Il terremoto in Emilia Romagna non ferma i Mondiali Antirazzisti

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di Pietro Falco

La crisi economica, “Caronte” e “Minosse”, ed il sisma che ha colpito l’Emilia Romagna, non hanno spaventato i partecipanti dell’edizione 2012 dei “Mondiali Antirazzisti”. La manifestazione, che si è svolta a Castelfranco Emilia dal 4 all’ 8 Luglio organizzata UISP Emilia Romagna ha l’obiettivo di scandire a gran voce il proprio “no” al razzismo, al sessismo e all’emarginazione. Quattro giorni di sport a tutto tondo, calcio, volley, rugby, basket, concerti e approfondimenti: un appuntamento internazionale che da sedici anni è in prima linea per la lotta alle discriminazioni.

Abbracciamo l’Emilia – I Mondiali Antirazzisti sono una festa coloratissima dedicata quest’anno al dramma del terremoto che ha colpito la terra che li ospita dal 1997. Il motto è stato “Abbracciamo l’Emilia” e non è rimasto scritto solo sui volantini, si sono raccolti fondi per le popolazioni colpite, la platea così grande ha dato l’opportunità di sviluppare attorno alle tendopoli un dibattito di ampio respiro, si è parlato di chi abita quelle tendopoli: l’esercito di nuovi cittadini che vivono e lavorano tra i campanili di mattoni rossi e i capannoni del distretto produttivo tra i più avanzati in Europa; c’erano i terremotati de L’Aquila, derisi la notte del 6 Aprile 2009, c’erano le voci dei cittadini del mondo e le proposte per ripartire, insomma non solo calcio, ma anche e soprattutto cultura, solidarietà e voglia di agire.

Ambiente e sostenibilità – L’impegno per l’ecologia è sempre stato uno dei temi centrali dell’evento: si ricicla tutto, piatti, posate, bicchieri, tutto organico ed i risultati ottenuti nelle passate edizioni dimostrano come sia possibile, avendo gli strumenti adatti e le giuste informazioni, ridurre l’impatto dei nostri rifiuti sul pianeta. Una prospettiva tanto reale quanto facilmente praticabile, basta impegnarsi.

Ma ecologia è anche etica dei consumi. Nell’area dibattiti si è parlato dell’utilizzo indiscriminato della terra e di come questo processo si possa invertire con piccoli e collettivi sforzi quotidiani. Anche l’acqua, consacrata bene comune dal referendum dello scorso anno, ha avuto un posto di primo piano nella riflessione e per tutta la durata dei giochi è rimasta pubblica e gratuita per chiunque.

Ultras, Balotelli e razzismo – La sbornia di Euro 2012 è passata, polemiche come sempre e la novità Balotelli. Sì, novità, perché il primo calciatore di colore della nazionale italiana è, purtroppo, ancora, una novità: ha dovuto far passare il turno alla squadra per ottenere la validazione totale del suo passaporto ed entrare nelle grazie di qualche gruppo ultras che ragiona ancora per scala cromatica della pelle.

Fortunatamente il mondo del calcio non è fatto solo di scommesse tossiche ed insulti gratuiti; ai Mondiali Antirazzisti si vince anche la partita dell’integrazione, è bello vedere infatti che le squadre ed i gruppi ultras, appena montate le tende vanno ad affiggere orgogliosi sulle bacheche del campo tutto il materiale di cui dispongono: articoli di giornale, striscioni, stickers, comunicati e volantini con un unico filo comune, quello della sportività senza confini e barriere.

Bilancio positivo dunque, piccoli grandi gesti, significativi, che dicono a chiare lettere come si possa vivere in armonia e che nelle curve degli stadi del mondo non c’è solo violenza e malaffare.

Foto di copertina di Pietro Falco.

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