Supercoppa di Germania. Klopp stende Guardiola, prime difficoltà per Pep

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Sabato sera al Signal Iduna Park di Dortmund, meglio conosciuto come Westfalenstadion,  è andata in scena la Supercoppa di Germania, la prima partita di livello internazionale della stagione: la rivincita dell’ultima finale di Champions League vinta dal Bayern Monaco ai danni del Borussia Dortmund.

Si può parlare di rivincita, perché questa volta ad alzare la coppa sono i ragazzi di Jurgen Klopp. Il risultato finale è stato di 4-2 per il Borussia che dopo solo 6 minuti è passato in vantaggio con uno dei protagonisti più attesi della partita, Marco Reus. Il fantasista giallonero ha sfruttato un’indecisione di Starke (schierato al posto di Neur) firmando così l’ 1-0. Soltanto nel secondo tempo Robben riuscirà ad agguantare il pareggio deviando in rete un cross del capitano Lahm, uno dei migliori dei suoi; ma prima un autogol di Van Buyten e poi un’azione personale di Gundogan hanno condannato i campioni d’Europa ad un doppio svantaggio difficile da recuperare nonostante poi la doppietta di Robben. Il Borussia ha infatti chiuso il match ancora con Reus all’ 86′ che ha sfruttando un ottimo contropiede orchestrato da Aubameyang.

I temi della partita sono tanti e caldi. La rivincita portata a termine dal Borussia con grande soddisfazione di Klopp, che alza la coppa proprio in faccia alla star più attesa della serata, il nuovo allenatore dei bavaresi Pep Guardiola. Il neo allenatore, nonostante la sconfitta nella prima partita ufficiale, non si fascia la testa e si dice soddisfatto della prova dei suoi, che “con il giusto atteggiamento ed una buona prestazione” hanno tentato  fino alla fine di adempiere ai compiti stabiliti e cercato di assorbire il nuovo gioco. Si vede dunque la mano del tecnico, verrebbe da dire, perché il nuovo Bayern è molto diverso da quello che nell’ultima stagione ha vinto tutto: difesa molto alta, Mandzukic schierato in alto tutto a sinistra, forse troppo, con lo scopo di creare spazio per l’inserimento dei centrocampisti e prove di tiki taka giusto per dare quell’impronta di calcio catalano, che è poi il motivo per cui Pep è stato chiamato alla guida del Bayern.

Il risultato per ora è un possesso palla troppo lento e sterile, che ha favorito le celebre ripartenze che hanno reso la squadra di Klopp una delle formazioni più forti del palcoscenico internazionale.

Si tratta solo di calcio di luglio, non fa testo come si suol dire… ma ci sarebbe da chiedersi se qualche tifoso bavarese non rimpiange già l’allenatore del triplete Jupp Heynckes. La verità è che il Bayern è ancora un cantiere aperto e i ragazzi di Guardiola hanno ancora due settimane per assimilare i nuovi meccanismi prima dell’inizio della Bundesliga. Di certo però le aspettative attorno al Bayern campione di tutto e sotto la guida tecnica di Guardiola sono altissime. “C’è bisogno di lavorare” ha affermato il tecnico catalano ma intanto il suo avversario diretto, “il mago Klopp”, ha portato a casa il primo round di una sfida che si preannuncia dura e appassionante sia in Bundesliga che in Champions League.

di Andrea Lorenzini

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