Nadal e Sharapova conquistano Roma. Gioia anche per Errani e Vinci
di Cristiano Checchi
RAFA SI RIPRENDE ROMA- Ci si era abituati a vedere un Djokovic imbattibile, ad assistere a incontri in cui a farla da padrone era la supremazia del serbo contro un Nadal in forte crisi d’identità e di fiducia. Il 2012 sta però prendendo un’altra piega: dopo l’iniziale trionfo sempre di Djokovic agli Australian Open, sono cominciate ad arrivare, complice anche una condizione fisica non più costantemente al top del serbo, le prime sconfitte.
Per Nadal, dopo il successo di Montecarlo, ecco arrivare, sempre contro Djokovic, il successo anche agli Internazionali d’Italia.
IL LUNEDI’ DEL FORO ITALICO- Una finale atipica quella del singolare maschile: il lunedì del foro non ha, infatti, la stessa cornice di pubblico della domenica e ovviamente neanche la stessa carica emotiva. Domenica erano in tanti ad aspettare la finalissima, e in tanti non sono potuti andare a gustarsi lo spettacolo della finale quest’oggi.
In campo lo spagnolo era intenzionato a riprendersi Roma e un master 1000 sulla terra rossa, dopo le tante polemiche alla terra blu di Madrid. “Roma mi piace e c’è la terra, quella vera” disse appena arrivato nella capitale.
Anche Djokovic non vedeva l’ora di giocare sulla terra rossa e di tenersi stretto un torneo al quale è molto legato. Ma in finale c’è stata veramente poca partita. Il serbo dopo la grande partita giocata contro Federer sembrava essere tornato quello del 2011, ma in finale non ha mantenuto lo stesso livello, commettendo la bellezza di 42 errori non forzati. Il Mancino di Manacor, invece, giocando i suo classico tennis e costringendo Djokovic ogni volta a un colpo di più, ha portato a casa per la sesta volta il torneo romano con il punteggio di 7-5 6-3. Con la vittoria di oggi e con lo spauracchio Djokovic ormai definitivamente cancellato dalla mente, Nadal è pronto per andarsi a riprendere un altro torneo a lui molto caro: lo slam parigino del Roland Garros.
LA DOMENICA DI MARIA- Domenica un’altra finale è andata in scena: quella femminile. L’incontro tra la Sharapova e Na Li non ha avuto nulla a che invidiare alla finale maschile, anzi è stata sicuramente più ricca di patos e incertezza. A vincere è stata per la seconda volta consecutiva Maria Sharapova.
Una finale infinita, pazzesca, folle che vedeva la Sharapova a un passo dal crollo totale: sotto 6-4 e 4-0 al secondo set. Ma il tennis è uno sport fatto di momenti ed è in quello in cui ti senti più sicuro che ti porta via in un attimo tutte le certezze accumulate fin lì.
Na Li concede l’1-4 alla Sharapova: è solo il primo di 8 game consecutivi vinti dalla siberiana. Un ruolino di marcia impressionante. Nel terzo e decisivo set il discorso fatto per la cinese vale anche per Maria la quale fallisce due palle per andare 5-1 e si ritrova in un lampo 4-4. Sul 6-6 del terzo set si è pronti ad assistere al tie break decisivo, ma la protagonista diventa la pioggia. Una lunghissima ora e mezza di pausa prima di assistere alla conclusione di una finale totalmente illogica. Come detto è la siberiana poi a vincere in un clima surreale, con gocce di pioggia che ancora scendevano a non lasciare in pace le giocatrici, il tie break per 7-5.
C’E’ GLORIA ANCHE PER L’ITALIA- Se nel singolo non ci siamo spinti oltre i quarti di finale di Seppi e Pennetta (risultati comunque importanti), nel doppio invece ci siamo tolti una bella soddisfazione: quella del doppio femminile. La Errani e la Vinci hanno infatti sconfitto in finale la Makarova e la Vesnina con il punteggio di 6-2 7-5. La coppia, che ha vinto senza mai concedere un set in tutto il torneo, veniva già dalla vittoria di Madrid, sempre contro le stesse avversarie. Ora il sogno per la coppia azzurra si chiama Londra 2012.