Taranto, inizia processo ai vertici Ilva. I giovani scendono in piazza

0 0
Read Time1 Minute, 57 Second

[youtube sloDW80q2Ok]

di Pierfrancesco Demilito

Il risveglio della città di Taranto è ufficialmente iniziato. Già da tempo decine di movimenti avevano dato il via ad importanti campagne di sensibilizzazione sul tema dell’inquinamento e ieri si sono ritrovati tutti insieme davanti al Tribunale di Taranto. Tribunale in cui ha avuto inizio lo storico processo ai vertici dell’Ilva, accusati di avvelenamento colposo di sostanze alimentari omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, danneggiamento aggravato di beni pubblici, getto e sversamento di sostanze pericolose, inquinamento atmosferico.

Il risveglio della città è avvenuto in particolare grazie all’attivismo dei giovani che hanno supplito al silenzio assordante della classe dirigente tarantina e pugliese, troppo spesso accondiscendente nei confronti della grande fabbrica.

E ieri i veri protagonisti di questa giornata sono stati loro: i ragazzi e gli studenti della città dei due mari. Erano centinaia nelle strade intorno al Tribunale e hanno trasformato quella che doveva essere una manifestazione silente in una giornata di rabbia e festa.

Già, perché non si può impedire a chi per anni ha tollerato quel fumo nero che entra nei polmoni e uccide di essere arrabbiato. Come non si può impedire ai giovani di festeggiare quando ci si ritrova in piazza tutti insieme con un solo obiettivo, quando ti accorgi che a pensarla come te ormai sono centinaia di persone. Quando anche gli adulti, la politica, i sindacati, il resto della città che sonnecchia si unirà a loro, allora la festa potrà iniziare davvero. Le associazioni, i giovani e gli studenti di Taranto attendono di divenire migliaia e migliaia di persone che marciano insieme con lo stesso scopo.

I media nazionali, però, accecati dalla continua ricerca dei grandi numeri non devono commettere l’errore di non raccontare quello che sta avvenendo a Taranto in questi anni. Bisogna raccontare le storie dei ragazzi di “Ammazzachepiazza”, del “Clororosso”, di “Altamarea”, degli studenti degli Istituti Superiori della città, perché sono loro i veri protagonisti del cambiamento culturale che sta vivendo il capoluogo jonico ed è giusto dedicare a loro spazio e attenzione.

Ieri la parola più utilizzata da questi ragazzi era “giustizia”. Dopo la storica condanna dei vertici dell’Eternit emessa dal Tribunale di Torino è venuto il momento di rendere giustizia anche a questi ragazzi, anche alla città di Taranto.

Guarda la FOTOGALLERY. Foto di Pierfrancesco Demilito

Happy
Happy
0 %
Sad
Sad
0 %
Excited
Excited
0 %
Sleppy
Sleppy
0 %
Angry
Angry
0 %
Surprise
Surprise
0 %

Average Rating

5 Star
0%
4 Star
0%
3 Star
0%
2 Star
0%
1 Star
0%

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *