Oscar 2017, Moonlight batte a sorpresa La La Land. Tutti i vincitori

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Trionfano Emma Stone e Casey Affleck come migliori attori protagonisti, Viola Davis e Mahershala Ali  migliori interpreti non protagonisti. Moonlight batte a sorpresa La La Land che porta a casa 6 statuette. Nessun premio per Fuocoammare

Dopo il selfie di Ellen Degeneres nel 2014 e il discorso sulla parità di diritti di Patricia Arquette l’anno seguente, quest’anno a infiammare gli Oscar ci hanno pensato Meryl Streep, Warren Beatty e Faye Dunaway. La prima è stata la protagonista di una vera e propria standing ovation che il pubblico le ha tributato dietro l’imbeccata del presentatore Jimmy Kimmel. Il comico americano, scimmiottando le parole del neo presidente Trump, ha sottolineato come la signora Streep sia un’attrice decisamente sopravvalutata, vincitrice di tre immeritati premi Oscar e inspiegabilmente detentrice del record di nomitation come miglior interprete. La polemica faceva seguito al discorso anti-Trump pronunciato dall’attrice durante la consegna del Golden Globe alla carriera ricevuto nel gennaio scorso, che evidentemente il quarantacinquesimo presidente degli Stati Uniti non deve aver gradito.

Ma i veri mattatori della serata sono stati senza dubbio Warren Beatty e Faye Dunaway, che si sono spinti laddove nessuno era mai arrivato in ottantanove anni di Oscar. L’interprete di Dick Tracy e l’attrice di Mammina cara hanno dato involontariamente vita a uno dei siparietti più comici di sempre, sbagliando l’annuncio del vincitore della categoria come Miglior film. E mentre le agenzie battevano la notizia che La La Land aveva vinto l’Oscar che fu di Titanic e il cast stava già stringendo la statuetta, è arrivato il “fermi tutti” del responsabile del palco che ha portato la busta giusta ai poveri presentatori, che avevano ricevuto quella per il premio alla miglior attrice. Nel caos che ne è seguito, nei momenti di smarrimento vissuti dal pubblico e dal cast del film di Chazelle, impagabile è stata la faccia di Ryan Gosling, che non riusciva quasi a trattenere le risate. Nonostante tutto, l’impasse è stata superata con l’annuncio del vero vincitore, che alla fine è risultato essere Moonlight di Barry Jenkins. Moonlight che si è portato a casa anche la statuetta per il miglior attore non protagonista, grazie alla superba interpretazione di Mahershala Ali, primo musulmano a ricevere questo premio.

Nonostante la sconfitta nella categoria miglior film, quelli di La La Land non possono certo lamentarsi. Il musical dell’enfant prodige Damien Chazelle ha conquistato ben sei premi fra cui quelli per la miglior regia, la miglior canzone e la miglior attrice protagonista, vinto da una Emma Stone che ha saputo passare in pochi anni da attrice di blockbuster a interprete raffinata. A bocca asciutta invece Ryan Gosling, che ha dovuto inchinarsi a un Casey Affleck in particolare stato di grazia. La sua performance in Manchester by the Sea ha ricevuto il plauso di pubblico e critica ed è valsa al minore dei fratelli Affleck un Oscar davvero meritato. Per contro la quarta nomination non ha portato bene alla povera Michelle Williams, battuta dalla meravigliosa Viola Davis. L’attrice afroamericana, protagonista della serie TV Le regole del delitto perfetto e già nominata due volte agli oscar, si è aggiudicata il premio come miglior attrice non protagonista per il suo ruolo in Barriere al fianco di Denzel Washington.

Niente di fatto per Fuocoammare, il film di Gianfranco Rosi sulla questione dei migranti a Lampedusa. Nominato nella categoria miglior documentario, candidatura benedetta anche da sua maestà Meryl Streep, l’affresco di Rosi sul dramma della piccola isola siciliana non è riuscito a portare a casa la statuetta, vinta invece da O.J.: Made in America. Altro premio molto atteso era quello per il miglior film straniero, dalla cui corsa era stato escluso anche Fuocoammare. L’Oscar per questa categoria è andato alla pellicola iraniana Il Cliente, diretta da Asghar Farhadi. Nel riportare la notizia, la stampa iraniana ha censurato la bellissima Charlize Theron, presentatrice del premio, a causa del suo vestito troppo scollato. L’attrice si è dunque ritrovata sulle copertine dei giornali iraniani non fasciata nel suo splendido abito Dior, ma da un quanto mai insolito dolcevita nero.

Nonostante la delusione per il mancato riconoscimento al capolavoro di Rosi, l’Italia può festeggiare l’Oscar ad Alessandro Bertolazzi e Giorgio Gregorini, che con Christopher Nelson sono stati premiati nella categoria trucco e acconciatura per il loro lavoro nel film Suicide Squad.  Questa è la conferma del grande apprezzamento che ricevono le maestranze italiane all’estero, apprezzamento che in passato era stato già dimostrato con i quattro Oscar a Milena Canonero, i tre della premiata coppia Ferretti-Lo Schiavo e di Carlo Rambaldi. Questi riconoscimenti, assieme agli innumerevoli premi come miglior film straniero, a quelli per i migliori attori, per la regia e per le musiche rappresentano solo la punta dell’iceberg di un cinema, quello italiano, che non è fatto solo di cinepattoni, ma anche e soprattutto di vere e proprie perle, di maestranze e competenze straordinarie che hanno fatto e continuano a fare grande il nostro Paese e la nostra cultura.

(di Christopher Rovetti)

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