In 54 milla all’Olimpico per il Golden Gala. Trionfo Bolt

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di Cristiano Checchi

Aria d’atletica a Roma. La capitale si toglie i panni del calcio per vestire scarpette chiodate distintive dell’atletica. Una serata con le stelle dell’atletica alla quale Roma ha risposto con una grandissima presenza di pubblico: circa 54.000 i paganti. Come, se non di più, di una partita di Serie A.

IL GRANDE ATTESO– Che l’Olimpico era lì per Usain Bolt lo si è capito pochi minuti dopo le 20, quando un boato ha accolto il suo ingresso in pista per effettuare il saluto agli appassionati presenti sugli spalti. Bolt è un personaggio da copertina, atteggiamenti e movenze da star del cinema; balletti e mosse che di certo gli fanno guadagnare punti in simpatia, ma che in certi momenti, come poco prima della partenza, sembrano fuori luogo. Lo show del fenomeno della corsa è proseguito con tanto di maglia della nazionale italiana e con un bacio al tricolore. In mix zone sono arrivati poi i complimenti al “caloroso” pubblico romano da parte dal campione giamaicano.

PROVE IMPORTANTI- Di rilievo la prestazione di Koech che nei 3000 siepi ha sfiorato il record mondiale, chiudendo a 7:54.31 con soli 7 centesimi di secondo in più del record del Mondo. Ad esaltare il pubblico è stata anche la Aregawi che nei 1500 donne ha bloccato il cronometro a 3:56.54, firmando il nuovo record del meeting e il nuovo primato mondiale del 2012. Ahoupe ha invece segnato un risultato storico per la Costa D’Avorio, fissando in 11 secondi netti il nuovo record nazionale nei 100 metri donne. La grande sfida tra gli amici-rivali Powell e Bolt nei 100 metri è stata vinta, senza sorpresa, da Bolt con il nuovo record del meeting: 9.76. Secondo Powell in 9.91 e terzo il primo degli umani, Lemaitre. Una progressione pazzesca quella di Bolt, che gli ha permesso di sopperire alla non brillantissima partenza. Una progressione che ha esaltato e caricato lo stadio che era già tutto dalla sua parte. A coronare la sua performance, extra corsa, è arrivato anche il giro d’onore con la bandiera dell’Italia.

GLI AZZURRI– Nessun italiano ha particolarmente brillato. Buono il quarto posto nella staffetta maschile 4×400 e sempre il quarto posto nella staffetta 4×100. L’assenza di Andrew Howe ha pesato molto sul rendimento azzurro. Nei 5000 l’altra nota lieta della serata, oltre alla staffetta, arriva da Silvia Weissteiner e Elena Romagnolo, che con il tempo di 15:18.04 la prima e 15:19.78 la seconda, si sono qualificate per Londra. L’altro azzurro che ha raggiunto la qualificazione per Londra è stato Yuri Floriani che ha concluso i 3000 siepi con il personale di 8:22.62. Comunque la squadra azzurra definitiva che prenderà parte alla spedizione Olimpica verrà definita dopo gli europei che si terranno dal 27 giugno al 1 luglio ad Helsinki.

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