Verso le elezioni. In 100.000 per le Primarie della Cultura del FAI

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di Sabrina Ferri

Si chiudono con oltre centomila voti le Primarie della Cultura, l’iniziativa lanciata online dal FAI lo scorso 7 gennaio che ha dato la possibilità agli elettori di poter indicare le proprie priorità in tema di ambiente, cultura e paesaggio e di sottoporle ai candidati alle prossime elezioni politiche. Una forma innovativa di consultazione popolare che ha consentito di risvegliare dibattiti su argomenti importanti, molto spesso trascurati.

La lotta contro il consumo di suolo (14, 9% dei voti), la necessità di studiare politiche contro il dissesto idrogeologico (9,5% dei voti) e per promuovere l’agricoltura (8,8% delle preferenze) sembrerebbero figurare tra le questioni maggiormente rilevanti per gli italiani. Alto l’interesse anche per i temi “Meno Italiand, più Italia: politiche integrate per il turismo“, “Ricomincio da tre (ore): più storia dell’arte a scuola“, “Mi ricordo, sì, io mi ricordo: salviamo le biblioteche” tutti con il 6% dei voti e “Io centro: difendiamo i centri storici” con il 5,5% dei voti.  

Nello specifico saranno cinque i temi che passeranno al vaglio dei candidati alle elezioni del 24 e 25 febbraio. Prioritario, con il 17,5% dei voti degli elettori, il tema “Non 1 di meno: quota minima 1% dei soldi pubblici per la cultura“, relativo all’aumento degli stanziamenti pubblici per il mantenimento del patrimonio storico – artistico – culturale. Particolarmente interessanti anche gli altri quattro temi rientranti nella top five. Oltre alla già citata lotta contro il consumo di suolo,  emergono “Io non dissesto: piani certi per la sicurezza del territorio” (9,5%), “Agri-cultura: più lavoro e benessere a km zero” (8,8%) e “Diritto allo studio, dovere di finanziarlo” (7,8%) a fronte degli ingenti tagli a scuola e Università, pari a ben un miliardo e mezzo di euro negli ultimi cinque anni.

L’iniziativa è stata sostenuta anche da Mediapolitika e la nostra testata è stata inserita nell’elenco dei siti consigliati dalla pagina ufficiale della manifestazione.

Le Primarie della Cultura hanno inoltre ricevuto il sostegno di numerose personalità del mondo del giornalismo, della cultura e dello spettacolo. Da Ferruccio de Bortoli a Gianni Riotta, da Massimo Gramellini a Dacia Maraini, da Gianmarco Tognazzi a Neri Marcorè. Tantissimi anche gli esperti d’arte, i blogger, ma anche i cittadini comuni che si sono impegnati a diffondere in modo virale l’iniziativa tramite i più rinomati social network.

Un’iniziativa che ha riscontrato largo consenso anche nel mondo politico e che si presenta come un vero e proprio strumento di e-Democracy, capace di dare voce ai cittadini e di fare della cultura il cuore pulsante del nostro paese.

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