Nba Finals. Dopo due gare Miami e San Antonio sono 1-1, ora si va a Maimi

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the finalsdi Emanuele Granelli 

Come nelle Finals dello scorso anno, San Antonio e Miami sono sull’1-1 dopo le prime due gare in Texas. Per LeBron James i problemi legati ai crampi e alla rottura dell’impianto dell’aria condizionata sono già acqua passata e lo dimostra in campo, con una prestazione da autentico Mvp. In gara 2, gli Spurs partono davvero forte e sembrano avere un’altra intensità rispetto ai Miami Heat, e un controllo maggiore della transizione, Duncan dopo la strepitosa gara 1, domina sotto i tabelloni e con l’assistenza di Splitter banchetta nell’area Heat. LeBron prova ad attaccare, ma va a sbattere contro la difesa preventiva per lui collaudata, e i Miami Heat sono tenuti in vita a fine primo quarto da Bosh e da Rashard Lewis; 26-19 dopo i primi 12.

Le seconde linee confermano quello che si è visto nel primo quarto, ma al posto di azzannare la partita sul 30-20, Splitter commette un paio di scempiaggini, e LeBron manco a dirlo ne approfitta iniziando a macinare canestri su canestri, griffando un parziale di 8-0, che riporta a contatto i suoi. Parker, Duncan e Ginobili provano a ridare una loro impronta alla gara, con una serie di giocate da campioni, ma Miami si è scossa, e risponde colpo su colpo, soprattutto con una inchiodata con fallo subito da capogiro di Chris Bosh. A fine primo tempo regna il più chiaro equilibrio; 43-43.

Gli Spurs provano di nuovo a partire con un’intensità maggiore, ma Miami reagisce soprattutto con un ottimo Rashard Lewis. Sul 62-56 Spurs, si accende all’improvviso LeBron che piazza 11 punti di delirio onnipotente puro, completando un parziale di 13-2 Heat. James prova a mettere le mani sulla partita, ma poi Spoelstra lo fa riposare e San Antonio viene ossigenata da due triple di un inaspettato Patty Mills. Sul finire di quarto, a ritmi folli, Wade e Parker fissano il punteggio sul 75-75, facendo regnare prima dell’ultimo periodo di una partita meravigliosa.

E’ tutto apparecchiato per un quarto periodo, che può risultare assolutamente decisivo ai fini della serie, con James in panchina, Miami prova ad avere risposte da Wade, mentre San Antonio, è aggrappata a Diaw. Sul +2 San Antonio, a metà quarto, Chalmers commette un flagrant in attacco, dal quale non ne approfitta Parker che fa 0/2 dalla lunetta. Allora ne approfitta James che con una tripla in transizione riporta avanti i suoi. Nel finale sul 90-90, Andersen si fa trovare a centro area appoggiando al vetro, poi Parker allo scadere dei 24”, pesca una tripla fondamentale dal cilindro; dopo un paio di attacchi a vuoto, è Chris Bosh l’eroe del destino, a infilare della tripla decisiva del 93-95. Gli Spurs forzano qualche conclusione di troppo e non trovano più la via del canestro, James viene mandato in lunetta e fa 1/2, e negli ultimi secondi Bosh regala a Wade il facile appoggio della vittoria, poi Ginobili allo scadere fissa il punteggio sul 96-98. Vince Miami con una straordinaria prova di forza di LeBron James, ma nel finale gli serviva un alfiere, e chi meglio di Chris Bosh incarna questa posizione. Per gli Spurs tanti rimpianti, soprattutto ai tiri liberi, ma la serie promette bene ed è appena iniziata. 

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