14° Peace Symposium di Londra: l’altro volto dell’Islam

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Dall’attacco di Westminster all’avvio dei negoziati per la Brexit, Londra resta al centro della scena internazionale, crocevia di appuntamenti importanti come il “Peace Symposium” (Simposio della Pace), giunto alla 14ma edizione, che si è svolto nella moschea Baitul Futuh di Morden, nella parte sud di Londra

Sono passati più di 10 giorni dall’attacco a Westminster nel quale Khalid Masood ha ucciso 4 persone, ferendone circa una cinquantina, e trovando poi la morte per mano della polizia britannica, intervenuta prontamente per fermare la sua corsa in auto contro i passanti.
E sono passati 7 giorni da un altro evento importante che ha trovato, sempre a Londra, il perfetto palcoscenico per affermare proprio durante quei momenti di paura l’altro volto dell’Islam: il National Peace Symposium, organizzato ogni anno dalla Ahmadiyya Muslim Community guidata dal Califfo Hazrat Mirza Masroor, una comunità islamica ancora poco conosciuta in Italia ma che vanta a livello mondiale milioni di fedeli.

Il 25 e il 26 marzo, insieme ad una delegazione italiana di giornalisti e autorità, ho avuto l’onore di partecipare al Peace Symposium londinese ospite della Comunità Ahmadiyya Italiana, guidata dall’Imam Ataul Wasih Tariq e dal Presidente Abdul Fatir Malik. Luogo dell’evento, il quartier generale della comunità nei pressi dell’area residenziale di Wimbledon, dove si staglia, candida e discreta, la Moschea più grande d’Europa.

Due giorni di incontri e scambio culturale ed interreligioso per ribadire l’importante contribuito dell’Islam nella sua veste più autentica, quella di una religione di pace e tolleranza, proprio affrontando la sfida racchiusa dal tema stesso dell’evento, “Global conflicts and the need for Justice”. Dal palcoscenico del Simposio, decine gli interventi delle autorità e dei rappresentanti della comunità Ahmadiyya, salutati con vigore e riconoscenza per il loro impegno civile e religioso, tra gli altri, dal Primo Ministro britannico Theresa May e da Papa Francesco, che ha consegnato tramite un rappresentante della Chiesa Cattolica il suo messaggio di vicinanza all’intera comunità musulmana.

Press Conference
Press Conference

Punto di inizio e di arrivo dell’evento, le parole del capo spirituale di più alto rango della comunità Ahmadiyya, Sua Santità il Califfo Hazrat Mirza Masroor, che ha condannato apertamente con parole dirette e chiare i tragici fatti di Londra proprio perché portatori di un’idea distorta di Islam, ovvero quella di una religione violenta ed estremista, intollerante verso la diversità, irrispettosa nei confronti delle donne e portatrice sana di guerra.

Il cuore della ricerca spirituale della comunità Ahmadiyya, la più antica comunità musulmana del Regno Unito, d’altra parte, è proprio l’opposto di ciò che siamo abituati a sentire o ad aspettarci con pregiudizio dall’Islam: “Love for all, hatred for none”. In nome dell’amore per tutti e della condanna a qualsiasi forma di violenza, la comunità Ahmadiyya rivendica con orgoglio di essere la più fedele trasposizione del “vero” messaggio del Corano, un messaggio di pace e giustizia che condanna il terrorismo e l’estremismo e che all’interno della società civile si trasforma in donazioni, assistenza medica e ospitalità incondizionata (a fedeli e non). Proprio per la loro opposizione al Califfato attualmente vigente, dagli anni ’70 gli Ahmadi sono considerati eretici, specie in Pakistan dove sono duramente perseguitati ancora oggi (è di venerdì 31 marzo la notizia dell’uccisione in un agguato di Malik Saleem Latif, noto avvocato difensore dei diritti umani nonché membro attivo della comunità Ahmadiyya proprio in Pakistan).

Melania Romanelli - Fazl Mosque - casa della comunità ahmadiyya
Melania Romanelli – Fazl Mosque – casa della comunità ahmadiyya

Se lo scopo dell’evento è stato quello di avvicinare mondi distanti parlando la lingua universale della pace, si può dire che la missione del Simposio è perfettamente compiuta. In rappresentanza della delegazione italiana abbiamo avuto modo di incontrare esponenti della stampa estera, membri di comunità laiche provenienti da ogni angolo di mondo e rappresentanti di diversi credi religiosi, che sotto il mantello dell’Islam di Ahmadi hanno discusso di pace e tolleranza, guidati da quei principi che hanno risuonato di bocca in bocca e che sono impressi sulle bianche mura della piccola Fazl Mosque (la “casa” londinese della comunità Ahmadiyya) fin dal 1926: purezza, pietà, giustizia, amore.

Durante la conferenza stampa di sabato pomeriggio, che ha preceduto il susseguirsi degli interventi serali presso il Simposio, Hazrat Mirza Masroor ha accolto i presenti con la sua imperturbabile regalità, che proviene da un luogo dell’anima ancestrale: un luogo di pace capace, al tempo stesso, di condannare fermamente ogni forma di prevaricazione, ingiustizia, disonestà. Gli occhi concentrati e fermi del Califfo, che durante l’evento hanno incantato assieme alle parole tutti i presenti, durante l’udienza privata di domenica mattina sono diventati vispi e curiosi: sono gli occhi di chi vuole bene alla sua Comunità, di chi ci tiene a diffondere il vero gioiello racchiuso nello scrigno del Corano, di chi chiede alla stampa un animo puro per vedere la realtà e per raccontarla con onestà ai lettori. Di chi vuole diffondere al mondo “the true teachings of Islam” [i veri insegnamenti dell’Islam], che molto spesso collassano sotto i colpi delle bombe e delle armi di distruzione.

Il sole è alto nel cielo di Londra. In nome del principio che a ben guardare abbraccia tutte le religioni e le culture senza distinzione alcuna, “ama il prossimo tuo come te stesso”, questa città appena scossa dalla paura è riuscita con forza a mandare un segno di pace all’intera comunità.

(di Melania Romanelli)

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9 thoughts on “14° Peace Symposium di Londra: l’altro volto dell’Islam

  1. Grazie per questo articolo molto bello. Il mondo ha bisogno di sapere che esiste un Islam che promuove “Amore per Tutti Odio per Nessuno”.

  2. Un ottimo articolo, ben articolato che descrive esattamente e da’ l’idea di cio’ che e’ i veri insegnamenti dell’Islam.
    Grazie e complimenti.

  3. Bel lavoro! Purtroppo, la parola religione e della giustizia sono raramente menzionate insieme in media di oggi. Nessuna religione predica violenza o terrorismo!

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