La mala gestione dell’Estate romana

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Molti sono i turisti attesi nella Capitale, ma la storica kermesse romana non sembra in grado di restituire un programma di intrattenimento organizzato e dettagliato

L’estate è entrata nel pieno del suo vigore e, se saranno tanti gli italiani che partiranno per le consuete vacanze, non è diversa la stima dei turisti che arriveranno nel Bel Paese durante la stagione estiva.
Secondo i dati del Centro Studi di Federalberghi, infatti, il numero di stranieri che popoleranno l’Italia tra giugno e settembre si aggirerà attorno a 54,9 milioni, per un totale di 235, 7 milioni di pernottamenti. Si tratta, in sostanza, di un periodo dell’anno particolare che raccoglie il 50% degli arrivi annui.

Mare, montagna o città d’arte: l’Italia offre soluzioni per esigenze di ogni tipo ma, secondo la ricerca diffusa da TripAdvisor Case Vacanza riguardante le ricerche effettuate sugli alloggi per l’estate 2016, esistono delle mete che non conoscono variazione di flussi. Tra queste c’è certamente Roma, che risulta essere la meta d’arte preferita dagli stranieri. La capitale, infatti, conquista il primo posto nella classifica di TripAdvisor, davanti a centri come Firenze (2° posto) o Venezia (5° posto).

Grande affluenza di turisti e inefficiente l’organizzazione del cartellone

Nel periodo estivo, dunque, Roma accoglie un movimento turistico pronto a scoprire le sue meraviglie storiche e a godere degli eventi e delle attrazioni che riempiono le giornate e le serate dei suoi quartieri. Tuttavia, sembra che la Capitale non sia pronta a donare ai vacanzieri la spensieratezza, il divertimento e l’intrattenimento degno di una città così importante. Molte, infatti, sono state le turbolenze che hanno caratterizzato l’avvio dell’Estate romana, la storica rassegna estiva della capitale, solitamente ricca di eventi ed iniziative. Quest’anno, tuttavia, gli aspetti principali di questo appuntamento sono stati i malcontenti e le polemiche che vi hanno ruotato intorno.

La prima questione riguarda l’inefficienza e la mala gestione dell’iter di partecipazione all’evento, da cui sono derivate una serie di altre conseguenze negative. A partire dalla pubblicazione del bando, avvenuta soltanto i primi giorni di maggio, alla quale è seguita la pubblicazione delle prime graduatorie il 20 giugno, per poi attendere quelle definitive rese note soltanto il 14 luglio. Tempi assurdi, se si considera che l’inizio di diverse attività era stato fissato per il 30 giugno. Ritardi e finanziamenti esigui che, da una parte, hanno spinto diversi festival a rinunciare alla partecipazione per l’assenza del tempo necessario per organizzarsi e dall’altra hanno causato l’eliminazione di kermesse storiche, simboli indiscussi della stagione estiva della capitale.

Gli eventi esclusi

Tra questi, Invito alla Danza, unica manifestazione dedicata al balletto, rimasta fuori dai finanziamenti capitolini, dopo 26 anni di presenze. «Il 27 giugno, ad una settimana dall’inizio della programmazioni, scopriamo che non abbiamo avuto un euro. Il bando è sempre stato fatto in ritardo, ma mai così. Siamo l’unico evento dedicato alla danza, senza di noi il balletto sparisce dalla scena romana», così Marina Michetti, direttrice artistica di Invito alla danza, ha espresso la sua amarezza sulle pagine di Repubblica. All’Ombra del Colosseo, la storica kermesse comica, è l’altro grande escluso dall’Estate romana. Gli organizzatori hanno espresso il loro dissenso nei confronti di un sistema che pretende di far partire le attività a dieci giorni dalla pubblicazione delle graduatorie. Nonostante l’assegnazione dei fondi, dunque, All’Ombra del Colosseo ha deciso di rinunciare alla partecipazione, invitando le altre realtà a boicottare il festival per manifestare contro “un sistema organizzativo inefficiente che non tiene in considerazione le esigenze pratiche e professionali degli imprenditori culturali della città”.

Tra i vari esclusi c’è anche chi intende valutare l’esistenza degli estremi necessari per intraprendere un ricorso al Tar, siglando in maniera indelebile la propria indignazione nei confronti di una macchina organizzativa incapace di gestire dignitosamente un appuntamento centrale per i cittadini romani e per i molti turisti che, come già detto, affolleranno le strade della capitale.

Ciononostante, tali vicissitudini non hanno invalidato la partenza dell’Estate romana che, seppur con un programma privo di presenze fondamentali, ha aperto la sua stagione, cercando di regalare al suo pubblico momenti di intrattenimento e spensieratezza, lontani da polemiche e retroscena sconvenienti.

Fonte immagine: askanews.it

(di Giulia Cara)

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