Formula 1: aspettative ed obiettivi delle scuderie ad una settimana dal via del mondiale
Quello che fra una settimana scatterà a Melbourne (Australia) sarà il campionato del mondo di Formula 1 numero 65. Il primo col ritorno ai motori turbo, il primo con le discusse e discutibili modifiche all’assegnazione dei punti nelle ultime due gare stagionali (50 anzichè 25 a chi vince).
Le gare saranno 19 (inizio il 16 marzo in Australia, fine il 23 novembre negli Emirati Arabi), le scuderie che vi prenderanno parte saranno sempre 11 con 22 vetture al via di ogni gara. Ma cosa si aspettano le squadre per questa stagione? Quali sono le loro speranze, le loro paure, ma soprattutto i loro obiettivi per il 2014?
RED BULL (Renault): campioni del mondo costruttori e piloti nelle ultime 4 stagioni, in teoria dovrebbero essere loro gli uomini da battere. In realtà, il team austriaco, confermato il quattro volte iridato Sebastian Vettel ed affiancatogli l’australiano rampante Daniel Ricciardo al posto del pensionato Webber, sembra aver lavorato malissimo in inverno, prova ne sono i pessimi risultati nei test da poco conclusi; pessimi non tanto in termini di prestazioni, quanto di affidabilità, per piloti che la pista l’hanno osservata molto più dalle finestrelle dei box che dall’interno dell’abitacolo. Lo stesso Chris Horner, responsabile della scuderia, ha ammesso il ritardo nei lavori, mettendo le mani avanti in vista del primo appuntamento mondiale (“Bene se finiamo la gara”), ma occhio a dar per morta la Red Bull ancora prima di iniziare la battaglia. In un campionato in cui tutti partiranno da zero e senza riferimenti, un ritardo può esser meglio assorbito che in altre stagioni e se le lattine riusciranno a trovare la vecchia stabilità ed affidabilità, allora Vettel potrà difendere i suoi 4 mondiali e, perchè no, andare all’attacco del quinto. Obiettivo: RIVINCERE.
MERCEDES (Mercedes): è al momento la grande favorita del mondiale. I motori Mercedes, come dimostrato nei test anche da McLaren, Force India e Williams, sono potenti e veloci, la macchina discretamente affidabile, i due piloti, ovvero i confermati Hamilton e Rosberg, carichi a pallettoni per impossessarsi dello scettro detenuto dal sin qui imprendibile Sebastian Vettel. Il rischio, semmai, sarà quello di togliersi punti a vicenda, in quanto tanto l’inglese quanto il tedesco hanno tutte le carte in regola per giocarsi il campionato e starà all’esperienza, all’intelligenza e alla lungimiranza del team, gestire le due risorse. Obiettivo: VINCERE I DUE MONDIALI.
FERRARI (Ferrari): nell’ipotetica griglia di partenza si schiera in prima fila, subito dietro la Mercedes. La F14T ha in mente, nell’anno delle rivoluzioni regolamentari, di sfruttare tutta la sua esperienza per tornare a vincere il campionato dopo 7 anni. Non ha badato a spese la scuderia italiana, anzi, ha defenestrato il bravo ma poco combattivo Felipe Massa e lo ha sostituito con Kimi Raikkonen, fresco di polemiche con la Lotus ma anche di ottimi risultati al volante della vettura giallonera, e tornato a Maranello per affiancare Fernando Alonso e giocarsi con lui la possibilità di tornare a competere per il campionato. Due galli nello stesso pollaio, si sa, poco riescono a convivere, ma in questo caso vale lo stesso discorso fatto pocanzi per la Mercedes; insomma, se la macchina sarà competitiva e i due piloti bravi a duellare fra di loro senza ostacolarsi troppo, la Ferrari sarà fra le protagoniste; viceversa, se la monoposto sarà zoppicante come l’anno scorso e se Alonso e Raikkonen faranno solo la guerra e mai l’amore, allora l’annata sarà ingestibile per Domenicali e compagni. Obiettivo: VINCERE I DUE MONDIALI.
MCLAREN (Mercedes): ultimo anno con la motorizzazione Mercedes per la scuderia di Woking che nel 2015 tornerà a correre con i propulsori Honda, binomio vincente degli anni ’80. Si diceva che la McLaren considerasse questo 2014 come anno di transizione, come semplice allenamento per un 2015 da vincenti in cui il team inglese dovrebbe riportare sotto la Manica Fernando Alonso, affiancato dalla giovane promessa danese Magnussen che quest’anno farà apprendistato accanto al veterano Jenson Button, confermato al contrario di Sergio Perez, silurato al termine di un 2013 pessimo per le frecce d’argento. In realtà i test invernali hanno mostrato una McLaren in crescita e pure discretamente veloce; Magnussen è bravo e per nulla timoroso, Button è il solito lupo esperto a cui difficilmente si può insegnare ancora qualcosa. A conti fatti, difficilmente sarà un’annata da lotta mondiale per la McLaren, ma qualche soddisfazione in più rispetto alla passata stagione si potrà avere. Obiettivo: STARE STABILMENTE SUL PODIO.
LOTUS (Renault): altra scuderia in difficoltà e, guarda caso, motorizzata Renault come la Red Bull. Molti, troppi problemi riscontrati dalla Lotus in questi mesi di freddo per far pensare ad una vettura in grado di lottare e per il mondiale e per piazzamenti da podio. Le difficoltà economiche che hanno penalizzato la squadra nella seconda parte del campionato scorso ed i problemi tecnici occorsi in inverno, hanno reso lo sviluppo della E22 assai difficoltoso. Starà anche nella bravura dei piloti, il confermato e promettente Grosjean ed il venezuelano Maldonado che ha vinto a suon di sponsor la battaglia con Hulkenberg e Massa per il secondo volante della Lotus, e nei loro funamblismi, tenere il team inglese nelle posizioni che contano. Obiettivo: STARE COSTANTEMENTE NEI PRIMI 10, ATTACCARE QUALCHE PODIO.
WILLIAMS (Mercedes): imbarazzante nel 2013, ambiziosa nel 2014. Lasciato alle spalle un anno nerissimo, la scuderia inglese ha ingaggiato Felipe Massa per affiancare il confermato finlandese Bottas e nei test ha mostrato una buona velocità, un ottimo passo di gara e soprattutto la miglior affidabilità fra tutti i team. Non sarà la macchina migliore, anzi, alla lunga è probabile che mostri più grandi ed affamati ne faranno un sol boccone, ma attenzione perchè in una stagione da punti interrogativi continui, è più facile vedere affermarsi una sorpresa, purchè solida ed affidabile come questa Williams ha finora fatto vedere. Obiettivo: TORNARE SUL PODIO.
SAUBER (Ferrari): per gli svizzeri si profila una stagione sulla falsariga della precedente: andamento a fasi alterne con picchi alti e bassi a seconda della pista, dell’incidenza delle gomme e del passo di gara. Difficile chiedere di più ad una scuderia con problemi di budget e poche velleità mondiali. Il messicano Gutierrez e l’esperto tedesco Sutil avranno il compito di ottimizzare al meglio il potenziale del motore Ferrari, commettendo meno errori possibili. Obiettivo: ENTRARE STABILMENTE NELLA TOP TEN IN QUALIFICA E RIMANERCI IN GARA.
FORCE INDIA (Mercedes): buona velocità e buon passo nei test per il team indiano motorizzato Mercedes, ma anche in questo caso poche chance di far meglio dell’anno passato. Anche in riva al Gange, non possono permettersi di spendere e spandere, tutt’altro, così si è deciso di affidare i volanti della monoposto aranciobiancoverde a due talenti rampanti: Nico Hulkenberg, sedotto ed abbandonato prima dalla Ferrari e poi dalla Lotus, è considerato il miglior giovane del lotto ed ha voglia di mettersi in mostra e guadagnarsi nel 2015 un sedile da primi posti; Sergio Perez ha sete di riscatto dopo la mediocre annata in McLaren (non per colpe solo sue) che lo ha licenziato senza tanti complimenti. Obiettivo: STAZIONARE NEI PRIMI DIECI.
TORO ROSSO (Renault): si punta, come sempre, sulla linea verde che negli anni ha portato alla ribalta Sebastian Vettel, non l’ultimo dei fessi. Per la scuderia italiana, succursale della Red Bull, partito Ricciardo con destinazione casa madre austriaca, ecco il talentino russo Kvyat ad affiancare il confermato francese Vergne, per la verità un po’ indietro sulla maturazione. La Toro Rosso è una scuderia giovane, sana, con poche ma accurate ambizioni: valorizzare i giovani e classificarsi sempre più avanti in classifica. Per i titoli rivolgersi in Red Bull. Obiettivo: ENTRARE PIU’ VOLTE POSSIBILE FRA I PRIMI DIECI.
MARUSSIA E CATERHAM (Ferrari e Renault): parliamo come sempre di Calimero, senza che contino risultati di test, affidabilità e tipo di motori. Le due piccole cenerentole partecipano al mini campionato fra di loro per evitare il volante di legno dell’ultimo posto in classifica. Di conquistare punti neanche a parlarne, il divario con gli altri team è imbarazzante; semmai si potrebbe puntare a ridurlo, ma anche qui trattasi di impresa titanica. La Marussia sarà guidata da Jules Bianchi e Max Chilton, la Caterham dall’esordiente svedese Ericsson e dal giapponese Kobayashi, tornato in Formula 1 dopo un anno di assenza. Obiettivo: EVITARE L’ULTIMO POSTO IN CLASSIFICA COSTRUTTORI E TERMINARE TUTTE LE GARE.
Amici dei motori, tenetevi pronti: ancora una settimana e torna la Formula 1.
Marco Milan