Europa League. Chelsea ok con Luiz. Korkmaz fa sognare il Fenerbahce contro il Benfica

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Dopo le sbronze di birra tedesca in Champions League, ecco che a irrompere c’è la sorella minore della coppa dalle grandi orecchie, quell’ Europa League di solito bistrattata dal calcio nostrano e che vince tanto male al calcio italiano non farebbe. A dire il vero quest’anno la Lazio ci ha provato più di tante altre, ma tra un arbitraggio assai discutibile e un Olimpico vuoto per la difficile rimonta a giocarsi la semifinale contro il Benfica ieri sera c’era il Fenerbahce. Nell’altra semifinale invece la squadra campione d’Europa in carica, il Chelsea, era impegnata sul campo della sorpresa Basilea.

Per diritto di titolo è giusto quindi partire dagli uomini di Benitez. I blues con ogni probabilità andranno ad Amsterdam per cercare di compiere il bis europeo, anche se il percorso è a ritroso: dalla Coppa Campioni alla Coppa Uefa, per usare una terminologia cara ai nostalgici del calcio che fu. Dal St. Jakob Park il Chelsea esce con un buon bottino, l’1 a 2 esterno può far dormire sonni tranquilli visto il ritorno a Stenford Bridge e visto il valore assoluto di un comunque buon Basilea, che però il miracolo lo ha già fatto anche solo arrivandoci in semifinale. Il maggior tasso tecnico, l’esperienza e quel pizzico di emozione in meno rispetto agli avversari nel giocare una semifinale europea ha fatto la differenza, visto che i blues al 12’ erano già in vantaggio con Moses. La squadra di Yakin regge nonostante i tentativi di Ramires e Hazard negli ultimi 10 minuti del primo tempo. Nel ripresa un buona Basilea realizza il gol del pareggio, quello che potrebbe accendere qualche minima speranza per il ritorno a Stamford Bridge. Il rigore per i padroni di casa è molto dubbio ma Schar non si fa problemi e realizza il gol dell’1 a 1. A punire il generoso Basilea è David Luiz al minuto 94, e lo fa direttamente da calcio di punizione. Il Basilea può ancora dire la sua, ma è difficile pensare a un Chelsea fuori dalla finale.

Nella bolgia del Sukru Saracoglu il Fenerbahce se la vedeva invece con il Benfica. E nonostante un buon inizio dei lusitani sono stati più o meno solo  i turchi a costruire e a sciupare occasioni da gol. A dire il vero la colpa è quasi tutta dei pali. Il primo legno della serata è di Moussa Sow, mentre il secondo Cristian lo centra direttamente da calcio di rigore. Non c’è due senza tre e così nella ripresa ad iscriversi al club del palo è Kuyt; il quarto legno della partita è invece colpito di Gaitan, per un Benfica che ogni tanto ha provato ad affacciarsi oltre la metà campo. Il meritato vantaggio per i turchi però alla fine arriva, non c’è palo che tenga, a realizzarlo è il centrale di difesa Korkmaz da azione d’angolo. Il Fenerbahce meriterebbe almeno il 2 a 0, ma non c’è niente da fare: il Benfica in vista della sfida del Da Luz ha limitato i danni rendendo ancora possibile la qualificazione per la finalissima.

Cristiano Checchi

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