Champions League. Finisce la maledizione: il Bayern Monaco è campione d’Europa

0 0
Read Time2 Minute, 21 Second

Il Bayern festeggia ancora, dopo aver dominato la Bundesliga proprio sul Borussia Dortmund, i bavaresi conquistano la loro quinta Champions League battendo in finale i rivali storici del Borussia.

Un inizio di partita bloccato per il Bayern, il giovane Borussia mette in difficoltà i bavaresi con Reus e il caccia bombardiere Lewandowsky, gioco fluido e supremazia a centro campo, nonostante l’assenza di Goetze. Il Bayern sembra soffrire più del solito il Borussia, in 4 confronti questa stagione i bavaresi non hanno mai perso, collezionando due pareggi e due vittorie. Ma la finale è qualcosa di diverso, una sorta di maledizione sembrava aleggiare sulla corazzata di Heynckes che quest’anno ha veramente concluso una stagione eccezionale; continuando però a temere gli spettri della competizione europea. Questa maledizione si abbatte sul giocatore più rappresentativo del Bayern, Ariel Robben; sui piedi dell’olandese capitano tre palle per risolvere la partita, ma si fa bloccare sistematicamente da Weidenfeller.

Dopo la prima ora di gioco le squadre si equivalgono, nonostante il pallino del gioco sia nei piedi dei bavaresi. L’occasione che sblocca il match, viene innescata dal rapido Ribèry che beffa la difesa del Borussia, geniale il passaggio filtrante per Robben, che spiazza tre difensori, Weidenfeller esce disperatamente per arginare l’olandese, ma Robben intelligentemente serve un pallone delizioso per Mandzukic che appoggia in rete. La parte rossa di Wembley esplode, i demoni della Champions League sembrano essere sconfitti. Le immagini della finale del ‘99 contro il Manchester United e quella della stagione scorsa contro il Chelsea si affievoliscono lasciando spazio all’esultanza degli undici di Heynckes. Al sessantaseiesimo però un’incursione di Reus sulla sinistra spaventa Dante, il difensore del Bayern compie una sciocchezza, entrando  in maniera sconsiderata su Reus. Rizzoli concede il calcio di rigore. Gundogan spiazza Neur, è il gol del pareggio. Il Bayern ha il merito di non lasciarsi abbattere e di non cedere il passo allo sconforto e alle paure. Il centrocampo ricomincia a macinare gioco. Schweinsteiger , Martìnez, Alaba prendono le redini del gioco ed innescano le armi dei bavaresi, ovvero Robben e Ribèry. E’ proprio da questo asse che nasce il gol della vittoria, allo scadere dei novanta minuti regolamentari. Ribèry tocca il pallone di tacco, ennesimo colpo di genio del francese, il merito di Robben è quello di credere in quel pallone, proprio lui, il giocatore più discusso fino al minuto 87. Robben si getta sul pallone che danza pericolosamente al limite dell’area di rigore, brucia la difesa del Borussia, salta tre uomini e tocca delicatamente con il sinistro, Weidenfeller non può nulla. E’ il gol della vittoria è il gol che caccia tutti gli spettri di questa incredibile squadra. Il Bayern balla in cerchio, il Capitano Phil Lahm alza la coppa verso il cielo di Wembley, al terzo tentativo in quattro anni è successo.

 

Lorenzo Centioni 

Happy
Happy
0 %
Sad
Sad
0 %
Excited
Excited
0 %
Sleppy
Sleppy
0 %
Angry
Angry
0 %
Surprise
Surprise
0 %

Average Rating

5 Star
0%
4 Star
0%
3 Star
0%
2 Star
0%
1 Star
0%

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *