Formula 1, Australia: il primo ruggito è di Bottas, Hamilton 2°, male la Ferrari

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Comincia nel segno della Mercedes e di Valtteri Bottas il campionato 2019 di Formula 1. Dopo la pole position del campione del mondo Lewis Hamilton, infatti, la gara di Melbourne va al finlandese, il miglior pilota in pista, capace di battere il compagno di squadra e di portare a casa i 25 punti della vittoria più quello supplementare per aver ottenuto il giro più veloce (1:25:580), novità assoluta di questa stagione.

DOMINIO – I test invernali di Barcellona avevano mostrato una Ferrari migliore della Mercedes, ma al momento di iniziare il campionato ecco che di incanto la scuderia tedesca mostra in pieno una superiorità sorprendente. In qualifica i muscoli li aveva fatti uscire Hamilton, capace di stampare un giro impressionante e prendersi l’84.ma pole position della carriera, ottava in Australia, sesta di fila sul circuito di Melbourne; in gara, invece, il protagonista è Valtteri Bottas, autore di una corsa perfetta con sorpasso sull’inglese al via e gestione del resto del gran premio con giri veloci a raffica e con l’ultimo in grado di consegnargli anche il punto in più che da quest’anno è per il pilota in grado di conquistare la tornata più rapida. Mercedes sugli scudi e pronta ad essere la macchina da battere anche quest’anno.

DELUSIONE – Esce dall’Australia con l’amaro in bocca, viceversa, la Ferrari da cui ci si aspettava la lotta per la vittoria e che invece sia in prova che in gara deve accodarsi alla Mercedes e anche alla Red Bull con Verstappen che strappa a Vettel il terzo gradino del podio. Il tedesco, complici anche problemi di potenza al motore, arranca e chiude quarto davanti al debuttante in rosso Leclerc solo perchè al monegasco viene impedito il sorpasso per ordini di scuderia. Il gran premio australiano, si sa, non fornisce sempre risposte chiare per l’unicità del tracciato, ma l’impressione è che le buone sensazioni invernali a Maranello abbiano subìto un pesante rallentamento.

DEBUTTI E RITORNI – Col terzo posto di Verstappen, la Red Bull acciuffa il podio che per la Honda (all’esordio con la vettura austriaca) è il primo dopo 11 anni e l’ultimo ottenuto da Rubens Barrichello in Inghilterra nel 2008. Discreto il debutto in Formula 1 per il diciannovenne della McLaren Lando Norris, nella Q3 in qualifica e vicino ai punti in gara, pessimo quello di Daniel Ricciardo in Renault a causa del ritiro dopo la rottura dell’ala anteriore in partenza, mentre da rivedere è Antonio Giovinazzi, 15° e perennemente in difficoltà con la nuova Alfa Romeo che prende il posto della Sauber e piazza Raikkonen in ottava posizione. Disastroso, infine, il ritorno in Formula 1 di Robert Kubica: va bene che la Williams è la vettura peggiore del lotto, ma l’errore al via del polacco e i tre giri di ritardo accumulati alla fine appaiono un pessimo biglietto da visita.

RESOCONTO: 1. Bottas (Mercedes); 2. Hamilton (Mercedes); 3. Verstappen (Red Bull); 4. Vettel (Ferrari); 5. Leclerc (Ferrari); 6. Magnussen (Haas); 7. Hulkenberg (Renault); 8. Raikkonen (Alfa Romeo); 9. Stroll (Racing Point); 10. Kvyat (Toro Rosso).

CLASSIFICA: Bottas 26; Hamilton 18; Verstappen 15.

di Marco Milan

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