20 anni di Harry Potter, la saga più famosa del pianeta

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Harry Potter ha appena compiuto 20 anni. Ma la creatrice J. K. Rowling della saga più famosa per pianeta potrebbe riservare ancora sorprese per i suoi fan

Tredici, questo è il numero di tentativi fatti dalla scrittrice j. K. Rowling, prima di ottenere un contratto letterario per la sua opera prima: Harry Potter. Senza nulla togliere ad altri casi eclatanti della storia della narrativa mondiale, verrebbe da dire che i dodici editori che hanno rifiutato “Harry Potter e la pietra filosofale”, primo libro della saga magica più famosa di tutti i tempi, hanno preso la più grande cantonata della loro vita.

Del resto nell’editoria sono cose che capitano di continuo. Non ti rendi conto di avere un capolavoro tra le mani fin quando non lo rivedi in libreria con una fascetta che riporta il numero inequivocabile del clamoroso abbaglio. Certo, l’errore di valutazione fatto da quelle dodici case editrici è stato di proporzioni apocalittiche, ma a qualcuno doveva pur toccare. Secondo i dati, assai spannometrici, che si possono trovare su internet, l’intera saga di Harry Potter avrebbe venduto qualcosa come 450 milioni di copie in tutto il mondo, seconda solo ai romanzi di Maigret. Un bel risultato per una storia che nessuno voleva pubblicare.

Eppure lei, Joanne Rowling, non si è mai data per vinta e, dopo aver lavorato per molti anni alla realizzazione della sua opera prima, è riuscita a ottenere un successo planetario grazie a uno degli ingredienti più antichi e collaudati del mondo: la magia. Alla fortuna della saga di Harry Potter, tradotta in una quantità infinita di lingue, latino compreso, hanno contribuito la trama ricca di sfumature e personaggi e le scenografie che dalla prima all’ultima pagina riescono a trasportare il lettore in un mondo incantato, ma talmente vicino alla realtà che potrebbe esistere davvero. Un po’ come il binario nove e tre quarti che porta al treno per Hogwarts, un luogo magico e fantastico, giusto a un passo dai binari nove e dieci della stazione londinese di King’s Cross.

Senza ombra di dubbio l’enorme successo di Harry Potter è da attribuire anche alla trasposizione cinematografica della saga, che ha visto un grande sforzo di lavorazione e soprattutto uno straordinario coinvolgimento da parte dei tre attori protagonisti, Daniel Radcliffe, Emma Watson e Rupert Grint, rispettivamente Harry Potter, Hermione Granger e Ron Weasley. Grazie alle loro strepitose interpretazioni, alla loro capacità di dare vita ai tre eroi della Casa di Grifondoro, gli otto film dedicati al maghetto sono diventati campioni di incassi al box office.

Tutto questo per la gioia di grandi e piccini, che hanno seguito con ansia la storia del bambino con la cicatrice a forma di saetta, dalla prima all’ultima pagina e dalla prima all’ultima scena. Per non parlare della gioia della cara signora Rowling diventata la donna più ricca di Inghilterra e la scrittrice di maggior successo della storia. Immeritato? Incomprensibile? Esagerato? Comunque lo si voglia guardare, il successo planetario della sega di Harry Potter e della fortuna della signora Joanne Rowling sono assolutamente innegabili.

Snocciolando qualche altro dato imbarazzante per quanto stratosferico, potremmo ricordare che nel week end di uscita dell’ultimo capitolo della saga, Harry Potter e i doni della morte, venivano venduti qualcosa come venti copie al secondo in Gran Bretagna, per un totale di venti milioni di copie in ventiquattro ore fra Regno Unito e Stati Uniti. E dire che nessuno lo voleva pubblicare questo libro.

Invece Harry Potter, nonostante tutte le peripezie dell’esordio si è trasformato in uno dei più grandi successi editoriali di tutti i tempi. La sua fama non ha confini e spazia dall’editoria al cinema, passando per il merchandising e i videogame. La rivoluzione copernicana generata dalla storia di questo ragazzo straordinario non solo ha riportato in auge il genere fantasy, ma ha probabilmente fatto avvicinare alla lettura milioni di bambini desiderosi di diventare dei maghi provetti come Harry, Ron e Hermione. Comunque, al momento, non si hanno notizie di bambini diventati geni della bacchetta magica né esperti di pozioni né campioni di quidditch. Tuttavia non è detto che ciò non avvenga in futuro. Del resto anche il piccolo Harry pensava di essere un ragazzo normale fino al suo undicesimo compleanno. Poi complici una cicatrice, una scuola di magia e due amici straordinari è diventato semplicemente il più famoso mago della storia moderna nonché un’icona della letteratura mondiale.

(di Christopher Rovetti)

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