Teatro Brancaccio, i conti non tornano: si va verso la chiusura

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di Tiziano Aceti

In origine si chiamava Teatro Morgana, oggi Teatro Politeama Brancaccio. Inaugurato nel 1916, questo storico teatro romano rischia seriamente la chiusura. Anzi, a quanto sembra è molto più di un rischio. Infatti, la Stage Entertainment, la società che da due anni a questa parte gestisce il teatro, ha deciso di non fare più investimenti, visti gli scarsi guadagni dopo un finanziamento ingente all’inizio della gestione. La società ha deciso di investire altrove le proprie risorse. A quanto sembra il teatro chiuderà il proprio cartellone con lo spettacolo Happy days che andrà in scena dal 12 al 22 aprile e con l’esibizione degli Stomp dal 1 al 13 maggio.

Non è il primo teatro della capitale che versa in gravi condizioni: già da tempo il Teatro Valle è occupato da artisti e personale dello spettacolo. Mentre un altro storico luogo culturale romano, l’Ex Cinema Palazzo a San Lorenzo, ha rischiato seriamente di essere trasformato in casinò. Inoltre, il circuito teatrale ha visto nel 2010 la soppressione dell’ETI, l’ente pubblico nazionale di promozione del teatro e della danza e le quali funzioni, che fino ad allora erano state esercitate dall’ente, sono passate nelle mani del Ministero dei Beni Culturali.

Tornano oggi più che mai in auge le affermazioni di Alessandro Baricco, di alcuni anni fa, sui finanziamenti pubblici che suscitarono non poche polemiche riguardo ai fondi da destinare ai teatri, musei, festival e rassegne. Lo scrittore inviata ad investire i soldi pubblici più su scuola e tv piuttosto che sui teatri, musei e festival, perché è lì che si può formare un pubblico colto e consapevole ed è questo uno degli scopi, secondo l’autore, dei soldi pubblici.

Ma quanti soldi vengono immessi nel circuito teatrale? Per visionare i contributi versati ai teatri italiani il sito www.spettacolidalvivo.beniculturali.it (portale che fa riferimento al medesimo ministero) ha reso disponibile la lista dei teatri con i relativi contributi elargiti dalle istituzioni, riferiti al 2011. Così dai dati possiamo apprendere che il finanziamento maggiore per i teatri stabili ad iniziativa pubblica è andato alla Fond. E. A. Piccolo Teatro di Milano T. d’Europa con 3.268.050,00 euro di finanziamento, mentre per i teatri stabili ad iniziativa privata l’Eliseo di Roma è quello più finanziato con 1.386.572,00 euro. Scorrendo ancora la lista arriviamo ai stabili di Innovazione, qui, il teatro più finanziato C.R.T. Centro di Ricerca per il Teatro s.c.r.l. di Milano con 508.273,00 euro, mentre per i stabili per l’Infanzia il teatro più finanziato è il Solares Fondazione delle arti di Parma con 386.862,00 euro.

Qui è possibile prendere visione dell’intera lista dei teatri finanziati: http://spettacolodalvivo.beniculturali.it/sovvenzioni/2011/contrib_prosa.pdf

Qui invece è possibile prendere visione dei criteri di qualità (sempre in riferimento ai contributi) relativi al 2011:

http:///www.spettacolodalvivo.beniculturali.it/contributi/qualità/2011/Qualità_Prosa_2011.pdf

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