Mar Rosso, i pirati sequestrano nave italiana

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di Pierfrancesco Demilito

 La “Enrico Ievoli”, con a bordo un equipaggio di 18 persone, stava navigando a largo delle coste dell’Oman quando un commando di pirati ha assaltato la nave cisterna che trasportava oltre 15 mila tonnellate di soda caustica. L’agguato all’imbarcazione della società napoletana Marnavi è avvenuto lo scorso 27 dicembre e da allora le uniche notizie dell’equipaggio (sei italiani, cinque ucraini e sette indiani), sono arrivate da una telefonata, dello scorso 30 dicembre, tra il comandante Agostino Musumeci e l’armatore. Musumeci ha confermato che i pirati sono a bordo della “Enrico Ievoli”, attualmente ancorata in prossimità delle coste somale, ma ha precisato che tutto l’equipaggio sta bene.

Ancora una volta, dunque, un mercantile italiano in navigazione nel Mar Rosso finisce nelle mani dei pirati. Solo lo scorso 21 dicembre, infatti, la petroliera italiana Savina Caylyn, era stata liberata dopo un sequestro durato circa un mese. Dopo la liberazione i pirati hanno annunciato di aver abbandonato il mercantile a seguito del pagamento di un riscatto di 11,5 milioni di dollari ma la notizia è stata immediatamente smentita dal Ministero degli Esteri, che in una nota ha precisato che “il Governo italiano non ha mai contemplato la possibilità di una trattativa diretta con i pirati e tanto meno il pagamento di riscatti per la liberazione degli ostaggi, come espressamente vietato dalla normativa – a cominciare da quella riflessa nelle Risoluzioni ONU, che esclude qualsiasi forma di favoreggiamento delle attività di pirateria da parte degli Stati”.

La Marnavi segue la vicenda della “Enrico Ievoli” dalla propria Unità di crisi ma dal proprio sito annuncia di non essere sola e che la Farnesina  ha messo a disposizione dell’azienda “l’esperienza accumulata in precedenti analoghi eventi conclusi con pieno successo”.

Attento alla vicenda anche il Ministro degli Esteri, Giulio Terzi che, ormai noto per l’utilizzo dei social network, ha annunciato in un post su twitter di seguire “da vicino il sequestro della petroliera Ievoli”, chiedendo però “stretto riserbo per favorire esito positivo”.

Fonte foto: Marnavi.it

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