Serie A. Destro e Immobile a suon di gol. Parolo affonda il Napoli, Catania quasi in B
di Cristiano Checchi
Trentaduesima giornata di Serie A e qualche sentenza che inevitabilmente si è forse già abbattuta sulle speranze di alcune squadre. Tutte in campo tranne la capolista Juventus, che scenderà in campo questa sera alle 19 contro il Livorno, e il Milan impegnato contro il Genoa. Ecco nel dettaglio qualche spunto interessante emerso dalle sfide.
Cagliari-Roma 1-3 (Destro, Destro, Destro, Pinilla rig)
Digiuno interrotto- Era il 1995 l’ultima volta in cui la Roma tornava vittoriosa da Cagliari (non considerando ovviamente la partita non giocata lo scorso anno). Rudi Garcia sembra ormai un veterano del nostro campionato, questo quindi può trarre in inganno su quanto sta compiendo il tecnico francese. Fermandosi solo al dato di Cagliari con questo 3-1 il Garcia è riuscito la dove hanno fallito Capello e Spalletti, non due nomi a caso nella storia giallorossa. Non è solo Garcia il protagonista di questi 76 punti, a forza di gol si sta imponendo anche quel Mattia Destro che non godeva, fino a qualche mese fa, della fiducia di tutti. La punta marchigiana ha realizzato la sua prima tripletta (che rischiava di non aver luogo per colpa del siparietto con Astori) in maglia romanista, entrando a pieno titolo nelle vittorie dello stesso Garcia: dopo un periodo di adattamento, infatti, il tecnico non lo ha più tolto e il 22 romanista lo ha ripagato con 13 gol in 17 partite. In casa Cagliari la sconfitta ha portato al cambio in panchina: via Lopez ritorno di Ivo Pulga.
Parma – Napoli 1-0 (Parolo)
Fare e disfare- Non da pace questo Napoli. Neanche il tempo di provare a credere nella rimonta alla Roma, che il colpo del ko arrivato con il destro di Marco Parolo manda gli azzurri a -12 (13 considerando lo scontro diretto) dal secondo posto. Il Napoli può, comunque, protestare per un rigore molto dubbio non concesso a Zapata per contatto con Mirante. Desta curiosità però il motivo per cui al centro dell’area di rigore ci fosse Zapata e non Gonzalo Higuain. L’argentino era già stato tolto dal tecnico spagnolo e non ha preso di certe bene il cambio. È presto, e forse non ci sono neanche gli estremi, per parlare di una caso Higuain certo è che vederlo fuori in un momento difficile lascia pensare. In casa Napoli quindi regna un po’ di malumore, per la prima volta Benitez è apparso sconfortato ai microfoni, e il siparietto di De Laurentis con un tifoso partenopeo in tribuna al Tardini ne è la conferma. Non è ancora ufficiale ma il preliminare di Champions sembra ormai una certezza.
Squadra completa- C’era una volta il Parma che faceva sognare l’Italia in Europa. Era il Parma di Scala, poi di Malesani, ma anche quello di un giovane Gilardino e di una banda di ragazzi terribili che lottavano per la salvezza ma volavano in Coppa Uefa. Il bellissimo Parma di Donadoni vuole affiancarsi a quelli di una volta, dopo tre sconfitte (non tutte meritate) Parolo ha realizzato il gol della rinascita in una partita più che mai dura. Adesso i gialloblù hanno raggiunto l’Inter a quota 50 con l’Europa ormai decisamente alla portata. Nota di merito va a chi domenica dopo domenica sta mettendo in piedi un campionato straordinario: Roberto Donadoni. Tecnico capace di costruire ruoli alla perfezione per giocatori considerati finiti o non adatti. L’esperienze al Napoli e all’Europeo (dove per l’altro l’Italia non uscì sconfitta in campo dalla grande Spagna) hanno forse bollato la carriera di quello che si sta dimostrando uno dei migliori tecnici italiani.
Catania – Torino 1-2 (Bergessio, Farnerud, Immobile)
Condannato? – La situazione del Catania sembra ormai senza via d’uscita. Il gol di Bergessio dopo appena due minuti d gioco aveva lasciato qualche speranza agli uomini di Maran, ma i gol del Torino hanno lanciato un macigno sulla permanenza in A. Era la partita della vita e questo Catania ormai non ha più il piglio della squadra pronta a tutto per la Serie A. Sette punti dal Bologna sono tanti e probabilmente neanche Maurizio Pellegrino, chiamato a sostituire Maran, riuscirà a ridurre il gap. Per gli etnei comunque l’imperativo resta quello di onorare il campionato fino alla fine.
A suon di gol- In casa Torino la vittoria regala i 45 punti in classifica, il ritardo per continuare a sognare nell’Europa è diventato troppo, ma i granata sognano di potersi gustare la coppia d’oro in Brasile. Ciro Immobile e Alessio Cerci (che chissà che casacca vestiranno il prossimo anno) stanno facendo divertire e con il gol allo scadere l’attaccante napoletano ha risposto a Destro realizzando il suo diciottesimo gol in campionato.
Inter – Bologna 2-2 (Icardi, Pazienza, Icardi, Kone)
Non resta che ridere- Forse non avranno riso molto i tifosi interisti, ma un qualcosa di simile a un sorriso beffardo sul volto del tifoso neroazzurro sarà comparso. L’unica nota positiva resta la prestazione di Mauro Icardi, autore di una doppietta spettacolare e che ormai sta diventando una certezza. Il rigore, finalmente concesso, ma sbagliato da Milito resta la fotografia della stagione interista. L’Europa League è ovviamente ancora lì ma con la classifica che si accorcia il finale di campionato necessiterà di una squadra più concreta che si liberi della pareggiate.
Le altre- Vittoria importante per la Lazio che nella sfida dell’ora di pranzo (giocata nel deserto dell’Olimpico in contestazione) ha battuto la Sampdoria per 2 a 0. Gol partita di Candreva e Lulic che lanciano i biancocelesti a quota 48 punti. Ennesima vittoria anche per il Verona di Mandorlini che con il gol del solito Luca Toni (anche lui in lizza per un posto mondiale) ha fatto suo il dodicesimo derby della storia di Verona. Si è interrotta invece a sei la favolosa striscia di vittoria di fila dell’Atalanta, corsaro a Bergamo è stato il Sassuolo di Di Francesco vittorioso grazie a due gol di Nicola Sansone. La vittoria dà qualche speranza ai nero verdi che salgono così a quota 24. Torna a sorridere anche la Fiorentina di Montella che ha avuto la meglio per 2-1 dell’Udinese grazie ai gol di Cuadrado e Rodriguez su rigore.