Wta. La Giorgi manca il titolo a Katowice, ma la strada è quella del successo
di Cristiano Checchi
L’Italia sta piano piano scoprendo una sua nuova campionessa, o che si spera lo possa diventare presto. Camila Giorgi, maceratese nata nel 1991, è la nuova spinta del tennis azzurro. Non la scopriamo sicuramente oggi, ma questo lunedì è un giorno importante per l’azzurra e per il tennis italiano. Camila ha, infatti, disputato ieri la sua prima finale di un torneo Wta, il BNP Paribas Katowice Open che si disputa in Polonia.
Non è arrivata la vittoria, merito o per colpa, della sua avversaria Alize Cornet, francese classe 1990, promessa del tennis che però è al suo quarto titolo in carriera. Poco conta, comunque, il non aver centrato il successo, dopo una maratona lunga più di tre ore e finita con il punteggio di 7-6 5-7 7-5. Sono stati tutti set combattuti, giocati con il marchio di fabbrica: attacco e tanta fisicità, con il gioco difensivo della francese, aiutato da qualche errore azzuro, che alla lunga ha pagato. Dicevamo però che poco conta il mancato successo, per Camila si è infatti chiusa una settimana importantissima che l’ha vista superare ostacoli dal nome di Katarzyna Piter, Roberta Vinci, Shahar Peer e Carla Suárez Navarro e che quindi la lancia verso successi che arriveranno, e c’è da scommetterci neanche tra troppo tempo.
Camila Giorgi sta diventando, infatti, una certezza per il tennis azzurro che quest’anno cerca la definitiva consacrazione, la finale di Katowice è un altro piccolo passettino verso un posto nel gota del tennis femminile. Le caratteristiche tecniche ci sono tutte: potenza, agilità e aggressività. Tutte carte fondamentali nel tennis moderno in cui queste sono le qualità che primeggiano, a scapito magari di quel pizzico di tecnica in più. Un percorso a salire quello di Camila, capace di battere poche settimane fa, a Indian Wells, sua maestà Maria Sharapova e di centrare a gennaio, alla prima qualificazione, il primo successo in una sfida di Fed Cup. Una predestinata quindi, che dovrà confermarsi tale a partire proprio dalla prossimo week end. La semifinale di Fed Cup aspetta infatti le campionesse in carica e a giocarsi l’accesso ad un’altra finale ci sarà la Repubblica Ceca. Sarà il replay della semifinale dello scorso anno, quella in cui però l’Italia poteva contare su Roberta Vinci e Sara Errani al top della forma.
Non sarà purtroppo così quando le due nazionali si affronteranno sul cemento della Cez Arena di Ostrava. Le ceche forse partono favorite, sia per la superficie, sia per il buon momento che stanno attraversando le varie Safarova, Kvitova, Koukalova e Hlavackova. L’Italia è però campione in carica, con una motivazione sempre speciale quando si tratta di Fed Cup. Non ci sarà Flavia Pennetta, l’altra azzurra che sta attraversando un momento di forma strepitoso. Ci sarà però Camila Giorgi che sul cemento potrebbe diventare un fattore determinante, il doppio sarà sicuramente pane per i denti di Roberta e Sara, mentre per un singolare il capitano Barazzutti chissà che non si affidi nuovamente proprio alla Giorgi. Comunque sia sarà spettacolo, una sorta di finale anticipata tra due squadra che negli ultimi cinque anni, con tre vittorie azzurre e due ceche, hanno dominato la competizione.
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