Serie A. Festa Torino, la Juventus dovrà aspettare. Si blocca la Lazio, vola il Napoli

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Tutto rimandato. Poteva essere il giorno della festa bianconera per il 31esimo scudetto vinto, ma in realtà è diventata la festa dei granata che dopo 20 anni, l’ultima volta il 25 gennaio del 1995 con rete della vittoria siglata da Angloma, torna a vincere la stracittadina e sopratutto non vede festeggiare i rivali proprio in casa. Il derby è scivolato via con tanto spettacolo in campo, rovinato però dalla stupidità umana. Quella che ha portato un gruppo di violenti, è ora di smetterla di chiamarli tifosi, a colpire il pullman juventino con dei sassi. Stessa violenza e stupidità quando dal settore della Juventus sono partite bombe carta all’interno della Curva Primavera, occupata dai tifosi del Toro. Fa male però anche assistere alla mancanza di presa di posizione di dirigenze contro quanto visto e messo in atto dalle proprie fazioni, se così le possiamo definire. La Juventus parla di clima ostile creato dalla stampa. A questo punto, forse, meglio il silenzio.

Tornando al campo si impongono, gli uomini di Ventura che mettono così la ciliegina sulla torta di una grande stagione, che ha visto Quagliarella e compagni andare avanti in Europa e che li vede lottare per l’Europa League a -3 dalla Sampdoria. Ad aprire le marcature era stato Andrea Pirlo, il match winner dell’andata. Ennesima punizione magistrale e derby avviato così sulla strada di Vinovo. Ma per il toro era impensabile passare un altro derby a guardare gli altri esultare ed ecco che la non attenta difesa juventina ha dato spazio e Quagliarella di servire Matteo Darmian solo dentro l’area, stop del terzino e palla alle spalle di Buffon. A far preoccupare gli juventini poi c’era Fabio Quagliarella, l’ex che quando incontra il suo passato fa sempre gol. E’ così è stato. Assist di Darmian, a ricambiare il favore. gol vittoria granata e tutti in festa sotto la Maratona.

Qualche km più a sud era attesa un’altra festa, precisamente quella sotto la Nord dell’Olimpico di Roma. In 50.000 hanno riempito la stadio per portare la Lazio a +3 dalla Roma, tutti rigorosamente con la maglietta della squadra per onorare il “maglietta day”. Ma qualcosa è andato storto e dopo il vantaggio nel finale di primo tempo di Klose la squadra di Pioli nella ripresa ha perso distanze tra i reparti ed energie. Fatale a beffare il popolo biancoceleste è arrivato il gol di Alberto Paloschi. La Lazio così non approfitta dell’ennesimo stop della Roma, battuta 2-1 dall’Inter con il gol di Icardi proprio nel finale di secondo tempo. La corsa al secondo posto resta così accesa e accoglie nuovamente il Napoli. La squadra di Benitez dopo Roma-Napoli era scesa a meno 9 dai giallorossi secondi, adesso a -2 dalla squadra di Garcia, terza, e a -3 dalla Lazio seconda.

Secco 4-2 alla Sampdoria, in caduta libera e che non vince più dal 22 marzo, grazie ai gol delle sue stelle: Gabbiadini, con il classico gol dell’ex, Higuain due volte e Insigne. Inutile l’autogol di Albiol che aveva aperto le marcature e il gol di Eder. Crolla anche la Fiorentina, con la testa ormai soltanto all’Europa League. Montella incappa nella terza sconfitta consecutiva, la seconda in casa. Dopo il Verona al Franchi ha fatto festa anche il Cagliari che scavalca il Cesena al terz’ultimo posto. 3 a 1 finale grazie alla doppietta di Cop e al gol di Farias, inutile il ritorno al gol di Gilardino. Per gli uomini di Gianluca Festa l’Atalanta dista 7 punti.

Volevano dire poco per la classifica, invece, le sfide tra Parma e Palermo e Verona e Sassuolo. Il Parma nonostante il grande cuore che sta mettendo tutte le domenica è già condannato. Contro i rosanero, però, Donadoni ha centrato la seconda vittoria di fila in casa, 1 a 0 gol su rigore di Nocerino. A Verona, invece, va in scena il Luca Toni show. Doppietta, la seconda fantastica su azione personale, 260esimo gol in carriera, 17esimo in campionato. Aveva aperto le marcature Gomez, prima del pari del Sassuolo con l’autogol di Moras. Nel finale inutile il gol di Floro Flores. Vittoria tranquilla per il Genoa contro il Cesena grazie ai gol di Bertolacci, Perotto e Pavoletti. Inutile il gol di Carbonero.

Nell’anticipo oltre alla vittoria dell’Inter da segnalare il successo dell’Udinese per 2 a 1 contro il Milan. Mentre alle 12:30 pareggio 2 a 2 tra Atalanta e Empoli. Bergamaschi che si sono aggrappati ancora a Denis a segno proprio all’ultimo secondo.

di Cristiano Checchi

 

 

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