Covid, ospedali ancora sotto pressione. Allarme terapie intensive in 8 regioni

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Al 10 gennaio, ancora 8 regioni sopra la soglia di allarme delle terapie intensive con posti letto occupati per covid-19. Preoccupano in particolare Trento, Umbria, Friuli Venezia Giulia e Veneto. Al Sud la situazione più delicata la vivono le terapie intensive della Puglia che nel corso dell’ultimo mese ha visto persistere il tasso di saturazione delle sue terapie intensive oltre il 30%.

E mentre continua la somministrazione dei vaccini, la pressione sugli ospedali – nonostante le misure restrittive degli ultimi 20 giorni – continua e al limite della soglia di allarme sono anche Marche, Lazio e Liguria.

Sia la situazione degli ospedali, sia il crescere dell’indice di contagio RT in molte regioni, porteranno a breve ad un nuovo DPCM che disporra probabilmente l’abbasamento dell’RT a 1.0 per rientrare in zona arancione e la definzione di una zona bianca, in cui il vurus sembra circolare meno, in cui sarà possibile muoversi liberamente e tenere aperte tutte le attività.

Di seguito i dati di sintesi sulla saturazione delle terapie intensive al 10 gennaio 2021 e il dettaglio tabellare:

 

 

Regione Posti occupati Posti fra attivati e attivabili Livello di staurazione
Trento 46 105 44%
Umbria 50 132 38%
Friuli Venezia Giulia 64 175 37%
Veneto 355 1000 36%
Emilia Romagna 237 757 31%
Puglia 165 538 31%
Bolzano 24 79 30%
Lombardia 459 1530 30%
Lazio 323 1137 28%
Marche 73 257 28%
Liguria 64 228 28%
Molise 9 34 26%
Toscana 140 560 25%
Piemonte 176 727 24%
Sardegna 47 207 23%
Abruzzo 41 189 22%
Sicilia 208 1009 21%
Campania 106 656 16%
Calabria 25 177 14%
Basilicata 4 101 4%
Valle d’Aosta 1 37 3%
TOTALE 2617 9635 27%
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