Euro 2016, che partenza. L’Italia fa festa: 2 a 0 al temuto Belgio
Si fa festa, quest’oggi, si fa festa perché giocavamo contro i primi del Ranking FIFA, si fa festa perché loro, i diavoli rossi, sono i nuovi golden boys ambiti dalle più grandi squadre del pianeta, si fa festa perché noi, a detta dei più, proponiamo una delle nazionali più scarse degli ultimi cinquant’anni, si fa festa perché noi e solo noi italiani sappiamo giocare, soffrire e vincere queste partite. Si fa festa perché l’Italia di Conte, alla prima uscita a questi campionati europei vince 2 a 0 a Lione contro il Belgio di Hazard e De Bruyne.
Tre punti che valgono doppio, tre punti che da una parte ci portano in testa alla classifica grazie al pareggio pomeridiano tra Irlanda e Svezia (1 a 1) dall’altra aumentano a dismisura un’autostima che sino alle 21 di ieri sera non era delle migliori. Una vittoria sofferta ad essere sinceri, perché dall’altra parte la palla la sanno trattare eccome, ma a fare la differenza è stato lo spirito di gruppo e il sacrificio che gli azzurri hanno saputo mettere su ogni singola zolla del campo in ogni singolo momento.
Un primo tempo iniziato con ottima personalità e con poca paura per l’avversario, la sblocca Emanuele Giaccherini che sfrutta come meglio non può una fantastico lancio di 40 metri di Leonardo Bonucci. Si va al break con un gol di vantaggio e con la consapevolezza di potersela giocare alla pari contro i favoriti di girone e torneo. Nella seconda frazione di gioco Marc Wilmots mette dentro giocatori offensivi aumentando e non poco la spinta propulsiva dei suoi, soffriamo a centrocampo e perdiamo palle sanguinose che ci vedono costretti a numerosi falli tattici. Proprio in una di queste situazioni Lukaku lanciato tutto solo verso Buffon sfiora il pareggio mettendo di un soffio alto. Come detto si soffre maledettamente anche perché tendiamo ad abbassarci sotto la spinta prepotente e nervosa di Fellaini e compagni ma proprio nel recupero arriva la zampata che sancisce la vittoria e fa gridare tutta Italia, Immobile porta palla fino al limite dell’area, la passa e Candreva che invece di tirare serve al centro Pellè che in acrobazia firma il 2 a 0 finale.
La difesa è una garanzia, la retroguardia granitica firmata Juventus non delude come da pronostico, Bonucci il più lucido dei tre così come Gigi Buffon che comanda come solo lui sa fare le marcature sulle tre frecce belga. Un centrocampo tutto corsa e grinta, la palla deve correre veloce e solo in avanti secondo il credo di Conte ed ecco che De Rossi verticalizza subito o per la sponda della prima punta o per gli inserimenti veloci delle due ali. Sì proprio le ali, la chiave principali del gioco del tecnico pugliese. Non tanto Darmian che nel secondo tempo è stato sostituito da De Sciglio ma quanto Candreva, instancabile spina nel fianco nella metà campo avversaria. Un attacco presente e possente con Pellè ma anche imprevedibile con Giaccherini, proprio il fantasista del Bologna ha danzato tra difesa e centrocampo avversario mandando spesso fuori tempo la retroguardia guidata dal blaugrana Veermaelen. Prossimo avversario la Svezia di Zlatan Ibrahimovic, come detto prima i gialloblù hanno pareggiato contro l’Irlanda e sicuramente avranno fame di vittoria, toccherà agli azzurri, quindi, confermare tutto quello che di buono è stato fatto contro il Belgio, da domani, però, perchè ora si fa festa, una festa azzurra per l’Italia di Conte.
di Claudio Serratore