“Uomini e donne”, le tragedie intergenerazionali in onda su Canale 5

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di Lucia Varasano
Era una splendida giornata di sole, avevo appena pranzato e filava tutto liscio fino a quando il mio pollice preso da una spinta sadomasochista fece pressione su Canale 5, Rete Mediaset e andava in onda “Uomini e donne” il programma trash che si pone l’ obiettivo di accoppiare tutti i possibili accoppiabili. Compresi quasi subito la gravità di quell’ atto. Maria De Filippi mi apparve come un angelo sulle scale in mezzo al pubblico, perché di Maria si ammira soprattutto questo, la sua vicinanza al pubblico e al popolo italiano, veicolata grazie ad una serie di programmi pseudo-sentimentalisti costruiti ad hoc. Subito mi sovvenne la pubblicità di “C’ è posta per te” che qualche anno fa si chiudeva con “Maaa- ri-i-a” cantata come se fossimo davanti ad un’ apparizione mariana, non me ne vogliano i fedeli di Medjugorje. Entrare nei particolari della puntata trasmessa in quel tragico giorno della mia vita sarebbe per voi un ulteriore colpo, ma io, ancora in uno stato d’ incoscienza armata di coraggio e senso del disgusto presi a guardare gli spezzoni delle puntate precedenti. Molti lo definiscono un programma spazzatura che ha finito per plasmare la società a sua immagine e somiglianza, altri dicono che ne abbia colto le caratteristiche esasperandole, moltissimi altri lo reputano un pericolo per l’ appiattimento dei cervelli, altri ancora lo denunciano apertamente, come il Moige (Movimento Italiano Genitori) e altri ancora ne vedono l’ affinità con una certa politica ventennale. Noi, per comprendere meglio la portata di questa “operazione culturale” riassumiamo dicendo che il termine “tronista” è entrato anche nello Zingarelli.
L’ offerta stagionale mi risulta anche abbastanza variegata. Nella squadra degli opinionisti siedono Rosetta e la sua amica Veglia, guidate da Gianni Sperti e Tina Cipollari- che indossano anche i panni degli investigatori- e la new entry Tinì Cansino, show girl chiamata dalla Grecia per misurare le affinità astrologiche. Ai soliti tronisti seduti sul velluto rosso si sono aggiunti il “Trono over” e “Ragazzi e Ragazzi”, insomma per gli appassionati telespettatori tutti i rapporti uomo donna dello scibile umano passano da qui, anche se quest’ anno notiamo la defezione del trono femminile. Tra i giovani che hanno visto e vedono in “Uomini e Donne” un trampolino di lancio per il mondo dello spettacolo (nonostante le misure adottate nel tempo per arginare il fenomeno) “gallina” e “pollaio” restano i termini più trendy, ma possiamo anche trovare ragazze come Ylenia (che colleziona lauree, master ed esperienze all’ estero) che- invocando gli dèi dell’ Olimpo- cerca in studio un uomo di pari livello culturale.
Visto ciò, la mia attenzione si è spostata sugli Over (dai 45 anni ai quasi 100), sarà perché la vecchiaia mi ha sempre fatto una certa tenerezza. Immaginavo dolci vecchietti, vedovi, pensionati, che cercano una compagna per dare un senso alla loro solitudine, che corteggiano alla vecchia maniera. Non avrò che da imparare le tecniche di corteggiamento più efficaci, pensavo tra me e me. Antonio smonta da subito le mie aspettative dichiarando le sue “lacune sotto il profilo del corteggiamento”, ma come?
A parte le favole, come quella che sta vivendo Franca, che ha tribolato abbastanza prima di trovare il suo Pasquale, apprendo amaramente che la classifica di Blob meglio rispecchia la realtà dei fatti. La maggior parte dei partecipanti al programma sono divenuti veri e propri personaggi televisivi, nonché stereotipi dell’ italiano medio. C’ è Giuliano a cui piace ancora la donna “ipertricotica”, c’è Giuseppe, lucano fissato col sesso, Mario il napoletano che l’ Inps ha dichiarato morto e che ha visto aumentare in maniera esponenziale il suo sex appeal da quando si è affidato all’ impiantologia dentale. C’ è Susanna che vive la tragedia di noi giovani ragazze: non fai in tempo a ballare con un uomo che subito questi, t’ invita galantemente a dormire da lui. A quell’ età? E certo Freud ce lo ha insegnato come funziona la libido, e il mio medico mi ha spiegato come funziona il viagra. Tuttavia non posso che ammirare questi esempi di longevità come Salvatore, anni 91, a cui “funziona tutto”, che ha rinnovato la patente da poco e prende solo la ranitidina (per digerire). Tra proposte indecenti e minacce della serie “mettiti una patata in bocca” di certo questi vecchietti non se le mandano a dire.
Ho sentito tuttavia modi di dire che hanno dello straordinario e che andrebbero rispolverati, come ad esempio un “giro in giostra” per indicare l’ azione di andare a letto con una donna, non credevo che “una botta e via” potesse assumere delle connotazioni così eleganti, meglio del gergo giovanile insomma.  Non mancano poi le performance di Angela Favolosa Cubista, che abbiamo conosciuto a “Italian’s got talent” una donna siciliana ribellatasi al ruolo della donna di casa e trapiantatasi nel ruolo della ballerina in calze contenitive e la vulcanica presenza di Edda la capogruppo delle squadre ballerine (di tanto in tanto si disputano delle gare di ballo che mettono di un’ allegria pazzesca).
Tutto sommato mi tocca ammettere che il buonumore su questo canale non manca mai.

 

 

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