanza televisiva. Quello che al signor Demilito sfugge è che Beppe Grillo è in TV tutti i giorni. Quello che al signor Demilito sfugge è che vi si prende per i fondelli e voi neanche ve ne accorgete… Anzi. Ci cascate in pieno.

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