Giudice decide per affidamento congiunto: ai cuccioli stessi diritti dei figli minori

0 0
Read Time2 Minute, 8 Second

Cuccioli. L’ha deciso il Tribunale di Roma con una sentenza sul caso di una coppia solo convivente che si separa. Non è rilevante che non siano sposati: tutti e due dovranno prendersi cura del cane, dividendo spese e mantenimento. L’animale li ha percepiti come la sua famiglia

Il cane di casa ha gli stessi diritti e merita la stessa tutela di un figlio minore” con questa motivazione il Tribunale di Roma ha deciso per l’affidamento congiunto di Fido, vissuto per tre anni con una coppia di conviventi, che si è poi separata. L’animale ora trascorrerà metà tempo con lui e l’altra metà con lei: entrambi i “padroni” dovranno prendersi cura del cane, dividendone anche le spese di cura e mantenimento, dalle crocchette al veterinario.

L’antefatto. Secondo quanto riportato dal portale Cassazione.net, dopo la separazione dalla compagna, lui chiede di tenere il cane per un weekend e invece lo trattiene con sé senza più restituirlo. Lei, per cercare di riaverlo indietro arriva fino in Tribunale. La donna sostiene che l’animale sia suo perché è stata lei a raccoglierlo in strada e lei a iscriverlo all’Anagrafe canina, con tanto di microchip. Lui obietta che Fido era stato iscritto all’Anagrafe a nome della donna solo perché lei risiedeva a Roma, mentre lui no. Il cane dunque era suo.

L’epilogo. La causa è andata avanti, sono state raccolte prove e testimonianze e alla fine il giudice ha preso la decisione. Al centro della motivazione c’è il benessere del cane che, a detta del giudice, è assimilabile a quello del figlio minore della coppia. Non ha alcuna importanza se la coppia sia sposata o solo convivente: il cane ha percepito quella come la sua famiglia, consegnando pari affetto a lei come a lui, all’uomo come alla donna.

Il giudice – facendo riferimento a due precedenti pronunce dei Tribunali di Foggia e Cremona e ad una proposta di legge che equipara la famiglia legale e quella di fatto in materia di cura dell’animale domestico (proposta che punta a modificare l’articolo 455-ter del Codice Civile che purtroppo non è stata ancora approvata solo per ritardo del legislatore) – ha optato per l’affidamento congiunto. Fido resterà sei mesi con lei e sei mesi con lui. Quando una delle parti terrà l’animale, l’altra avrà diritto ad averlo due giorni alla settimana (notti incluse).

Secondo la sentenza, i primi sei mesi di affido spettano alla donna e a lui, che si è appropriato per tre anni del cane senza averne diritto, arriva la condanna a pagare le spese processuali.

(di Annalisa Spinelli)

Happy
Happy
0 %
Sad
Sad
0 %
Excited
Excited
0 %
Sleppy
Sleppy
0 %
Angry
Angry
0 %
Surprise
Surprise
0 %

Average Rating

5 Star
0%
4 Star
0%
3 Star
0%
2 Star
0%
1 Star
0%

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *