Covid, rallenta la pressione su terapie intensive. Dati stabili ma seri al Centro-Nord

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Siamo al 39% del tasso di saturazione delle terapie intensive, causa Covid. Lombardia e Umbria al 60% circa dei posti occupati. Al Sud la più grave resta la Puglia

Il trend di crescita delle terapie intensve oggi, fortunatamente rallemta. Solo +9 posti occupati rispetto a ieri. In Trentino Alto Adige, nei giorni dello screening a tapepto della popolazione che sta facendo emergere una percentuale dell’1% circa di contagiati, le terapie intensive sono soltre il 40% della saturazione.

L’Abruzzo e la Puglia sono le regioni del Centro-Sud più provate dalal pressione del Coronavirsu sugli ospedali. Significativa anche la situazione di Molise, Veneto e Lazio che si avvicinano pericolosamente alla soglia di allarme: queste tre regioni toccano oggi il 29% di posti occupati.

Di seguito i dati di sintesi e il dettaglio tabellare:

Il dettaglio tabellare:

Regione Posti occupati Posti fra attivati e attivabili Livello di staurazione
Lombardia 945 1530 62%
Umbria 78 132 59%
Piemonte 399 727 55%
Liguria 122 238 51%
Toscana 296 609 49%
Bolzano 38 79 48%
Trento 43 105 41%
Abruzzo 71 183 39%
Puglia 191 522 37%
Marche 90 255 35%
Valle d’Aosta 13 37 35%
Sardegna 72 212 34%
Emilia Romagna 248 743 33%
Friuli Venezia Giulia 55 175 31%
Campania 201 656 31%
Molise 10 34 29%
Veneto 290 1000 29%
Lazio 335 1162 29%
Calabria 47 173 27%
Sicilia 243 1028 24%
Basilicata 23 111 21%
TOTALE 3810 9711 39%

 

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